Colibrì di Trieste, Berlusconi scende in campo per salvare i volatili

Il buon cuore del nostro premier Silvio Berlusconi fa sempre notizia, stavolta, fortunamente per la sua reputazione, non più al servizio di una ragazzina appariscente ed isterica dalle improbabili parentele, ma dedito ad una causa più nobile: salvare i colibrì di Trieste da un destino incerto per la mancanza di fondi delle strutture ospitanti.

I colibrì si trovano attualmente in alcune delle serre afferenti al parco del Castello di Miramare. Fonti accreditate riferiscono che il direttore del Centro di Trieste, Stefano Rimoli, ha affermato di aver ricevuto ieri la telefonata di Berlusconi e Sgarbi, e che il Presidente del Consiglio si è impegnato a garantire la funzionalità della struttura.

Arkansas: dopo la pioggia di uccelli anche la moria di pesci

Dopo il Capodanno di Beebe iniziato con la pioggia apocalittica di migliaia di merli morti, l’Arkansas è ora colpito, a soli tre giorni di distanza, da un altro inquietante fenomeno. Dopo i volatili è la volta dei pesci. Si sta verificando, infatti, la moria di 100.000 pesci tamburo del fiume Arkansas nei pressi di Ozark, una località a circa 200 km da Beebe.

Esclusa, tramite le opportune analisi, l’ipotesi di un avvelenamento di massa dovuto ad un supposto inquinamento delle acque del fiume, funzionari di stato, biologi, e tossicologi stanno indagando sulle possibili cause di questa fulminante e virulenta epidemia e stanno verificando eventuali, probabili collegamenti tra i due ravvicinati eventi.

Piovono merli, uccelli morti cadono dal cielo in Arkansas (foto e video)

Un cielo nero di merli, quello piovuto la vigilia di Capodanno sulle teste dei cittadini di Beebe, in Arkansas, USA. Stramazzati a terra morti se ne contano oltre duemila. Uno scenario macabro degno di un magistrale Hitchcock se non fosse che la trama è reale e gli uccelli sono tutt’altro che vivi e cattivi:  a scagliarsi contro gli uomini altro non sono che le carcasse rubate alla vita nel bel mezzo del volo.

Il fenomeno lascia perplessi tanto gli esperti ambientali quanto i residenti che inizialmente avevano pensato ad un avvelenamento di massa: il grande afflusso di uccelli in questo periodo dell’anno potrebbe aver spinto più di qualcuno a scegliere un metodo alquanto discutibile per liberarsene il più in fretta possibile.
Un residente ha dichiarato che

In milioni volano sulla zona ogni notte. Alzi gli occhi verso il cielo e vedi solo nero. Ieri sera verso le 10:30 sono venuto qui e ho visto cadere un uccello.

400.000 pulcini uccisi in nome del denaro (fotogallery e video)

Un’azienda russa del settore avicolo, la Krasnaya Polyana, ha ammesso di aver ucciso circa 400 mila pulcini appena nati per annegamento in acqua o semplicemente scaricandoli nelle botti arrugginite all’esterno per farli morire per congelamento. Circa 600.000 polli erano già morti per malnutrizione, e altri 3 milioni di esemplari sono in attesa di un destino simile. Un debito fiscale di circa 140 mila euro ha costretto l’azienda a dichiarare bancarotta, portando all’uccisione dei polli in uno sterminio davvero impressionante.

L’allevamento di pollame, che si trova nella regione di Kursk, è di proprietà di un membro del parlamento russo Alexander Chetverikov, che ha addossato tutta la colpa del fallimento ad una presunta cospirazione per rovinarlo. Chetverikov, membro del partito JustRussia, dice di aver condotto una campagna per combattere la corruzione nel governo e per questo i funzionari del regime si sarebbero vendicati in questo modo per metterlo a tacere.

Tigri, Leonardo Di Caprio offre un milione di dollari per salvarle

Leonardo Di Caprio, uno degli attori di Hollywood più impegnato nelle battaglie per l’ambiente, si sta seriamente adoperando per salvare le tigri. L’ex naufrago del Titanic aveva già collaborato con il World Wildlife Fund (WWF) nella campagna per salvare le tigri, e questa settimana ha donato un milione di dollari per un fondo che porterà il suo nome:

La caccia illegale alle tigri e la massiccia perdita di habitat a causa dell’olio di palma, legno e carta stanno portando questa specie all’estinzione. Se non agiamo ora, uno degli animali più amati del nostro pianeta potrebbe sparire in pochi decenni. Salvando le tigri, siamo in grado di proteggere anche alcune delle nostre ultime foreste antiche e migliorare la vita delle comunità indigene

ha spiegato Di Caprio in un comunicato. Ma lui non è l’unico, tra le stelle del cinema, a darsi da fare per l’ambiente.

Giornata mondiale contro le pellicce

Prima di morire gli animali da pelliccia patiscono trattamenti crudeli. Solo per una pelliccia vengono uccisi 200-400 scoiattoli. Lo ha ricordato ieri Walter Caporale, presidente degli Animalisti, in occasione del

Caccia, nuova multa dell’Ue all’Italia per la deregulation

L’Unione Europea è chiara: ogni specie “cacciabile” deve avere un numero limitato di esemplari abbattuti per evitare pericoli per gli uccelli stessi che, se uccisi in gran numero, rischiano di veder ridotti i propri esemplari oltre la soglia del pericolo. Per questo la Commissione Europea ha dato i suoi numeri: 135 mila esemplari di peppola e 410 mila di fringuello possono essere cacciati in Italia. Ed il Veneto che fa? Decuplica queste cifre.

Com’è ormai pratica già rodata, la Regione Veneto anche quest’anno ha deciso di agire in deroga (ormai lo fa dal 2004) alle leggi europee, permettendo di uccidere oltre un milione e mezzo di peppole e oltre 6 milioni di fringuelli. E proprio come ogni anno, anche il 2010 vedrà la sua bella multa milionaria che tutti gli italiani, non solo i cacciatori veneti, dovranno pagare.

Prodotti di uso comune fatti con parti di animali, ecco quelli che non conosciamo

Chi più chi meno, tutti ci dichiariamo amici degli animali. Se così è veramente, non basta però diventare vegetariani. Il modo migliore per salvare gli animali non consiste soltanto nel manifestare in loro favore o nel mangiare esclusivamente verdura quanto soprattutto stare attenti ai prodotti che si usano.

Di solito pensiamo che solo i cosmetici e poco altro provengano da animali o da test compiuti su di essi, ma esistono alcuni oggetti di uso comune, con cui tutti abbiamo a che fare ogni giorno, che provengono da parti di animale, a volte per tutte le marche, altre soltanto per scelta di alcune aziende.

Victoria Beckham a rischio “attentato” PETA

La PETA si sa che non ci è mai andata leggera quando si è trattato di fare manifestazioni a favore degli animali, ed alcune star ne sanno qualcosa. Ora nel mirino dell’organizzazione è finita Victoria Beckham a causa della “direzione non favorevole agli animali” presa con la sua nuova collezione di borse. Poteva infatti risparmiarsi l’ex Spice Girl la scelta di acquistare borse fatte di pelle di coccodrillo, lucertola e vitello. L’idea è che la PETA stia pianificando un qualche tipo di manifestazione fisica simile a quella contro Lindsay Lohan che, per essersi mostrata in pubblico con due pellicce vere in due giorni, ha ricevuto un sacco di farina in testa.

Una delle idee ventilate è che Victoria venga coperta da un secchio di sangue animale – di mucca o di lucertola – alla sua prossima apparizione pubblica nel Regno Unito. U’altra possibilità è di bersagliare le sue scarpe di coccodrillo quando andrà a pranzo con uno dei redattori a Londra il mese prossimo

ha spiegato un informatore al quotidiano Mirror.