Smog Milano, triplicati livelli PM10 nella seconda domenica a piedi

Ancora sullo smog a Milano, con il bilancio della seconda domenica a piedi che se è positivo per molti cittadini, pedoni, ciclisti e pattinatori, che si sono riappropriati della città, approfittando del pullulare di iniziative di arte, cultura e salute, riporta risultanti deludenti sull’altro fronte, quello principale, la mission per cui è nato il blocco del traffico domenicale: abbassare i livelli di PM10.

Le domeniche ecologiche sono state volute dal sindaco Letizia Moratti e dalla sua amministrazione perché il livello di polveri sottili resta pericolosamente oltre la soglia da giorni e giorni ormai nel capoluogo lombardo, tanto che i valori del PM10 hanno sforato per quasi tutto il tempo dall’inizio del 2011, e sta ormai per terminare il bonus di 35 giorni di sforamento all’anno consentito dalla normativa europea recepita a livello nazionale. Com’è andata ieri a Milano con le auto rimaste ferme?

Marea nera: 3 milioni di litri di agenti chimici disperdenti sono ancora presenti nel Golfo del Messico (video)

Forse è uno degli elementi più controversi della vicenda della fuoriuscita di petrolio dalla piattaforma BP della scorsa primavera/estate. L’utilizzo massiccio di grandi quantitativi di prodotti chimici disperdenti Corexit per tentare di ridurre la viscosità del petrolio che usciva dalla Deepwater Horizon, ma che a quanto pare non hanno funzionato granché.

L’EPA (Agenzia per la Sicurezza Ambientale americana) ha affermato che la BP ha smesso in tempo di utilizzarli, probabilmente quando si sono resi conto che non davano risultati, ma l’azienda ha continuato comunque per settimane a sversarli, senza che nessuno, tra le proteste degli ambientalisti, fosse disposto a farli smettere. La società ha sempre sostenuto che i disperdenti sarebbero scomparsi insieme al petrolio, ma un nuovo studio rivela che questo non è accaduto. Anzi, 771.000 galloni (quasi 3 milioni di litri) di disperdenti sono stati scoperti ancora a solcare il mare dopo mesi.

Smog Milano, verso nuova domenica senza auto: test gratuiti per valutare funzionalità polmonare

Milano ha quasi esaurito il bonus di 35 giorni di sforamento del livello di PM10 concesso dall’Unione. Le domeniche a piedi, seppur tra mille polemiche, più o meno deroghe e restrizioni, proseguono imperterrite verso l’obiettivo, finora a dire il vero non raggiunto, di dare respiro alla città.

Per dare una scossa alle istituzioni, i cittadini riuniti in un grande flash mob creeranno l’albero umano più grande del mondo su iniziativa del digital artist Giuseppe La Spada. I milanesi vogliono tornare a respirare, questo è certo, mentre l’aria si fa sempre più irrespirabile perché l’imputato principale indiziato, il traffico, evidentemente non incide più di tanto, e bisogna pensare a nuove strategie per abbassare il livello di polveri sottili.

Ostriche a rischio estinzione

Le ostriche rischiano l’estinzione, come i coralli stanno scomparendo a causa dello sfruttamento intensivo e della degradazione delle coste. A lanciare l’allarme è la rivista Bioscence in cui è stato pubblicato il risultato di una recente ricerca compiuta dall’American Institute of Biological Science dell’Università della California.

Gli studi hanno preso in esame lo stato di salute di 144 baie e 44 ecoregioni in tutto il mondo note per la produzione di ostriche. E’ emerso che negli ultimi dieci anni il 90% delle barriere di ostriche sono andate perse, e in gioco non sono i  piatti prelibati a base del mollusco, ma l’intero ecosistema marino.

Amazzonia, record di siccità nel 2010

Lo avevamo accennato qualche mese fa: la siccità in Amazzonia stava mettendo in ginocchio milioni di abitanti, dipendenti dai fiumi e dalle foreste dell’area. Si trattava, dicevano allora, di una forte ondata di siccità, la più forte almeno degli ultimi 5 anni. Ma i dati completi, arrivati solo oggi e calcolati dall’Amazon environmental research institute (Ipam) dicono che non solo la siccità del 2010 è stata più potente di quella terribile del 2005, ma è addirittura la più pesante degli ultimi 100 anni.

Le conseguenze sono tristemente note: agricoltura in ginocchio, aumento degli incendi, persone già povere ridotte sul lastrico, e soprattutto il polmone della Terra che continua a “perdere pezzi”. Secondo lo studio, pubblicato su Science, la capacità di trattenere la CO2 da parte degli alberi viene ridotta drasticamente perché questo fenomeno indebolisce gli alberi in modo naturale. Se poi a questo aggiungiamo la deforestazione causata dall’uomo, diventa evidente l’emergenza che la più grande distesa verde del pianeta (5,3 milioni di chilometri quadrati) ha registrato.

Squali: le misure di prevenzione non funzionano, il rischio estinzione resta alto

Gli squali sono senza dubbio tra le vittime principali delle pratiche di pesca insostenibile a livello mondiale. Per rallentare il sovrasfruttamento della specie, oltre 100 Governi hanno adottato un piano 10 anni fa, presso la Food and Agriculture Organization (FAO) delle Nazioni Unite, per realizzare un piano d’azione nazionale per la pesca sostenibile degli squali.

Tuttavia, secondo il Pew Environment Group, solo 13 dei 20 Paesi che catturano gli squali hanno sviluppato un piano nazionale, e sembra che non siano nemmeno tanto disposti a seguirlo. Senza l’appoggio delle nazioni che più cacciano questi animali, gli squali pare non abbiano grosse possibilità di sopravvivere.

Emissioni, quali sono i Paesi più inquinanti? A sorpresa le Isole Vergini e Gibilterra

Qualche giorno fa ci siamo occupati di osservare la produzione di energia pulita da un altro punto di vista, non da quello quantitativo, ma dalla disponibilità di rinnovabili pro-capite per ogni nazione. Oggi osserviamo l’altro lato della medaglia, quello dell’inquinamento. Di solito quando si parla dei maggiori emettitori mondiali di gas ad effetto serra, la Cina e gli Stati Uniti sono inevitabilmente al primo posto della lista, ma proprio come per le rinnovabili, queste misurazioni rappresentano quelle dei due Paesi più grandi e popolosi al mondo.

Certo, ridurre la produzione di carbonio tra queste nazioni renderebbe un grandissimo favore all’ambiente, tagliando di parecchio le emissioni nel loro complesso, ma se si vanno a cercare i Paesi che, nel rapporto popolazione/emissioni fanno peggio, il quadro risulta completamente diverso. Il grafico di cui sopra (da questo link sarà possibile vederlo per esteso), mette a confronto le emissioni per nazione e quelle pro capite, a forma di piede per notare l’impronta che ogni Paese lascia sull’ambiente. Andiamo ad analizzare i dati.

Smog, Milano tocca quota 30 sui 35 giorni di sforamento PM10 all’anno consentiti dall’UE

Smog a Milano: le domeniche a piedi, cosiddette ecologiche, sono utili o meno per porre un freno ai livelli di PM10 vertiginosamente oltre la soglia da giorni e giorni ormai? L’opinione pubblica si divide tra pro, contro e sufficienti a patto che… in questi giorni abbiamo raccolto le testimonianze e i pareri, preziosi, dei nostri lettori.

Tutti piuttosto concordi, non c’è che dire, sul fatto che il blocco del traffico domenicale sia una misura insufficiente se non accompagnata da altri provvedimenti, dai divieti infrasettimanali al potenziamento dei mezzi pubblici, ancora troppo costosi e inefficienti, dal ripristino delle targhe alterne ad una normativa ancor più restrittiva sul fronte riscaldamento domestico.
E i dati raccolti dalle centraline dell’ARPA, vuoi per il clima sfavorevole come si difende la Moratti, vuoi perché il blocco è effettivamente inutile allo scopo, sembrano dar ragione ai nostri lettori: le domeniche a piedi sono insufficienti ad operare un miglioramento della qualità dell’aria che sia significativo.

Smog Milano, domeniche a piedi: la parola ai lettori

Il clima non aiuta. Così il sindaco di Milano, Letizia Moratti, a proposito delle polemiche sulla domenica ecologica, piovosa e grigia, che ha vissuto il capoluogo lombardo lo scorso 30 gennaio. I livelli di polveri sottili non accennano a diminuire e la soglia dei 35 giorni di sforamento PM10 consentita dalla legislazione UE recepita a livello nazionale si fa pericolosamente vicina ad appena un mese dall’inizio del 2011.

Il riscaldamento domestico è un imputato per l’inquinamento atmosferico che non si presenta mai in aula, ma i cittadini non ci stanno e respingono il legittimo impedimento, rifiutandosi di tollerare i disagi provocati dal blocco del traffico, soprattutto quando piove, se poi si rivelano anche inutili visto che le auto non sembrano le principali responsabili. I nostri lettori, che prendono attivamente parte al dibattito sulla Fan Page, appaiono divisi.

Specie in via d’estinzione, sequestri +90% in Italia

Borse, scarpe, cinture e pellicce. Questi sono solo alcuni dei prodotti che rischiano di far sparire dalla faccia della Terra intere specie animali. Il motivo è tutto da ricercare in acquirenti poco attenti o insensibili e in trafficanti senza scrupoli che ogni anno uccidono migliaia di esemplari animali non curandosi del fatto che, continuando di questo passo, spariranno definitivamente entro poco tempo.

Per questo il Corpo Forestale italiano ha concentrato le sue forze su questo traffico per cercare di ridurlo, dato che eliminarlo è impossibile, e nel 2010 ha ottenuto buoni risultati. Sono aumentati del 90%, rispetto all’anno precedente, i sequestri di materiali ed esemplari a rischio in tutt’Italia. Il nostro Paese, grazie alla sua posizione geografica, è strategico per questi traffici, dato che qui sbarcano container provenienti dall’Africa e dal Sudamerica per prendere la via del Nord ed Est Europa.

Biodiversità Canale di Sicilia, isole Pantelleria, Lampedusa e Linosa vanno protette dalle trivellazioni

Piccoli di squalo bianco, corallo nero, gorgonie… sono solo alcuni dei tesori di biodiversità racchiusi in uno scrigno tutto italiano, le isole di Pantelleria, Lampedusa e Linosa. Gli esperti concordano nell’attribuire al tratto di mare che le lambisce un ruolo fondamentale per la riproduzione dello squalo bianco, delle tartarughe marine e per il sostentamento alimentare delle balenottere.

A riconoscere il valore incommensurabile del patrimonio di fauna e flora marina delle acque siciliane un programma di ricerca, Biodiversità Canale di Sicilia, finanziato dal Ministero dell’Ambiente e che ha visto impegnata l’ISPRA.
I ricercatori coinvolti dal 2009 nelle rilevazioni hanno scoperto una ricchezza naturale in queste aree tanto preziosa quanto a rischio.

Smog Lombardia: presto nuove misure contro l’inquinamento

Le cause ed i fattori legati all’inquinamento atmosferico sono rappresentate da una grande varietà, con alcune di queste ad oggi impensate rispetto al passato. A dichiararlo è stato Marcello Raimondi, Assessore all’Ambiente, all’Energia ed alle Reti della Regione Lombardia intervenendo nel corso di una seduta della VI Commissione consiliare, sottolineando così come in materia di smog sia necessario fare attenzione a quei camini che sono fuori norma.

Nella produzione di polveri sottili, infatti, la legna secondo l’Assessore ha un ruolo importante così come dimostrano delle misurazioni accurate che, promosse dalla Regione Lombardia, sono state effettuate dagli esperti dell’Arpa. E per questo in futuro l’Amministrazione regionale si doterà di nuovi strumenti anti-inquinamento, quindi contro lo smog, e tra questi ci sarà proprio una regolamentazione nuova per quel che riguarda la combustione della legna.