Risparmiare l’acqua con una dieta equilibrata: Virtual Water, poster da cucina

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L’acqua dolce è una risorsa fondamentale per la nostra vita e per quella del pianeta e, per non consumarne troppa, possiamo optare per un regime alimentare basato sulla quantità di acqua impiegata per produrre questo o quell’alimento.

Questa l’idea di Timm Kekeritz, designer tedesco che per la creazione del suo Virtual Water, poster da appendere in cucina e a cui far riferimento ogni volta che si prepara il pranzo, si è ispirato a dati scientifici che spiegano quanta acqua ci è voluta per produrre quello che mangiamo. Per produrre un pezzo di formaggio ci vogliono 2500 litri d’acqua, per una sola bistecca di manzo quasi 5000 litri.

Essere in Europa, essere l’Europa: Energia Intelligente, presentate i vostri progetti

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Ancora una volta, dall’Unione Europea ci arrivano proposte intelligenti, che è bene conoscere e diffondere, perchè molto spesso si è all’oscuro di tutti i finanziamenti e di tutte le possibilità che è possibile sfruttare dal nostro essere in Europa ed essere l’Europa.

Cospicui stanziamenti a favore delle energie rinnovabili e per la promozione del risparmio energetico sono alla base del programma Energia Intelligente Europa:

Il programma Energia intelligente-Europa istituito a favore dell’efficienza energetica, prevede misure dirette a incoraggiare l’efficienza energetica e l’uso razionale delle risorse energetiche; a promuovere le fonti d’energia nuove e rinnovabili e incoraggiare la diversificazione energetica; a promuovere l’efficienza energetica e l’uso di fonti d’energia nuove e rinnovabili nei trasporti.

DOP: due week end all’insegna del gusto e della qualità

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Denominazione di origine protetta, meglio nota con l’acronimo DOP, è un marchio di tutela giuridica della denominazione che viene attribuito – solitamente per legge – a quegli alimenti le cui peculiari caratteristiche qualitative dipendono essenzialmente o esclusivamente dal territorio in cui sono prodotti. In altre parole: un formaggio DOP deve essere fatto con latte di vacche allevate in zona, così come un salume DOP deve essere ricavato dai suini locali. La DOP nasce (insieme alla IGP) nel 1992 grazie al Regolamento CEE 2081/92 della Comunità Europea, ed è valida solamente per i prodotti agroalimentari (vini e bevande alcoliche esclusi). È quella che impone le norme più stringenti in assoluto, e quindi è quella che garantisce più di tutte il consumatore.

Ogni prodotto DOP, per diventare tale, deve rispettare un disciplinare di produzione che vincola tutte le fasi della produzione e della trasformazione. Generalmente tutti i prodotti DOP hanno un consorzio di tutela: un organismo composti da produttori e/o trasformatori aventi come scopo la tutela, la promozione e la valorizzazione dello stesso. Essi hanno anche un ruolo di informazione al consumatore e di vigilanza sulle produzioni.

Scoperto l’albero più antico del mondo, ha 8000 anni

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Trovato in Svezia l’albero più antico del mondo. E’ un abete rosso e ha la veneranda età di 8.000 anni. Ne ha viste passare tante l’albero scandinavo, compresa l’ultima glaciazione della terra, avvenuta all’incirca mentre lui nasceva.

Scoperto da un gruppo di botanici dell’Università di Umea, in Svezia, questo esemplare unico al mondo è considerato un “miracolato”, dato che è sopravvissuto alla deforestazione selvaggia che avviene costantemente negli ultimi decenni in quelle terre. Sarà perchè la sua posizione è alquanto scomoda da raggiungere (si trova tra le rocce su di una montagna), oppure per pura casualità, fatto sta che l’analisi delle sue radici più vecchie con il carbonio 14 hanno dimostrato che questa conifera sempreverde è sopravvissuta per 8 millenni, e gode di ottima salute.

Eco, l’installazione ambientale che parla chiaro

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Inaugurata sabato scorso a Roma, Eco è una mostra-installazione ambientale che, nonostante sia incentrata sui multipli significati del prefisso eco, parla chiaro, mostrando un’alternativa alla realtà consumistica e bulimica, secondo un punto di vista sostenibile: quello del riciclo e del riuso.

Eco è un intervento collettivo delle artiste Michal Blumenfeld, Rosalba Bozzato e Rakele Tombini, curata da Susanna Horvatovicova. Si tratta di un’installazione ambientale che riflette e allude ai doppi sensi di eco, il prefisso destinato ad una stratificazione di significati polisemantici derivata dall’accostamento a diversi concetti chiave legati all’ambiente e alla società contemporanea.

L’Accademia del mondo migliore cucina con il sole: dall’India la storia dei Jainisti e dei fornelli solari

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L’Accademia del mondo migliore (Academy for better world) nel Rajastan, a Taleti, vicino a monte Abu, cucina con il sole.
Grazie a 84 parabole in grado di concentrare la luce solare, si preparano 20000 pasti ogni giorno. Ogni parabola ha un’area riflettente di 9,2 metri quadrati e un sistema di tubature. Ogni giorno si producono circa 3500 4000 kg di vapore, che viene convogliato e va a fornire energia alle pentole industriali, che riescono a contenere tra i 200 ed i 400 litri.
E così si riesce a cucinare pulito, impiegando solo la luce del sole. Pensate che nei periodi dell’anno in cui il sole brucia più forte, dai 20000 pasti al giorno, si passa ai 38500. I fornelli solari hanno ovviamente emissioni zero.

A sfamarsi ecologico sono i Jainisti, la cui religione antichissima, conosciuta anche come Jaina Dharma, è basata sugli insegnamenti di Mahavira (599-527 a.C.). Sarà perchè i Jainisti credono che il mondo non cesserà mai di esistere che uno dei loro principi fondamentali è non recare danno ad alcuna cosa. Vivere senza “parassitare” insomma.

Biologico: conviene produrre senza medicinali chimici di sintesi?

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L’ IFOAM, la Federazione Internazionale dei Movimenti per l’Agricoltura Biologica (International Federation of Organic Agriculture Movements), così definisce l’agricoltura biologica:

Tutti i sistemi agricoli che promuovono la produzione di alimenti e fibre in modo sano socialmente, economicamente e dal punto di vista ambientale. Questi sistemi hanno come base della capacità produttiva la fertilità intrinseca del suolo e, nel rispetto della natura delle piante degli animali e del paesaggio, ottimizzano tutti questi fattori interdipendenti.

La filosofia dietro a questo diverso modo di coltivare le piante e allevare gli animali non è unicamente legata all’intenzione di offrire prodotti senza residui di fitofarmaci o concimi chimici di sintesi, ma anche alla volontà di non determinare nell’ambiente esternalità negative, cioè impatti negativi sull’ambiente a livello di inquinamento di acque, terreni e aria. L’interesse dei consumatori per produzioni ottenute in modo “biologico” è andato crescendo negli anni, soprattutto in funzione del concetto di salubrità che si associa alle produzioni biologiche.

Inchiesta sull’energia sprecata, ogni anno potremmo risparmiare almeno 3 centrali elettriche

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Vi siete mai chiesti quanto vi costa il vostro televisore? Non ci stiamo riferendo, ovviamente, al suo costo al momento dell’acquisto, ma al suo fabbisogno quotidiano di energia elettrica. Sono diverse le ricerche che sono state effettuate negli ultimi anni, soprattutto con il passaggio dal vecchio tubo catodico al plasma e all’LCD, ma tutte concordano nel dire che il consumo è di gran lunga aumentato, in barba agli accordi di Kyoto.

Il dato più incredibile è quello sulla lucina del Led che si accende quando il televisore è spento. In realtà quanto spegnamo la tv attraverso il solo telecomando, resta accesa una lucina, che si potrebbe spegnere semplicemente pigiando il bottoncino sul televisore stesso. Questa piccola e innocua luce consuma da uno a 4 watt. Il costo al watt nelle case private è mediamente 1,40 €. Calcolando le decine di milioni di televisori presenti in tutta Italia (senza considerare il resto del mondo), il consumo per questa piccola lucina si stima intorno ai 7 miliardi di chilowattora, più o meno quanto una centrale nucleare, o due centrali elettriche.
Ma non solo, perchè secondo uno studio fatto nel Regno Unito, sembrerebbe che le lucine dello stand-by producano 800 mila tonnellate di anidride carbonica ogni anno.

La Puglia va a idrogeno, prima rete di distributori per auto al mondo

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Forte lo schieramento della Regione Puglia dalla parte dell’ambiente e dell’energia verde. Dopo aver sfruttato il sole che bacia il tacco per il fotovoltaico e la forze del vento che soffiano tra Adriatico e Ionio per produrre energia dll’eolico, è ora il momento dell’idrogeno, energia prodota dall’azione combinata di sole e vento.

Profetizzata da Rifkin, guru dei cambiamenti industriali pro energie alternative, si compie in Puglia una vera e propria rivoluzione: verrà creata, nel giro di un anno, a partire da maggio, la prima rete di distribuzione di carburante a idrogeno al mondo. Nelle sei province pugliesi saranno installati dei distributori di idrometano (70% metano e 30% idrogeno), capaci di alimentare tutte le auto con motore predisposto.

La fine del petrolio: squilibrio nel consumo tra Paesi del Nord e Sud del mondo

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La consapevolezza che il petrolio e le fonti fossili, ed in generale l’energia, fossero beni illimitati, da utilizzare con parsimonia, è un’acquisizione recente dell’umanità. All’orizzonte c’è infatti una linea rossa: la fine del petrolio.

Quanto dureranno le riserve di petrolio? Secondo la ExxonMobil , la maggiore compagnia petrolifera, i giacimenti petroliferi sono sufficienti, ai ritmi attuali, per la fornitura di petrolio fino al 2050. Secondo la BP Amoco, la seconda compagnia petrolifera, i giacimenti accertati sono, sempre ai ritmi di consumo attuali, sufficienti fino al 2044. La U.S. Geological Survey dopo uno studio durato cinque anni, ha concluso che il mondo ha riserve sufficienti per circa 80 anni ai ritmi di consumi attuali, circa due mila e trecento miliardi di barili, (313 miliardi di tonnellate). Ci sono poi i geologi del King Hubbert Center della Colorado School of Mines che ritengono che la produzione dell’oro nero toccherà il suo picco in questo decennio con 85 milioni di barili al giorno per poi scendere drammaticamente a 35 milioni nel 2020. Nessuno può dire con certezza quanto petrolio rimane, quasi tutti concordano che metà sia già esaurito.

Aria e Vento danno alla luce due piccoli falchi

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Aria e Vento, due falchi pellegrini inquilini del cornicione della Facoltà di Economia della Sapienza di Roma, hanno avuto due piccoli. Altre uova stanno per schiudersi.
Il lieto evento è stato ripreso dalle telecamere del progetto BirdCam, nato dalla collaborazione della Facolta’ di Economia della Sapienza, di Terna, del Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale e di Ornis Italica.

I due pulli sono stati battezzati col nome di Tati e Ponentino. Gli ornitologi ne controlleranno la crescita grazie all’inanellamento, che consente di seguirne gli spostamenti.

Patto tra produttori per il biocarburante, l’Italia comincia a respirare

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Il biocarburante in Italia è sempre più vicino. E’ stato firmato mercoledì mattina a Roma, tra il presidente di Assocostieri (Unione Produttori Biodiesel), Giancarlo Jacorossi, e il presidente di AssoDistil, Antonio Emaldi, il Protocollo di Intesa per la nascita dell’Unione Biocarburanti che si occuperà di definire una strategia comune per lo sviluppo e l’incentivazione all’utilizzo dei biocarburanti nel nostro Paese.

I nuovi carburanti presi in considerazione saranno specificamente biodiesel e bioetanolo. L’idea alla base dell’intesa è di mettere in comunicazione e favorire i rapporti tra istituzioni e organizzazioni agricole, anche in vista di investimenti nella ricerca di nuove tecnologie e nuovi carburanti puliti.
Non solo, perchè la ricerca punterebbe anche a sviluppare nuove forme di produzione energetica naturale, alternative allo sfruttamento degli olii e dei cereali.

GREEN CITY: nona edizione del premio “La Città per il Verde”

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Ormai si è ben lontani dal considerare il verde come semplice fatto decorativo come avveniva nei secoli scorsi, tanto più che esso può contribuire notevolmente a garantire una elevata qualità abitativa all’interno di una visione ecologica della città. Le funzioni del verde urbano per il controllo ambientale, fino ad oggi riconosciute e dimostrate su basi scientifiche, sono quelle di: abbassamento della temperatura ambientale nei periodi estivi di diversi gradi; il verde influisce sul mantenimento di un sano equilibrio fisico e psicologico dell’uomo offrendo momenti di relax a contatto con gli elementi della natura; non trascurabile inoltre è la funzione estetica del verde che eleva notevolmente la qualità del paesaggio urbano, oltre alla funzione di abbattimento dell’anidride carbonica dell’atmosfera.