Decorazioni di Natale, idee creative e riciclone

Per decorare casa a Natale risparmiando sui costi di palline, ghirlande e centrotavola, ed evitando di accumulare oggetti nuovi che l’anno dopo ci avranno già stancato, senza necessariamente dover rinunciare a quel tocco in più che rende l’ambiente accogliente e caldo, possiamo usare quello che abbiamo a disposizione, riciclare vecchi oggetti e mettere in moto la fantasia e la creatività, indispensabili per un’atmosfera natalizia a impatto ridotto.

Ad esempio, potete utilizzare frutta di stagione come decorazione per il centrotavola natalizio: dopo potrete mangiarla o almeno è biodegradabile. Melograni e zucche sono buone scelte. Per decorare via libera anche alle pigne. Piantine o piante sempreverdi in vaso sono un’altra opzione.
Costruite delle ghirlande con avanzi di stoffa, decorazioni per l’albero o conchiglie. Oppure optate per ghirlande che possono essere riutilizzate anno dopo anno.

L’albero di Natale IKEA salva l’orso bruno marsicano

Il Natale si avvicina, o almeno così pare dalle vetrine in festa. In realtà manca ancora oltre un mese alle festività natalizie, ma non è mai troppo presto per pensare ai regali, alle decorazioni, al menu, ai viaggi.
Proveremo, insieme, a rendere più sostenibili le nostre scelte per un Natale un po’ più verde. Iniziamo dal protagonista della casa durante il mese di dicembre: l’albero, verde per natura, ma meglio comprarne uno vero o uno artificiale? Di questo eco-amletico dilemma abbiamo già discusso, valutando i pro e i contro di quello vivo e di quello finto.

Oggi vogliamo presentarvi un acquisto che va nella direzione dell’albero vero. Nel caso, valutando bene entrambe le opzioni, la vostra decisione si sia orientata su una pianta viva e vegeta, vi informiamo che a partire dal 19 novembre prossimo nei centri commerciali IKEA si potrà acquistare l’albero di Natale Picea Abies, alto circa 170 centimetri al prezzo di 12 euro e 99 centesimi, vaso escluso.

Albero di Natale, vero o sintetico?

Manca più di un mese al Natale, ma forse un’idea su come prepararsi a questa festa è il caso di farsela con un certo anticipo. Dopotutto tra poche settimane si comincerà ad addobbare casa per questa ricorrenza, e da bravi ecologisti dobbiamo tener conto di alcuni principi verdi. Uno degli aspetti irrinunciabili del Natale è l’albero, e come ogni anno ritorna il dibattito: meglio l’albero vero o quello sintetico? Ma soprattutto la domanda più importante è: quale dei due è più ecologico?

Cerchiamo di capirlo insieme. Entrambe le tipologie hanno pro e contro. L’albero vero, ad esempio, ha come aspetto positivo il fatto di essere biodegradabile. Una volta passate le feste, può essere trasformato in concime organico, compost, o trucioli di legno, può essere riutilizzato per fare recinzioni o destinato ad altri usi nell’edilizia.

Acqua, perché scegliere quella del rubinetto

Da un’indagine compiuta da Legambiente è emerso che gli italiani sono primi in Europa per il consumo di acqua minerale in bottiglia, e terzi al mondo.
Questo vuol dire 910mila tonnellate di anidride carbonica e gas serra immessi nell’atmosfera per la produzione di circa 350mila tonnellate di PET e un altro quantitativo di CO2 non quantificabile per il trasporto su strada, considerando che solamente il 18% delle bottiglie di acqua minerale viaggia su rotaia e che ogni anno 480mila tir si spostano lungo il Paese per trasportare casse di acqua minerale.

Perchè preferire l’acqua del rubinetto? Perché è una scelta ecosostenibile.
Gli italiani sembrano aver intrapreso questa strada per assicurare ai loro figli un futuro sostenibile, visto che il 74% ha dichiarato di aver bevuto negli ultimi 12 mesi solo acqua di rubinetto filtrata o non trattata. E’ quanto emerge dal rapporto Cra Nielsen 2010 di AquaItalia (Associazione delle aziende costruttrici e produttrici di impianti per il trattamento delle acque primarie).

Consumi estivi e bollette, come risparmiare in casa

In estate i consumi energetici per ogni famiglia salgono alle stelle: il condizionatore sempre acceso, il frigorifero sempre aperto che non riesce a freddare bibite e gelati, la macchina presa per ogni piccolo spostamento perché fa troppo caldo per uscire a piedi…come fare per risparmiare sulle bollette e sull’emissione di anidride carbonica senza rinunciare al fresco e ai confort?

E’ stato calcolato dal sistema servizi della Cgil che ogni anno nel nostro Paese si consumano 18 miliardi di kWh per una spesa di oltre 5 miliardi di euro e con 13 miliardi di kg di anidride carbonica dispersi nell’atmosfera terrestre. Questo vuol dire che ogni famiglia italiana consuma circa 3000 kWh di energia elettrica, ossia 750 Kg di petrolio, paga 650 euro di bolletta e rilascia nell’ambiente 2200 kg di C02. Andiamo ad analizzare ogni singolo consumo per capire dove e come intervenire per abbattere l’inquinamento senza rinunciare alle comodità.

Il decalogo del vetro, perché preferirlo alla plastica

Ci siamo già occupati qualche giorno fa dei dati italiani sul riciclaggio del vetro, superiori alla media europea ed in costante crescita. Ora scopriamo che questo è uno dei materiali più ecologici in assoluto, e che merita le attenzioni di chi sceglie di vivere sostenibile. Molte delle motivazioni sono già note al grande pubblico, ma alcune, anche grazie alle ultime novità, sono sconosciute ai più. Ecco dunque un elenco stilato dall’associazione Assovetro, che ci spiegano come mai questo materiale è da preferire agli altri.

1. Il vetro è un materiale puro al 100%, composto da tre diversi elementi naturali e atossici: silice, soda e calce, e dunque non proviene da materiali chimici tossici ed inquinanti, come nella maggior parte degli altri casi, come il petrolio, giusto per citarne uno.

Caldo, sopravvivere sprecando meno risorse

consigli risparmiare caldoI consumi di energia elettrica in questi giorni sono alle stelle e con le nuove tariffe Enel che, ad una prima occhiata in bolletta, mi pare di capire penalizzino soprattutto la fascia mattutina e pomeridiana, ci sarà poco da stare allegri quando arriverà il prossimo conto a fine estate.

D’altronde, non c’è da stupirsi. I condizionatori restano accesi proprio nelle ore più calde (e più costose), quella fascia tra le 12 e le 16 in cui ci consigliano di non uscire per nessuna ragione al mondo. Sì, va bene, rimaniamo a casa, ma anche tra quattro mura non è che la temperatura sia poi così accettabile, non ci sarà il sole che picchia in testa, ma non si respira comunque. Per evitare di pagare troppo caro il caldo di questi giorni, non ci resta che accendere condizionatori e ventilatori, inutile girarci intorno. Possiamo però intervenire con alcuni piccoli accorgimenti che possono evitare di costringerci a tenerlo acceso troppo a lungo, captando la frescura naturale come meglio possiamo e cercando di mantenere casa nostra il più possibile ventilata.

Frutta e verdura, il vademecum della Coldiretti contro gli sprechi

caldo conservare frutta e verduraUn frutto su quattro d’estate finisce nel cassonetto. E’ il dato diffuso dalla Coldiretti ed è ancora più allarmante se pensiamo al fatto che nei mesi estivi si acquista e si consuma ancora più frutta e verdura del solito.

Il caldo afoso, ce lo ricordano da più parti, si combatte a tavola aumentando gli alimenti ricchi di acqua, vitamine e sali minerali, utili per reintegrare i liquidi persi dall’organismo con la sudorazione eccessiva. Inutile però correre dal fruttivendolo e svaligiare il bancone presi dalla foga dell’acquisto salutistico. Le insidie e gli sprechi sono infatti in agguato e sono dovute soprattutto ai problemi di conservazione, con una perdita di prodotti stimata dalla Coldiretti al 25%, tra produzione, commercio e consumo, dovuta proprio all’eccessiva maturazione.

Ferro da stiro, come fare senza o quasi

come evitare di stirareCon il caldo torrido di questi ultimi giorni, l’ultima cosa che vorremmo fare è accendere il ferro da stiro. Ci sono degli indumenti, purtroppo, che non possiamo fare a meno di stirare, pensiamo alle camicie per chi lavora in ambienti in cui è richiesto un abbigliamento formale o a certe magliette di cotone che se non le stiri sembri l’individuo tutto grinze che ha appena preso un capo a caso dalla cesta dei panni sporchi.

Eppure, quando vedo il cesto dei panni da stirare a casa di mia madre non posso fare a meno di notare quanto la pila sia alta proprio a causa di vestiti o biancheria per cui il ferro da stiro serve davvero a ben poco. A dire il vero, e non scandalizzatevi, io non possiedo nemmeno un ferro da stiro. Un elettrodomestico, a mio avviso, completamente inutile, o quasi. Certo la mia posizione a riguardo è un po’ estrema, ma spendere energia elettrica ed emissioni, nonché un’ora della propria vita per stirare delle lenzuola che verranno stropicciate dormendoci su dopo poche ore, non mi sembra tanto ragionevole. Lo è invece industriarsi a cercare delle soluzione economiche ed ecologiche per evitare di stirare o comunque per stirare meno indumenti.
Mi sono imbattuta in un interessante articolo pubblicato su blogeko, che condensa alcuni dei consigli pratici migliori per stendere e asciugare i capi senza spiegazzarli. Alcuni tra questi li applicavo già, altri sono stati una rivelazione. Ed è doveroso passare parola quando ci si imbatte in chicche utili a semplificarci la vita, al risparmio energetico e a meno impatto sulla Terra.
Ma vediamoli.

Come vivere ecologico, guida rapida per diventare “green”

vivere ecologico

Il cambiamento climatico preoccupa ormai tutti, ed è per questo che, per usare un’espressione americana, tutti vogliono Going Green, cioè imparare e vivere ecologico. Siamo contenti che la coscienza verde si stia diffondendo, ma sappiamo anche che non sono in molti ad avere le idee chiare su questo.

Una delle cose positive del vivere ecologico è che la maggior parte delle attenzioni all’ambiente possono contemporaneamente fermare i cambiamenti climatici e renderci la vita migliore, facendoci risparmiare anche un bel po’ di soldi. Continuate a leggere per scoprire dieci semplici mosse che potete fare già da oggi per ridurre il vostro impatto ambientale, risparmiare denaro, e vivere più felici e più sani.

Un San Valentino ecologico per gli innamorati della Terra

san valentino ecologicoChe lo festeggiate o meno, è impossibile ignorarne l’esistenza. Un po’ come avviene per il Natale, che travolge ogni angolo e dal quale non si può sfuggire nemmeno volendo, anche San Valentino, con i suoi cuoricini sparsi ovunque, sarà l’ennesima festa invadente.

E allora, innamoriamoci per una volta o ancora una volta del nostro bellissimo Pianeta, evitando di inquinare ulteriormente e scegliendo per il nostro partner un regalo eco-sostenibile e il più possibile vicino alle zero emissioni.
San Valentino è un grosso business e come tale ha il potenziale per avere un impatto considerevole sull’ambiente.

Vivi eco, mangia bene e risparmia comprando prodotti locali

mangiare localeUn nuovo anno è appena iniziato e molti di noi stanno stringendo la cinghia alla ricerca di modi per risparmiare denaro. Dal momento che per il cibo se ne va gran parte del nostro budget mensile, è  naturale cercare di spendere meno. Per fortuna, c’è un modo per tagliare sulla spesa alimentare pur non abbassando la qualità degli alimenti. Mangiando in modo più sano e tutelando allo stesso tempo l’ambiente e l’economia locale. Come? Niente di più semplice. E’ sufficiente optare per ortaggi, verdura, frutta di stagione e rigorosamente prodotta nel nostro territorio.

Se ci fermassimo a pensare soltanto per un istante a quanti chilometri compiono i frutti esotici, per fare solo un esempio, per arrivare fino a noi e a quanto inquini questo trasporto, per non parlare di quanto questo influenzi il prezzo del prodotto finale che arriva sulle nostre tavole, beh se ci fermassimo a pensarci,  decideremmo che non ne vale decisamente la pena e che si tratta di prodotti non freschi, pagati a peso d’oro.

Luci di Natale, uno spreco solo in alcuni casi

luci di natale

Il tuo io-ecologico interiore protesta ogni volta che il tuo dito accende quella serie di lampadine sull’albero di Natale? La vostra preoccupazione può essere infondata, a seconda di dove si usano queste luci.

Sappiamo tutti che le lampadine ad incandescenza sono molto inefficienti. Una lampadina ad incandescenza standard produce 60 watt di luce ed ha un rendimento del 2,1% di luminosità (cioè di tutta l’energia che riceve, solo il 2,1% si trasforma in luce, mentre il resto diventa calore e viene disperso); e i bulbi più piccoli sono anche meno efficienti, probabilmente intorno all’1,5% come quelli classici delle serie natalizie.

7 modi per avere un Natale ecologico

natale ecologico

Luci, addobbi, alberi: forse troppo consumismo per essere un anno ecologico? Di certo non possiamo chiedervi di evitare tutto questo e andare contro le tradizioni, ma solo di cercare di incorporare la natura in esse, senza sprecare tempo, denaro o risorse. Eccovi così 7 consigli per avere un Natale verde, e non solo per il colore dell’albero.

1. Luci a LED o a risparmio energetico. Non si può avere un albero di Natale senza le luci. Ma sostituire le vecchie lampadine ad incandescenza con i LED, oltre che più ecologico, può farvi risparmiare fino al 30% sulla bolletta elettrica. Le lampadine tradizionali consumano tra 6 e 9 watt, mentre i LED utilizzano 0,5-0,7 watt.

2. Scegliere l’albero giusto (o nessuno). È possibile evitare di fare l’albero facendo il presepe o creando un’atmosfera accendendo una candela a forma di pino o cose simili. Se invece non potete farne a meno, specialmente se avete bambini in casa, scegliete una versione biologica dell’albero, di quelle che si possono ripiantare, nel vostro giardino o nei luoghi pubblici, oppure di plastica, ovviamente riciclata.