Disastro ambientale in Sardegna, la Gallura si costituisce parte civile

di Redazione 1

Non si placa la protesta in Gallura a seguito del disastro ambientale dei mesi scorsi nell’area industriale di Porto Torres. Si è costituito un Comitato per la salvaguardia delle coste del Nord Sardegna, finora i volontari sono 250 ma la rabbia per l’ennesimo scempio all’ambiente a causa di una multinazionale è tanta.  Il comitato si costituirà parte civile nel procedimento contro la E. On. Si chiedono i danni per l’ecosistema marino distrutto e per l’immagine, a pochi mesi dall’apertura della stagione estiva sulle coste della Gallura. Come spiega Giovanni Mura, legale del movimento sardo

L’azione di pressione che il comitato porta avanti affinché le operazioni di pulizia vengano eseguite in tempi rapidi mira a limitare i danni causati dall’arrivo sulle coste del catrame. Portiamo avanti anche la richiesta di risarcimento. Al momento è difficile quantificare i danni. Valutiamo anche la possibilità di presentare un esposto alla Procura di Tempio.

La seconda preoccupazione del Comitato, dopo il disastro all’ambiente, è che l’opinione pubblica smetta di parlare della loro vicenda, come riferisce Vittorio Carlino, presidente del Comitato

Non vogliamo che i riflettori si spengano. Vogliamo che i signori della E.On riparino subito al danno che hanno causato alle nostre coste. Al momento siamo già 250. Ma le adesioni sono in continuo aumento. È arrivata anche quella del musicista Paolo Fresu. E oggi saremo ad Aglientu. La nostra battaglia non vuole restare chiusa a Santa Teresa. Vuole essere la battaglia di tutta l’isola, dei comuni sporcati dall’olio combustibile della E.On. Siamo arrabbiati. È inaccettabile che questi signori abbiano dato l’allarme solo sei ore dopo e non esista un piano di emergenza nel caso in cui si verifichi un incidente di questo tipo. Il danno c’è, ma la stagione turistica non è compromessa. Invitiamo tutti, comunità e istituzioni, a prendere coscienza della delicatezza delle nostre coste e a rilanciare la costituzione del parco internazionale delle Bocche di Bonifacio.

[Fonte: La nuova sardegna]
[Foto: viaggiomania; rainews24]

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