Fuori dal tunnel del gas serra: un’autostrada per gli animali in Gran Bretagna

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Proteggere la biodiversità è oggi uno tra gli obiettivi primari di scienziati ed ambientalisti.
C’è chi pensa alla clonazione degli animali per salvare le specie a rischio, chi agli ecotipi alimentari per tutelare l’ambiente originario delle piante agricole, e c’è chi si domanda come faranno flora e fauna accaldate a scappare dalle temperature roventi.

Quando gli effetti dei cambiamenti climatici ed il surriscaldamento terrestre renderanno inospitale e inabitabile l’ecosistema di piante e animali, quale superoe bipede salverà gli abitanti della Terra meno evoluti?
Senza condizionatore e bibite refrigeranti, la vita è dura per i nostri amici animali.
Ecco perché nella Severn Vale, nel Gloucestershire in Gran Bretagna, è in progettazione una vera e propria via di fuga per gli animali.

Che cos’è l’energia geotermica?

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Ultimamente stiamo sentendo parlare di geotermico come la nuova energia rinnovabile del futuro. E’ molto importante perchè sembrerebbe che ce ne sia talmente tanta disponibilità da scalzare la produttività delle altre fonti rinnovabili, e ce ne sia in quantità sufficiente per tutto il mondo. Ma che cos’è?

L’energia geotermica si basa su un principio molto semplice. Gli studiosi lo definiscono un frigorifero al contrario, cioè come un frigorifero trasferisce aria fredda in un ambiente caldo, l’impianto geotermico trasferisce calore ad un ambiente freddo. Questo calore però non viene prodotto dalla combustione di carbone, petrolio, o altri materiali inquinanti, ma ce lo fornisce la Terra stessa.
Per questo si chiama geotermico, perchè prende il calore da fonti geologiche.

Fab tree hab: la “pianta” della casa ecologica, ovvero coltivare un’abitazione!

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Non ci crederete mai, eppure è proprio questo l’ambizioso progetto, che più verde non si può, degli ecoarchitetti statunitensi Mitchell Joachim e Javier Arbona: piantare una casa, che cresca direttamente dai semi nel terreno.
Sarebbe bellissimo, ci sentiremmo tutti un po’ mitiche creature degli alberi, ed al posto di grigi palazzi tutti uguali, avremmo foreste di alberi-dimora a far da villaggio. Sogno, utopia, chimera?

Sarà anche impossibile da realizzare, ma crederci non fa male e, quando vi avrò illustrato i dettagli tecnici delle case vegetali, non sembrerànno poi così belle impossibili.
Al progetto della casa viva e vegeta partecipa anche l’ingegnere ambientale Lara Green (il cognome non vi sembra azzeccatissimo?) che, insieme ai due prima citati ecoarchitetti, hanno studiato il modo di far nascere un albero che possa ospitare al suo interno una casa.

Aumenta la temperatura del pianeta: scioglimento dei ghiacciai

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Quello dell’ aumento globale della temperatura è un dato a dir poco controverso, e sono sempre di più gli scienziati che stanno prendendo posizione contro affermazioni che hanno spesso lo stesso valore di un oroscopo: tutto parte da un aumento di temperatura di mezzo grado misurato al suolo nell’ultimo quarto del secolo scorso. Da qui discendono tutti i discorsi sul riscaldamento del pianeta , le previsioni di terribili sconvolgimenti climatici, e i rimedi da adottare per ridurre il tasso di anidride carbonica, causa di questi disastri.

Green beauty, quando la cosmesi è attenta all’ambiente

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Esistono sul mercato tantissimi prodotti per la cura personale e per la bellezza, creati da altrettanto numerosi brand. Come fare ad orientarsi e comprare prodotti che siano buoni per la cura del nostro corpo, ma allo stesso tempo prodotti nel rispetto dell’ambiente? Da alcuni anni questo è possibile, poichè le principali case di cosmesi mondiali iniziano a pensare verde.

Dal 1998 nel settore del beauty si parla anche di Green Chemistry, un approccio scientifico alla prevenzione dell’inquinamento, teorizzato da Paul Anastas e John Warner, che prevede l’utilizzo di composti totalmente biodegradabili, l’impiego di energie rinnovabili nella produzione e processi di produzione ad impatto minore rispetto ai tradizionali. Aldilà delle intenzioni, vediamo nel concreto quali sone le case cosmetiche più attente, così da poterci regolare nei nostri acquisti.

Sviluppo sostenibile: progressi e arretramenti

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Secondo i dati raccolti dalle Nazioni Unite nei paesi in via di sviluppo un bambino nato nel 2000 può sperare di vivere 8 anni più di sua madre. Nel 1970 più della metà degli adulti nei paesi in via di sviluppo era del tutto analfabeta, trenta anni dopo gli analfabeti sono scesi a un quarto della popolazione. Negli ultimi 10 anni, secondo le stime della Banca Mondiale, la quota dei poveri si è ridotta: dal 28,3% al 24% la popolazione sotto 1$ al giorno, dal 61% al 56% quella sotto i 2$, anche se per effetto della crescita demografica gli esseri umani ai limiti della sopravvivenza (in gran parte sotto le condizioni minime di sopravvivenza) sono cresciuti di circa 80 milioni arrivando a 2,8 miliardi di persone.

Come sarà la Terra fra cento anni? Ce lo spiega Legambiente

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Visti i buoni risultati che si stanno ottenendo con le iniziative di Legambiente, del WWF e di altre associazioni ambientaliste, la stessa Legambiente ha fatto una previsione in cui descrive come vede la Terra tra cento anni.
Il dossier, che si intitola “La Terra nel 2108” è un pò ottimistico, ma forse tiene conto del fatto che se non si prendono in considerazione i consigli degli ambientalisti, e non si cerca di rispettare un pò di più l’ambiente, si rischia che l’anno 2108 la Terra non lo vedrà mai.

La ricerca, presentata durante l’Earth Day da Pietro Cambi, prevede l’utilizzo di tecnologie super avanzate legate soprattutto al risparmio energetico e alle risorse rinnovabili, e gli animali, salvi dall’estinzione, che vivranno in armonia con l’uomo.

Le dieci foto più belle della Terra: la Nasa partecipa così all’Earth Day

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L’Earth Day, la giornata mondiale dedicata alla Terra, si è svolto il 22 aprile scorso, raccogliendo le adesioni di ben 174 Paesi, con più di 4000 eventi svoltisi in ogni parte del mondo.
Per celebrare le bellezze del nostro Pianeta, in occasione dell’Earth Day, la Nasa ha proposto le migliori foto della Terra, scattate dagli astronauti della stazione spaziale internazionale.
La speranza è che queste bellissime immagini dall’alto, smuovano la nostra voglia di salvare i meravigliosi scenari mozzafiato, offerti gratuitamente ogni giorno in mondo visione.
La foto sopra, la prima della top ten, cattura l’eruzione del vulcano Cleveland, nelle Aleutian Islands, in Alaska. L’eruzione durò soltanto poche ore, e fu immortalata dall’equipaggio di tredici membri di una spedizione spaziale del 2006. Ma vediamole tutte, ne vale la pena.

Gli 8 principi della bioarchitettura

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Finora abbiamo trattato di convegni, mostre e fiere della bioarchitettura. Abbiamo illustrato come anche la Chiesa ci tenga alle costruzioni ecologiche, e alle grandi opere di architetti famosi in tutto il mondo che si dedicano alle abitazioni “verdi”. Oggi scopriamo che non ci vuole una laurea in ingegneria per rendere la propria casa ecologica, e che ognuno può costruirsi da solo la propria bioarchitettura.

Ecco a voi i principi per una bioedilizia fai-da-te.
Primo principio: salvare l’ecosistema. Costruendo una casa che si basa sul risparmio energetico, con acqua calda tutto l’anno senza caldaie né termosifoni, grazie ad un involucro altamente coibentato, vetri a sud e un sistema di ventilazione controllato che permetta una minore dispersione di calore e un azzeramento dell’utilizzo di caldaie, termosifoni e impianti di aria condizionata. Il costo iniziale può essere fino a un quarto in più di quello delle normali case, ma questo poi verrà ammortizzato col tempo, grazie al risparmio appunto sul riscaldamento (che ogni anno diventa sempre più caro).

Le piante carnivore e il loro mondo affascinante

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Le piante carnivore suscitano sempre curiosità, riportando alla mente raffigurazioni fantastiche di piante “mangiatrici di uomini”, ma rassicuriamoci, queste immagini appartengono solo a una fervida fantasia: alcune arrivano a catturare piccoli vertebrati quali rane e topi di piccole dimensioni, ma le piante carnivore si nutrono soprattutto di insetti. Queste meravigliose piante hanno studiato e messo a punto un sistema di cattura e digestione incredibilmente avanzato, in modo da poter assorbire dalle proprie prede le sostanze nutritive essenziali per poter vivere. Le piante carnivore crescono prevalentemente in torbiere, su terreni estremamente poveri di sostanze nutritive come l’azoto, e sono costrette quindi a nutrirsi grazie alle loro “battute di caccia”.

Molti avranno tentato la coltivazione di queste piante, ma molto probabilmente la morte è sopraggiunta dopo pochi giorni dall’acquisto. La causa principale è la scarsa informazione che viene data e le credenze che vi sono su queste piante. Il 90% delle piante carnivore è fortemente sensisbile all’acqua calcarea o di rubinetto, che le porta nel giro di poco tempo a morte certa. Altro problema spesso è la mancanza di acqua, o la scarsa esposizione ai raggi solari. Le piante carnivore adorano grandi quantità di acqua e abbondante esposizione solare.

La storia di Pierre: un pinguino freddoloso… con il cappotto!

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Abbiamo imparato a conoscerli e ad amarli attraverso pellicole dalla suggestione straordinaria, come la Marcia dei pinguini di Luc Jacques e Il popolo dei migratori di Jacques Perrin. Ma sui pinguini c’è sempre da scoprire.
L’ultima strana notizia ci è arrivata ieri da Washington. E’ possibile che un pinguino abbia freddo? Ebbene si! Un tenero esemplare di 25 anni, Pierre (nella foto), aveva perso lo strato di piume termiche in più parti del corpo e stava letteralmente morendo di freddo.

A differenza degli altri mammiferi marini, che hanno uno strato di grasso per proteggersi dal freddo, i pinguini contano solo sulle loro piume impermeabili. Senza di esse, Pierre non era capace di tuffarsi nelle acque gelide insieme agli altri pinguini e, mentre i suoi 19 compagni dell’Accademia dei pinguini giocavano in acqua, se ne stava tutto solo e tremante ai bordi della cisterna.

Fiera del baratto e dell’usato: fa bene all’ambiente e alle tasche

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Cominciata ieri a Napoli, la Fiera del Baratto e dell’Usato si concluderà domenica 27 Aprile, per partire poi in tour in diverse città della Campania e fermarsi ad Ischia. L’evento è un momento di svago ed un’occasione per riflettere su quanto uno stile di vita consumistico incida sull’ambiente e sul portafoglio e come, tornare al baratto e scambiare oggetti di uso quotidiano, possa fare bene alle tasche!

La fiera si svolge presso la Mostra d’Oltremare a Napoli, ed è piacevole da visitare e ricca di spunti originali e creativi: l’anno scorso, ad esempio, vi era la mostra degli involucri di agrumi raccolti da collezionisti. Due anni fa si era scelto di usare come veicolo di comunicazione la carta del pane, mentre quest’anno sono alcune biciclette gialle a fare da cartellonistica, destando contemporaneamente l’attenzione sul problema della mobilità e dell’inquinamento.

La Fiera del Baratto e dell’Usato, giunta alla sua 24esima edizione, è organizzata da Bidonville e ospita quest’anno più di 700 espositori. Le aree tematiche sono diverse: dal collezionismo all’antiquariato, dalla sostenibilità a scelte alternative di consumo etico

Fiera di Varese: tra prelibatezze e florovivaismo

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La fiera di Varese è da anni l’appuntamento più atteso e visitato della provincia dove più di 300 aziende che presentano, promuovono, vendono direttamente i propri prodotti ad un pubblico di oltre 70.000 visitatori, divisi tra pubblico generico e operatori di settore (dati ed. 2006) che ormai da anni individuano nella Fiera un momento privilegiato per scoprire le novità del mercato ed approfittare delle offerte degli espositori.

Il sindaco Attilio Fontana, l’assessore alle Attività produttive, Salvatore Giordano, e il presidente della Ciesse Servizi, Alberto Capitanio, hanno presentato le novità della Fiera di Varese 2008. La manifestazione sarà anticipata da settembre a maggio per non sovrapporsi ai Campionati Mondiali di Ciclismo su Strada in programma appunto alla fine di settembre. L’evento si terrà dal 24 maggio al 2 giugno.

Nonostante i tempi ristretti per l’organizzazione, le dimensioni dell’evento saranno quelle dell’anno precedente e si procederà a un’operazione di restyling della manifestazione e di riprogettamento dell’area espositiva per rispondere in modo adeguato alle esigenze del territorio e far incontrare il grande pubblico con le piccole imprese e le istituzioni

precisa Giordano. Quest’anno la rassegna gastronomica si sposerà con il Florivivaismo sia a livello espositivo proponendo alcuni esempi di architettura del verde sia a livello gastronomico con il tema:” Cucinare con i Fiori e le Erbe Aromatiche”.

“Ho perso il mio leopardo, aiutatemi a ritrovarlo”

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Su internet, si sa, si trova veramente di tutto. Chi ha un pò di fantasia, e anche senso dell’humor, può trovare tante stramberie, ma questa è una delle più incredibili che si possano mai vedere.
Su un blog un signore ha messo un annuncio perchè ha perso il suo piccolo animale domestico che gli teneva compagnia. Chi lo ritrovasse lo può contattare. Niente di strano, direte voi. Infatti non sarebbe strano, se l’animale in questione non fosse un leopardo di 80 chili.

Hopersoleo, così si fa chiamare l’autore dell’annuncio, spiega che possiede l’animaletto dalla nascita, da quando lo faceva “educare” dalla sua gatta, Micia (che fantasia con i nomi), come se fosse un suo cucciolo. Lo trovò una sera vicino ad un circo, e così decise che, anzichè denunciarlo e magari riportarlo al circo, forse era meglio farlo allattare dalla sua gatta, direttamente a casa sua.