Incentivi risparmio energetico e rinnovabili: nuovi Bandi in Friuli

incentivi-risparmio-energetico-rinnovabili-nuovi-bandi-friuliE’ stato pubblicato mercoledì scorso, 30 giugno 2010, sul Bollettino Ufficiale numero 26 della Regione Friuli Venezia Giulia, un Bando del POR FESR 2007-2013 che, con una dote pari a ben otto milioni di euro, punta a concedere alle imprese friulane incentivi per la tutela ambientale, per le rinnovabili e per il risparmio energetico. Le aziende della Regione Friuli Venezia Giulia potranno così presentare le domande a partire dalla giornata di ieri, 1 luglio 2010, e fino alla data del 28 ottobre 2010 nel rispetto delle modalità e delle condizioni richieste e previste dal Bando, e presso le Camere di Commercio che sono competenti per territorio.

Ma questo nel Friuli Venezia Giulia non è l’unico Bando aperto visto che ce ne sono altri quattro, sempre rientranti nel POR FESR 2007-2013, con scadenze più ravvicinate; in particolare, il prossimo 26 luglio 2010 scade il Bando finalizzato alla concessione di contributi per realizzare interventi che permettano lo sfruttamento delle fonti rinnovabili di energiabiomasse.

Riciclaggio carta, l’Italia porta il suo tasso all’80%

riciclaggio carta

Gli italiani sono più attenti all’ambiente di quanto si potesse pensare. I richiami al riciclaggio sembrano funzionare, perché stando a quanto dichiarato da Comieco (Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi a base cellulosica) il riciclaggio di carta e cartone nel nostro Paese pare aver raggiunto soglie mai viste prima: l’80% nel 2009.

Numeri da capogiro anche considerandoli in termini assoluti, 3 milioni di tonnellate, un’enormità se confrontate ai soli 250 mila kg di 10 anni fa. Una tendenza che è andata sempre crescendo, dato che seppur nel 2008 fosse già alta, in un solo anno ha portato mezzo milione di prodotti da cellulosa in più nei centri per il riciclaggio.

Nuove energie: in corso a Pisa il primo Forum internazionale

green-city-energy-forum-internazionale-nuove-energie-pisaE’ partito oggi, giovedì 1 luglio 2010, a Pisa, “Green City Energy“, il primo Forum internazionale sulle nuove energie presso il Palazzo dei congressi fino a sabato prossimo. Domani mattina, alle ore 9,30, l’appuntamento è con “Clean fuels for urban mobility”, un workshop, improntato sul tema delle bioenergie, nel corso del quale saranno presentati i progetti innovativi più all’avanguardia che sono stati adottati nel Vecchio Continente in merito ai carburanti ecologici, a partire dall’idrogeno e passando per i biocarburanti nell’erogazione dei servizi di pubblica utilità e nel funzionamento delle flotte del trasporto pubblico.

Un altro degli appuntamenti da non perdere domani riguarda il “Seminario introduttivo all’EcoGuida”, che permetterà di imparare ad adottare un nuovo stile di guida che, nel rispetto dell’ambiente, permette di risparmiare il 20% di gasolio ed il 25% per i consumi di benzina.

Eco-vacanze, l’estate si tinge di verde

vacanze ecologicheAlla classica scelta “mare o montagna”, quest’anno si aggiungerà una terza opzione: l’eco-vacanza. Se siete amanti delle scelte alternative, questa possibilità è quella che fa per voi. Il turismo ecologico non è una novità di quest’anno, ma sta andando in crescendo estate dopo estate, fino ad oggi, quando diventa un diretto concorrente delle classiche mète preferite.

Ma se non avete un’idea su come e dove organizzare la vostra eco-vacanza, basta fare un giro sul web per trovare numerosi spunti. Un esempio? Uno dei siti più completi da questo punto di vista è campagnamica.it, un sito web che vi indica 1.500 aziende agrituristiche sparse in tutt’Italia, ordinate per costi, posizione geografica, esigenze particolari del cliente. Basta cliccare sulla Regione dove vi volete spostare ed una cartina viene visualizzata con dei punti in rilievo. Non vi resta che scegliere tra le opzioni disponibili.

In difesa dell’ambiente arrivano gli eco-avvocati

ecoavvocati

Per difendere l’ambiente tutti possiamo fare qualcosa. Possiamo risparmiare energia, spostarci a piedi o in bicicletta anziché in automobile, possiamo comprare i prodotti locali e ci sono mille alternative per vivere sostenibile. Ma quando il gioco si fa duro, quando cioè si entra nell’ambito legale, tutto diventa più complicato.

Per questo motivo un gruppo di professionisti si è riunito fondando il primo movimento di eco-avvocati d’Italia. Questi 10 esperti di diritto e di scienze ambientali si occupano di tutto ciò che riguarda la tutela dell’ambiente nei processi in cui sono coinvolti aspetti sempre più attuali come i disastri ecologici e l’inquinamento, guidando i loro clienti verso uno stile di vita più “rinnovabile”.

Acqua minerale in bottiglia zero emissioni, il progetto Easy di San Benedetto

acqua minerale carbon neutral san benedetto easy green printAcqua in bottiglia zero emissioni, grazie all’accordo siglato tra il Ministero dell’Ambiente italiano e San Benedetto Spa. Per neutralizzare le emissioni di gas serra legate al processo di produzione e imbottigliamento, Easy, questo il nome dell’intesa raggiunta, prevede l’acquisto di crediti di carbonio di tipo VERs, ottenuti grazie alla costruzione di un impianto di generazione di energia termica dal biogas recuperato, in Thailandia.

L’azienda veneta è impegnata da anni nell’analisi e nella neutralizzazione dell’impatto ambientale dell’acqua in bottiglia e questo progetto rappresenta un punto di arrivo e di partenza, nello stesso tempo, importante, per giungere ad un’acqua che sia davvero carbon neutral, come spiega lo stesso presidente di San Benedetto Spa, Enrico Zoppas:

L’attenzione che da anni l’Acqua minerale San Benedetto dedica al proprio ruolo sociale si è incrociata, grazie a questo accordo, con un progetto preciso di sostenibilità di cui oggi presentiamo il primo risultato. Non un compito preso a caso, perché da sempre per noi è centrale l’armonia con l’ambiente, il rispetto della coerenza con la purezza del prodotto, il rispetto dell’integrità del paesaggio dal quale sgorga, il fondamentale apporto che porta all’equilibrio della salute di tutti. Ciò che facciamo ogni giorno nel contesto della nostra azienda ha una sua coerenza precisa, che nasce dal radicamento con il nostro territorio e che, ci auguriamo, possa diventare un modello di riferimento su scala sempre più allargata.

Goletta verde 2010, parte la nave anti-inquinamento di Legambiente

goletta verde

Come ogni anno è salpata ad inizio estate la Goletta Verde, la barca a vela di Legambiente che ha come compito quello di controllare lo stato delle coste italiane, e quest’anno avrà un onere in più: verificare lo stato delle trivellazioni petrolifere nei nostri mari. Sì perché, nonostante siano in pochi a sapere che anche le nostre coste sono trivellate proprio nello stesso modo del Golfo del Messico, basta fare un giro in mare aperto per vedere trivelle e petroliere in diverse parti d’Italia.

Negli anni scorsi, in cui i volontari di Legambiente hanno superato le 50 mila miglia di navigazione, sono stati scoperti ecomostri, spiagge inquinate, cementificazione selvaggia e qualsiasi altro scempio che gli italiani sono stati in grado di fare sulle proprie spiagge. Tutti aspetti denunciati ed in alcuni casi risolti.

Riciclaggio creativo: cosa fare con le vuvuzelas dopo il Mondiale

riciclare vuvuzela 7

Il Mondiale di calcio è quasi finito, e per gli italiani ha già perso gran parte dell’interesse. E’ un peccato perché oltre all’aver perso il titolo di campioni del mondo, ci ritroviamo in casa quelle fastidiosissime vuvuzelas che abbiamo comprato in occasione del torneo, e di cui non sappiamo più cosa fare.

Nella speranza che non vengano utilizzate nei nostri stadi dal prossimo campionato, per evitare di sentire questo terribile ronzio per tutto l’anno, non bisogna incorrere nell’errore di gettarle nella pattumiera, finendo con l’inquinare l’ambiente. Le vuvuzelas sono costituite in gran parte da plastica, quindi è possibile riciclarle nell’apposito cassonetto, ma se volete qualche idea su come riciclarle in modo creativo, leggete dopo il salto.

Riciclaggio creativo, costruire un’auto con pacchetti di sigarette (video)

auto riciclata

Se c’è chi riesce a costruire una casa o un intero albergo con dei rifiuti, allora perché non costruire un’automobile? Ci hanno pensato alcuni studenti cinesi che, in occasione della Giornata Mondiale senza tabacco che si è tenuta il 31 maggio scorso, hanno avuto un’idea ecologica e salutistica: riciclare quintali di pacchetti di sigarette finiti in discarica per costruire un’automobile.

Il primo progettista si chiama Sun Yonggan, ha soltanto 22 anni e studia al secondo anno allo Xi’an Information Institute, ed ha coinvolto i suoi quattro compagni di stanza in questa sorta di campagna pubblicitaria anti-fumo per mostrare l’unica cosa buona che si può fare con le sigarette.

Fonti rinnovabili e risparmio energetico nella Regione Emilia-Romagna

fonti-rinnovabili-risparmio-energetico-regione-emilia-romagnaIn Emilia-Romagna la Regione, a seguito di una delibera che è stata approvata dalla Giunta, ha messo sul piatto ben 25,8 milioni di euro di risorse al fine di poter finanziare complessivi 34 progetti che coinvolgono gli enti pubblici, e che garantiranno sia il risparmio energetico, sia la produzione di energia pulita da fonti rinnovabili. Dei 25,8 milioni di euro 13,6 sono già a disposizione, mentre per la restante quota degli stanziamenti la Regione si è impegnata a trovare i fondi attraverso l’assestamento di bilancio.

Gli enti pubblici interessati sono sparsi in tutte le Province della Toscana e riguardano, tra gli altri, enti parco regionali, aziende sanitarie locali, enti locali ed aziende ospedaliere affinché queste si dotino di sistemi per produrre negli edifici energia da fonti rinnovabili, ma anche di sistemi tecnologici orientati al miglioramento del rendimento energetico.

Come vivere ecologico, guida rapida per diventare “green”

vivere ecologico

Il cambiamento climatico preoccupa ormai tutti, ed è per questo che, per usare un’espressione americana, tutti vogliono Going Green, cioè imparare e vivere ecologico. Siamo contenti che la coscienza verde si stia diffondendo, ma sappiamo anche che non sono in molti ad avere le idee chiare su questo.

Una delle cose positive del vivere ecologico è che la maggior parte delle attenzioni all’ambiente possono contemporaneamente fermare i cambiamenti climatici e renderci la vita migliore, facendoci risparmiare anche un bel po’ di soldi. Continuate a leggere per scoprire dieci semplici mosse che potete fare già da oggi per ridurre il vostro impatto ambientale, risparmiare denaro, e vivere più felici e più sani.

Risparmio energetico, sopravvivere all’estate senza aria condizionata

lampada a risparmio energetico

Considerando che i consumi per il riscaldamento e raffreddamento della casa sono tra i maggiori divoratori di elettricità, converrebbe dare uno sguardo al passato e chiederci: come facevano i nostri antenati a sopravvivere al caldo dell’estate senza l’aria condizionata?

I sistemi elettronici che usiamo oggi consumano da soli molto più di tutti gli elettrodomestici, ed evitare di accenderli significherebbe risparmiare una gran quantità di Co2 emessa, oltre che qualche decina o centinaia di euro in bolletta. Molto di più è il risparmio se il condizionatore non viene nemmeno acquistato. Come fare dunque a farne a meno senza sciogliersi in un bagno di sudore? Dopo il salto vedremo come.

Spiagge pulite in tutta Europa, tranne che in Italia

spiaggia sporca

Se avete in programma di trascorrere le vostre vacanze estive prendendo la tintarella in spiaggia e facendo tuffi in un mare rinfrescante e pulito, non scegliete l’Italia. O almeno è questo che viene detto dall’Europa. Il Paese con più spiagge al mondo è anche quello con il maggior numero siti di balneazione costiera vietata a causa di qualità inadeguata dell’acqua rispetto a qualsiasi altra nazione europea.

In generale, che si tratti di acqua di mare, fiume o lago, in Europa la pulizia e la qualità continuano a migliorare, tranne che nel nostro Paese, come affermano gli osservatori dell’UE in una relazione pubblicata recentemente. Secondo l’ultimo Rapporto sulla qualità della balneazione della Commissione europea,

il 96% delle spiagge costiere dell’UE ha soddisfatto gli standard minimi [come hanno fatto] il 90% delle spiagge vicino a fiumi e laghi.