Uragani e surriscaldamento terrestre: da Londra dati preoccupanti.

di Redazione 9

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I cambiamenti nella temperatura della superficie del mare sarebbero causa dell’aumento dell’attività degli uragani nel Nord Atlantico. La ricerca, effettuata da alcuni scienziati dell’ UCL (University College of London), mostra che un aumento di 0,5 ° C della temperatura della superficie del mare è causa di un incremento del 40% degli uragani. Lo studio, condotto dal professor Mark Saunders e dal dottor Adamo Lea del Benfield Hazard Research Centre e dagli scienziati dell’UCL Tropical Storm Risk, ha rilevato come tra il 1996 ed il 2005 nell’Atlantico vi sia stato un aumento del fenomeno uragani connesso al riscaldamento della superficie locale del mare.

La ricerca si concentra sulle tempeste tropicali che hanno colpito il Nord Atlantico, il Mar dei Caraibi ed il Golfo del Messico, un’area, questa, che produce quasi il 90% degli uragani. In particolare prende in analisi le tempeste tropicali che hanno raggiunto gli Stati Uniti nell’arco di tempo compreso tra il 1950 ed il 2005. Per quantificare il ruolo del riscaldamento del mare, è stato necessario prima capire l’interazione tra la circolazione atmosferica e la temperatura in superficie del mare e come quest’ultima fosse connessa all’aumento della frequenza dell’attività degli uragani.


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Il professore Saunders, l’autore principale dello studio, ha spiegato come questo è stato possibile: “Abbiamo creato un modello statistico basato su due variabili ambientali: la locale temperatura della superficie del mare e un vento atmosferico, che replicano il 75-80% della variabile dell’uragano tropicale atlantico e la frequenza di attività tra il 1965 e il 2005. Eliminando l’influenza dei venti dal modello siamo stati in grado di valutare il contributo della temperatura della superficie del mare, riscontrandone il grande effetto.”

Dal riscontro dei dati sarebbe emersa l’eclatante proporzione: un aumento della temperatura della superficie marina corrisponderebbe ad un aumento di frequenza di uragani pari al 40%. E’ un rapporto considerevole e preoccupante, dal momento che il surriscaldamento terrestre provocato dall’inquinamento è destinato ad aumentare considerevolmente nei prossimi anni.
La nostra analisi” -ha continuato il professore- “non identifica se i gas dell’effetto serra abbiano contribuito ad aumentare la temperatura dell’acqua e, quindi, l’aumento degli uragani. Tuttavia, è importante che i modelli climatici siano finalmente in grado di riprodurre il rapporto tra la crescente attività egli uragani e la temperatura in superficie del mare, In tal modo possiamo sperare che questo progetto renda possibile la spiegazione e la prevenzione su criteri di affidabilità degli uragani, e il modo di rispondere ai futuri cambiamenti climatici. ”

Commenti (9)

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