Stop ai sacchetti di plastica, al via petizione online Legambiente

Una petizione online, per dire basta ai sacchetti di plastica. Cambiare si può, partendo da un piccolo gesto, una rivoluzione minuscola nelle nostre abitudini quotidiane, in questo caso la spesa, che può però dare enormi risultati in termini di tutela dell’ambiente. E’ l’iniziativa promossa da Legambiente per far sì che l’Italia dica addio, insieme agli shopper che non rispondono ai criteri fissati dalla norma tecnica comunitaria EN 13432, anche alla maglia nera europea, l’ennesima, che ci vede primeggiare con 300 buste a testa all’anno.

Tra l’altro, la sporta ed il sacchetto per la spesa riutilizzabili sono tornati di moda e con un solo gesto risparmiamo soldi e garantiamo la sopravvivenza a milioni di tartarughe, pesci ed uccelli marini che affrontano ogni giorno i pericoli di quest’orgia di plastica, come l’ha definita Legambiente.

Trivellazioni offshore fuori dai parchi marini, entra in vigore il decreto del Ministero dell’Ambiente

La bella notizia: è entrato in vigore ieri, giovedì 26 agosto 2010, il decreto sulla regolamentazione delle trivellazioni offshore in aree protette, pubblicato mercoledì 11 agosto sul supplemento ordinario della Gazzetta Ufficiale. Con questo provvedimento il Ministero dell’Ambiente mette in salvo dal rischio di sversamenti di petrolio, parchi marini dalla straordinaria bellezza, patrimonio di biodiversità dal valore inestimabile.

Al sicuro, tra gli altri, Pelagos, il santuario internazionale dei mammiferi marini, minacciato dalle trivellazioni per l’estrazione di gas e petrolio a sud dell’Isola d’Elba, tra Pianosa e Montecristo.

Legambiente, in Italia decine di spiagge a rischio crolli

Da Nord a Sud, passando per il Centro e le Isole, in Italia si contano decine di spiagge a rischio crolli, con quanto ne consegue per l’incolumità di bagnanti e turisti. A portare l’attenzione sul problema l’associazione ambientalista Legambiente. Nello specifico il pericolo viene dalle pareti rocciose che protendono sul mare, che non sarebbero abbastanza stabili né tanto meno messe in sicurezza in più di un punto della costa italiana.

Abbiamo avuto un sentore di questa instabilità, fortunatamente senza gravi conseguenze, in occasione del terremoto che ha colpito le Eolie nei giorni scorsi, che ha provocato il crollo di massi a Valle Muria, a Lipari. Se è vero, come ha fatto notare il capo della protezione civile Guido Bertolaso, che alcuni divieti non erano stati rispettati dai bagnanti che si trovavano nella zona, è pur vero che si tratta di un problema diffuso, esteso a gran parte della penisola. Come fa notare Legambiente, i chilometri di spiagge a rischio frane vanno dalle Cinque Terre, in Liguria, all’Arcipelago pontino, ad Alghero, al Gargano, al Conero.

Cemento illegale, il nuovo dossier Legambiente

Che l’abusivismo edilizio e il cemento fosse in aumento nel nostro Paese non è poi una grande novità, il problema è che a cadere nella lista nera stilata da Legambiente sulle regioni con più infrazioni edilizie è la verde e rigogliosa Toscana, o almeno lo è ancora per poco. Si legge nel comunicato stampa di Legambiente che l’abusivismo edilizio,

Una forma di illegalità che in Toscana come in altre regioni del Nord ha avuto per principali protagonisti imprenditori in vista, funzionari pubblici infedeli, colletti bianchi, politici; e come vittime i luoghi di maggior pregio ambientale.

Eolico è pulito, maggiori illeciti in rifiuti e cemento: la verità sul vento nel rapporto di Legambiente

L’eolico è pulito. Non si parla del suo aspetto non inquinante, sarebbe scontato, bensì degli illeciti compiuti nel settore, in questi ultimi anni balzato all’onor delle cronache per affari sporchi, corruzione, con ben sette inchieste rilevanti, condotte dal 2006 a oggi, che hanno interessato soprattutto Sardegna, Sicilia, Campania, Puglia e Calabria.

Ciononostante l’energia del vento resta una delle sfere di investimento con meno illeciti, soprattutto se paragonata al marcio esistente nell’affare dei rifiuti e nel cemento. A dirlo è Legambiente in un rapporto volto a ristabilire la verità sul vento e a

fare chiarezza dopo le polemiche che negli ultimi mesi hanno spesso accostato questa fonte energetica a inchieste della magistratura e a fenomeni illeciti.

Goletta Verde, Legambiente promuove la Sardegna

Il tour di Goletta Verde è quasi finito, e finalmente la barca di Legambiente ha toccato una Regione che, per una volta, ha attuato i dettami eco-friendly e può essere promossa, anche se non a pieni voti. Dopo il disastro delle zone dell’Adriatico, delle Regioni del Sud ed anche di molte aree del Nord, la Sardegna ottiene la valutazione migliore per quanto riguarda le spiagge e lo stato di salute del mare e delle coste. Male solo alcuni fiumi, ma chiedere la perfezione sarebbe stato troppo.

Secondo quanto fa sapere l’associazione ambientalista che negli ultimi giorni ha circumnavigato l’isola, sono ben 35 le località premiate dalla Guida blu, con una media-voto di 3,4 vele per località, niente male se confrontate con le altre zone d’Italia.

Legambiente boccia il lago di Garda

Nell’ambito della campagna di analisi delle acque e rilevazione dati sullo stato di salute degli specchi lacustri italiani, Goletta dei Laghi, Legambiente ha bocciato il lago di Garda.
Nel lago più grande d’Italia sono infatti ben 17 i punti risultati inquinati. Dieci si trovano sulla sponda lombarda. Nello specifico sono stati etichettati come fortemente inquinati i campioni prelevati a Tignale, Toscolano Maderno, Salò, Moniga del Garda, 2 punti a Desenzano del Garda e 2 a Sirmione, mentre ne sono usciti semplicemente inquinati quelli di Tremosine e Limone del Garda.

Non va meglio per i torrenti veronesi che finiscono nelle acque del lago: delle sei foci analizzate, una a Garda è risultata inquinata, le altre cinque, una a Bardolino, due a Castelnuovo, una a Peschiera e una a Lazise fortemente inquinate. Si tratta nel dettaglio del torrente Gusa a Garda; del torrente San Severo a Bardolino; del Rio Dugale dei Ronchi (vicino a Gardaland), del lido comunale-località Campanello a Castelnuovo; del Rio Sermana in località Sermana a Peschiera; del fosso Mara a Lazise.

Fonti rinnovabili: Legambiente e BCC ancora insieme per lo sviluppo sostenibile

Il sistema delle casse rurali e del credito operativo, rappresentato dall’associazione Federcasse, e l’associazione ambientalista Legambiente hanno ufficialmente prolungato il “patto” per lo sviluppo delle energie rinnovabili.

Al riguardo, infatti, è stata stipulata l’apposita convenzione quadro che prolunga il “sodalizio” a valere sul triennio dal 2010 al 2013, con la conseguenza che attraverso la formula dei finanziamenti a tasso agevolato, attraverso il circuito di Federcasse con oltre 4.200 sportelli bancari, potranno essere finanziati, a favore dei cittadini, degli enti pubblici e delle imprese, numerosi progetti con la finalità di diffusione delle energie rinnovabili attraverso la produzione di energia pulita, ma anche di risparmiare energia adottando soluzioni mirate all’efficienza energetica

Impianti fotovoltaici: Eternit Free, campagna AzzeroCo2

Si chiama “Provincia Eternit Free”, ed è una importante campagna ideata e realizzata da AzzeroCO2 con la collaborazione di Legambiente per permettere l’installazione sul territorio italiano di impianti fotovoltaici andando ad effettuare interventi di sostituzione dei tetti in eternit.

Al riguardo, in accordo con quanto reso noto da AzzeroCo2 all’inizio del corrente mese, è Lecce la prima Provincia Italiana “Eternit Free” in virtù del fatto che ha aderito ufficialmente alla campagna che permette alle imprese presenti sul territorio di andare ad installare gli impianti fotovoltaici dove ora ci sono i tetti in eternit; in questo modo si consegue tutela ambientale, riduzione di rischi per la salute, abbattimento delle emissioni, risparmio energetico e, a regime, un ritorno economico grazie agli attuali incentivi in Conto Energia del GSE, il Gestore dei Servizi Energetici, in vigore fino alla fine dell’anno.

Incendi, roghi in calo ma al Sud e nelle isole è ancora emergenza

Gli incendi boschivi, stando ad un dossier realizzato da Legambiente e dalla Protezione civile, sarebbero in calo. Una buona notizia, anche se è troppo presto per cantare vittoria: la battaglia contro il fuoco che cancella centinaia di ettari di patrimonio boschivo si gioca ogni anno con un impegno da rinnovarsi con sempre maggior vigore, senza mai abbassare la guardia.

Venendo ai dati diffusi nel documento, che fa il punto della situazione sugli incendi in Italia, nel 2009 il numero dei roghi ha subito un calo del 20%, passando dai 6.479 del 2008 ai 5.422 dello scorso anno, il dato più basso fatto registrare negli ultimi 18 anni.
Tuttavia, permane l’emergenza al Sud e nelle isole. Pensate che nella sola Sardegna, nell’ultimo anno, sono andati in fumo 37mila ettari di territorio, pari a più della metà di tutta la superficie italiana interessata dagli incendi.

Festambiente, Legambiente presenta il Festival della Natura e del Buon Vivere

Anche quest’anno Legambiente invita tutti a partecipare a Festambiente, la festa dedicata alla natura e all’ecosostenibilità, al mangiare bio, al risparmio energetico…insomma, come si legge nel sito istituzionale, a Festambiente

si mangia biologico, si differenziano i rifiuti, non si usa la plastica, si imbrocca l’acqua, i bicchieri, le posate e i piatti sono bio-compostabili o di vetro e ceramica!

Dunque una vita sana ed ecologica è possibile? Certo, basta seguire piccoli accorgimenti e rispettare gli altri e l’ambiente.