7 aprile: un primo passo verso la soluzione del riscaldamento globale

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Il 7 aprile prossimo, in tutto il mondo si terrà la giornata mondiale della Sanità, che avrà come tema “proteggere la salute dal cambiamento climatico“.
Il problema, sollevato dall’Onu e dall’Organizzazione mondiale della Sanità, si incentra sul fatto che le morti dovute al riscaldamento globale e all’inquinamento non riguardano più soltanto gli orsi polari, i pinguini o alcune specie di piante rare, ma comincia a coinvolgere anche l’uomo. Secondo le loro stime dall’agosto del 2003 ci sono state ben 44.000 morti dovuti alle ondate di caldo, e le nuove concentrazioni di popolazione in macro-zone hanno aumentato il diffondersi di malattie come la malaria. Ma anche le inondazioni (e non soltanto quelle dello Tsunami), siccità e tornado sono causati dai cambiamenti del clima, e anch’essi sono stati responsabili di decine di migliaia di vittime.

Tra i nuovi peccati figurano anche quelli ecologici, parola del Vaticano

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La fonte è la Reuters, e la notizia non è da poco, se consideriamo quanti cattolici ci sono nel mondo, e quale effetto potrebbe avere una tale indicazione dall’alto sui fedeli. Pensate se il gettare il vetro nell’indifferenziato potesse essere percepito da un cattolico praticante alla stregua di un altro peccato capitale… immaginate quanto inquinamento in meno?

Ovvio che non si vuole lasciare nella mano dei cattolici la salvaguardia dell’ambiente, ma penso che la considerazione da parte del Vaticano dei “crimini verdi” ed il loro inserimento nella lista dei nuovi peccati, potrebbe avere conseguenze positive verso la creazione di una coscienza verde.

Celle solari dipinte sulle pareti: il futuro del fotovoltaico

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La notizia di un’importante innovazione sta scuotendo in questi giorni il mondo dell’ energia rinnovabile. Ricercatori della Swansea University stanno sviluppando una nuova tecnologia amica dell’ambiente, che potrebbe generare una quantità di elettricità pari a quella che producono cinquanta parchi eolici in un anno.

Il dottor Dave Worsley sta studiando il modo di dipingere le celle solari sulle superfici flessibili in acciaio, usate comunemente per rivestire gli edifici.
Abbiamo collaborato con l’industria siderurgica per decenni -spiega il dottor Worsleyma la nostra attenzione si è concentrata sinora solo sul miglioramento della lunga durata e resistenza alla corrosione dell’acciaio, senza pensare a come migliorare la superficie esterna dei rivestimenti per ottenere qualcosa in più della semplice resistenza.

Campania: chi pensa alle conseguenze sulla salute dei cittadini?

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I media hanno dedicato spazio al problema dei rifiuti in Campania, ma cio’ non ha fatto luce sui profondi disagi, con cui i cittadini sono costretti a convivere da anni, riportando enormi danni alla salute ed al benessere psico-fisico. La Campania da piu’ di 15 anni vive una situazione estremamente controversa in merito al ciclo dei rifiuti, allo smaltimento e allo stoccaggio di questi ultimi, sia per le infiltrazioni illegali nelle procedure amministrative e gestionali, sia per l’accumulo di spazzatura nei centri urbani e gli scarsi controlli per evitarli. Anche se gli studi epidemiologici sono stati numerosissimi e la percentuale di morti per malattie tumorali fulminanti o per malattie genetiche sia cresciuta notevolmente, non è stata provata ancora una relazione di causa-effetto tra l’accumulo di rifiuti urbani e l’incidenza delle malattie.

Miniauto: il nuovo sogno degli adolescenti, ma sono davvero sicure ed ecologiche?

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Il regalo più ambito dai ragazzi non è più il motorino, ma la miniauto. Segno che i tempi sono cambiati, e i mezzi di trasporto anche!
Con il motore da 50 cc, simile a quello di uno scooter, o un diesel depotenziato di 400 cc, le microcar hanno il vantaggio di poter essere guidate già a 14 anni, facendo così gola agli adolescenti in cerca di autonomia di spostamenti.
E visto che anche le abitudini sono cambiate e tra palestra, cinema, lezioni di piano, uscite con gli amici, piscina, doposcuola, i figli di oggi stanno ben poco a casa, a molti genitori non dispiace non doverli più scarrozzare da una parte all’altra, e si dimostrano spesso propensi all’acquisto.
Le prestazioni delle miniauto non sono eccezionali visto che si raggiungono i 45 km/h di velocità massima, ma ciò che conta è che, a differenza del motorino, si viaggia all’asciutto quando piove o fa freddo, e si può persino portare un passeggero (ma in questo caso bisogna che il guidatore abbia raggiunto la maggiore età).

Allo zoo? Non più animali, ma robot!

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Continuiamo il nostro viaggio alla ricerca di curiosità e stranezze dal mondo. Questa volta siamo in Portogallo, e precisamente in un giardino pubblico di Alverca.
E’ quì che l’artista portoghese Leonel Moura ha creato un singolare zoo, il primo al mondo, in cui al posto degli animali ci sono robot.

Secondo l’eccentrico ideatore del progetto, bisogna pensare ai robot come ad una nuova specie, da quì l’idea di trattarli esattamente come animali e, ahimè, metterli in gabbia (l’uomo è particolarmente bravo ad imprigionare qualsiasi cosa, la storia insegna!).
E questa volta fra le sbarre sono finiti 45 robot di 14 specie diverse, ciascuna con caratteristiche e comportamenti differenti.

I fitoestrogeni: quando la natura e l’uomo sono in simbiosi

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La natura offre all’uomo delle sostanze molto simili ai costituenti organici umani, come i fitoestrogeni presenti nelle piante. Queste sostanze sono ormono-simili, con una attività ridotta di circa 1000 volte rispetto ai rispettivi estrogeni femminili, ma la loro assunzione attraverso l’alimentazione oppure per via terapeutica procura enormi vantaggi al corpo umano. Essi comprendono gli isoflavoni, i lignani e i cumestani. Gli isoflavoni sono le sostanze migliori, per la loro natura protettiva, contenute nei legumi, nella soia, i piselli, il tofu, invece i lignani sono contenuti nei cereali, nella frutta, nell’olio d’oliva, nei semi di lino e nell’orzo, infine i cumestani sono contenuti nel foraggio e nei germogli.

Ciclo di coltivazione delle piante e cambiamenti climatici: l’apoteosi del disastro

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Il terzo millennio è iniziato all’insegna dei cambiamenti globali del pianeta, provocati dall’uomo, nello sfruttamento sconsiderato delle risorse, nell’ignoranza completa di qualsiasi norma di rispetto della natura e dell’ambiente.
Conseguenza più evidente delle innaturali modifiche apportate dalla civiltà umana, il fenomeno dell’effetto serra, e i conseguenti mutamenti climatici che ne sono l’effetto immediato.

L’uso dei combustibili fossili ha alterato la composizione dell’atmosfera ed il ciclo naturale del carbonio. Attraverso il meccanismo della fotosintesi, l’anidride carbonica viene fissata dalle piante e ritorna in circolazione tramite processi di decomposizione; la combustione di petrolio, carbone e gas immette nell’atmosfera una quantità eccessiva di anidride carbonica accumulata in tempi geologici nel sottosuolo in miliardi di anni.

La rosa, un’alleato importante per la nostra salute e la nostra bellezza

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La Rosa canina non è solo un meraviglioso fiore ma è anche una preziosa fonte di vitamina C, molto piu’ degli agrumi tradizionali. I frutti della Rosa canina sono i componenti a cui si devono le maggiori proprieta’, i cinorrodonti, che oltre ad essere ricchi di acido ascorbico (vitamina C), hanno una buccia ed una polpa ricchi di bioflanoidi, di tannini, di carotenoidi e di polifenoli. Le sue proprietà sono importanti nella difesa del sistema immunitario, dal raffreddore a qualsiasi infezione virale. La vitamina C ha proprieta’ detossificanti, anti-stress ed antiossidanti, in quanto consente la stimolazione della diuresi, quindi l’eliminazione delle tossine.

I bioflanoidi contenuti nel frutto della Rosa canina, agiscono da fitoestrogeni, prevenendo l’aterosclerosi e l’accumulo di grassi. Inoltre l’azione sinergica del fitoestrogeno con la Vitamina C comporta l’aumento dei livelli di emoglobina e l’ ossigenazione nei tessuti, cosa importantissima nei soggetti molto anziani, in quanto stimola la sintesi di emoglobina ed il rilascio di eritropoietina. Un ruolo sostanziale i componenti dei cinorrodonti lo hanno nella rigenerazione e nella guarigione dei tessuti, soprattutto nel caso di tessuti ustionati ed edematosi.

WiTricity: per una vita senza fili

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I primi cavi elettrici risalgono a due secoli fa, con l’invenzione della pila da parte di Alessandro Volta. Fino al 1884 si usava la corrente continua, e non si riusciva a trasportare la corrente elettrica oltre la distanza di un chilometro.
La prima centrale elettrica italiana fu la centrale di Santa Radegonda, che serviva ad illuminare il Teatro della Scala di Milano, e difatti era costruita sul retro del teatro stesso, proprio perchè non si riusciva ancora a trasportare l’energia necessaria molto lontano dalla fonte.

La svolta la segnò il francese Lucien Gaulard inventando il trasformatore, e dimostrando che la trasmissione dell’elettricità era molto più efficiente impiegando la corrente alternata. Da allora non fu più un problema il trasporto di energia su grandi distanze.
Inizialmente si usarono i cavi preesistenti del telegrafo, poi furono costruite la rete elettrica e le linee dell’alta tensione. Il punto di contatto tra gli utenti e la rete è la presa elettrica, che in Italia raggiunge una tensione standard di 220 volt. Ma stanno nascendo sistemi più moderni, senza fili, per la conduzione dell’energia.

Inquinamento da mercurio: un problema da non sottovalutare

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Negli ultimi anni, uno dei problemi maggiori, legati all’inquinamento, è senza dubbio lo smaltimento del mercurio, i cui livelli nelle acque e nel suolo diventano sempre piu’ preoccupanti. In Italia ci sono quasi 50 siti, monitorati dal Ministero per l’ambiente, che necessitano di bonifica, di riconversione del ciclo degli inquinanti e della creazione di sistemi di stoccaggio per il mercurio e gli altri metalli pesanti. Questo metallo si trova raramente libero in natura, in maniera particolare è presente come minerale, in giacimenti in Spagna e in Italia, oppure sottoforma di composto organico, che origina dall’erosione e dal dilavamento delle rocce.

L’aumento del mercurio nell’ambiente è frutto dell’azione umana, a causa della combustione di rifiuti solidi, che inquinano l’aria e per l’azione dei fertilizzanti che inquinano il suolo e le acque.

La eco-casa si alimenta con i pannelli fotovoltaici

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La casa del futuro funzionera’ grazie al sole, infatti la tecnologia fotovoltaica permette di sfruttare la radiazione solare e di convertirla in energia elettrica, fruibile da tutti e per tutti gli usi. Questo permettera’ di abbattere i costi delle bollette della rete generale, alimentando elettrodomestici, computer, lampadine, senza immettere nell’ ambiente inquinanti ed evitando sprechi energetici.

Gli impianti fotovoltaici prevedono l’ istallazione di pannelli su tetti inclinati, pareti verticali o terrazzi, preferibilmente in posizione perpendicolare ai raggi solari e con orientamento sud-est sud-ovest, per sfruttare in pieno l’ inclinazione delle radiazioni.

I pannelli solari possono essere di due tipi: l’ uno in silicio amorfo, che è meno costoso e l’ altro in silicio policristallino, piu’ costoso ma anche piu’ efficiente. Inoltre la differenza tra i pannelli è anche nelle dimensioni e nella modalita’ di disposizione.

Scopriamone di più sul bioetanolo

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Il bioetanolo è un etanolo prodotto tramite un processo di fermentazione delle biomasse. Per chiarire meglio questa definizione, è opportuno specificare che il termine etanolo indica l’alcool, mentre per biomasse si intendono i prodotti agricoli che contengono molti glucidi (zuccheri), quali ad esempio i cereali, gli amidacei, le piante da zucchero e le vinacce.

Si può ricavare dalla canna da zucchero (il Brasile detiene il primato con 6 mila litri per ettaro coltivato); dal tronco delle piante (solitamente l’abete rosso) estraendo il glucosio e ottenendo poi per via fermentativa l’etanolo; dalla cellulosa trasformandola, grazie all’azione di funghi e batteri, in glucosio, e fermentando poi gli zuccheri con microbi e lieviti.

Elicotteropoli: San Paolo, la prima città servita da elitaxi

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A San Paolo, in Brasile, ci sono ben 210 eliporti e 21 corridoi aerei. La città è ampia 1.523 chilometri quadrati, e si può andare da una parte all’altra in 15 minuti, prendendo uno dei tanti elicotteri che si trovano sugli edifici più alti, sopra hotel ed uffici.
Gli uomini d’affari li usano per spostarsi da una parte all’altra: dalla palestra al ristorante, di edificio in edificio, guardando distrattamente in basso, fra le miriadi di auto bloccate nel traffico.
San Paolo è infatti una megalopoli da 11 milioni di abitanti e i business man hanno abbandonato da tempo suv, taxi e limousine, per non rischiare di perdere tempo. E così vivono ad un livello letteralmente più alto e sono diventati pendolari dei cieli. Evitano così stress da ingorghi, file estenuanti, bambini che chiedono la carità e brutti incontri.