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Ambiente da rivoluzionare per pensare green le nostre città

concorsoE’ stato indetto un concorso per i cervelli italiani in fuga all’estero o per i cervelli solo temporaneamente assenti: “Rinnoviamo le città. Rivoluzionare l’ambiente partendo dalle proprie città”, ideato dall’associazione Corrente in Movimento e Kyoto Club.

E’ tempo di proporre idee innovative per dare un’anima sostenibile alle città italiane. L’occasione arriva con il concorso “Rinnoviamo le città”, finalizzato alla trasformazione dei centri del Bel Paese, per renderli sempre più sostenibili, attraverso l’efficientamento energetico dei loro spazi ed edifici.

Protocollo di Kyoto, ieri si è chiuso e l’Italia rischia 300 milioni di multa

Con la giornata di ieri, 16 febbraio 2012, si può dichiarare ufficialmente concluso il Protocollo di Kyoto. Per tirare le somme definitive ci vorranno mesi, ma intanto il Kyoto Club ha stilato quelle che dovrebbero essere, almeno al momento, le conclusioni molto probabili, le quali di certo non possono renderci felici. Qualche buona notizia c’è, ma l’aspetto più importante, e cioè il taglio delle emissioni, non sembra essere stato soddisfatto.

Kyoto Club, energia 100% rinnovabile al 2050

Buon compleanno Protocollo di Kyoto, e come celebrare questa data, il sesto anniversario della sigla dell’accordo per ridurre le emissioni, se non pubblicando quelli che sono i migliori auspici del Kyoto Club da qui al 2050? Di un mondo 100% rinnovabile avevamo già parlato, c’è chi ha addirittura compilato la lista della spesa per raggiungere questo ambizioso obiettivo che, a dire il vero, ci sembra davvero ancora molto lontano perché, a dir poco, dipendiamo dai combustibili fossili.

Il Kyoto Club la giudica una sfida realistica e ha parlato di come realizzarla nel corso del convegno annuale dell’associazione, svoltosi oggi a Roma, presso la Sala della Protomoteca del Campidoglio.

Il trasporto sostenibile? Per l’Italia è ancora un’utopia

Come al solito l’Italia va a due velocità su tutto, anche sul trasporto sostenibile. Secondo una nuova indagine del Kyoto Club, in collaborazione con Euromobility, le iniziative per ridurre l’incidenza di emissioni nocive dovute ai mezzi di trasporto privato sono ancora troppo poche, con pochi esempi di eccellenza, e molti casi di inefficienza. Ma stavolta questa disparità non avviene tra Nord e Sud, ma le città a trasporto eco-sostenibile sono sparse un pò in tutta Italia, a macchia di leopardo.

Il dato positivo è che queste stanno aumentando in numero ed efficienza, il che fa ben sperare per il futuro; quello negativo è che si tratta ancora di casi isolati, e che in alcuni comuni, anche capoluoghi di provincia, non si sta facendo assolutamente nulla (vedi L’Aquila, in cui bike sharing e altre iniziative non sono nemmeno state prese in considerazione, o Siracusa, in cui il livello previsto dalla legge di Pm10 è stato superato da quasi 300 giorni senza che sia stato preso alcun provvedimento).

Il Governo taglia i pochi finanziamenti sulle rinnovabili

Ora è ufficiale, l’attuale Governo è il più antiambientalista che l’Italia abbia mai avuto nella sua breve storia repubblicana. Già il nostro Paese, per motivi endemici, è molto indietro, rispetto alle altre nazioni sviluppate, sul tema dell’ecologia, ma di questo non si può farne una colpa all’attuale Governo.

Quello che invece il Premier Berlusconi e i suoi soci hanno sulla coscienza è il ritorno indietro sui pochi provvedimenti in favore dell’ambiente che erano stati presi, e che sono stati ora cancellati o ostacolati, in maniera tale che l’Italia rimanga ancorata sempre all’ultimo posto in Europa per i provvedimenti ambientali. Ma per capire cosa è successo bisogna fare un passo indietro e tornare a circa un anno fa, quando c’era ancora il Governo Prodi.

Il 2007 è l’anno del sorpasso dell’energia eolica su quella nucleare

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I dati provenienti da tutto il mondo sono incoraggianti: l’anno 2007 è l’anno del sorpasso. Infatti in tutto il mondo nello scorso anno sono stati installati impianti eolilci per 20 mila megawatt, mentre quelli per il nucleare sono stati 1,9. Per la prima volta un’energia pulita supera in produzione quella nucleare.

Ma non solo. Infatti l’energia prodotta in totale è ancora a vantaggio dell’atomo, ma solo perchè le pale eoliche non sono in funzione tutto l’anno. Infatti se fossero sempre attive, la quantità di energia prodotta supererebbe alla grande la concorrenza. I dati sono incoraggianti: il nucleare in tutto il mondo si sta dismettendo (tranne che in Italia), mentre stanno aumentando gli impianti eolici, magari anche con nuove invenzioni tipo la centrale ad aquiloni. E quindi questo dato di installazioni maggiori per l’eolico è destinato a ripetersi in futuro.

Cosa va e cosa non convince nel ritorno al nucleare voluto da Scajola

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Ora è ufficiale, l’Italia finirà in un calderone nucleare. L’annuncio definitivo lo ha dato il Ministro Scajola, che dopo una timida anticipazione fornitaci un mese fa, ha trovato terreno fertile tra gli alleati, e ha messo in atto le procedure per fornire l’Italia di centrali nucleari.

Il principio che ha portato a questa scelta è molto semplice: perchè dover acquistare l’energia dall’estero quando ce la possiamo fabbricare da soli? Tra l’altro l’energia che acquistiamo proviene da quelle centrali nucleari francesi al confine col nostro paese. Quindi a questo punto meglio farcele in casa.

Torraca, il primo comune illuminato a Led!

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Dicono che il buon esempio sia più seguito se a darlo sono grandi città e importanti istituzioni. Forse perchè dei piccoli ecocomuni se ne parla poco, ma dal “basso”, dai piccoli centri di cui è popolata la nostra penisola partono più iniziative verdi di quanto voi possiate immaginare. Se ne è discusso a Roma due giorni fa, di come aiutare concretamente i piccoli comuni ad applicare le convenzioni di Kyoto, nel corso del seminario “Efficienza energetica, rinnovabili, mobilita’ sostenibile: ricette per la riduzione integrata di CO2 e NOx in ambito urbano”, organizzato in collaborazione con l’Anci nell’ambito del progetto di sensibilizzazione verso le Amministrazioni pubbliche avviato dal ministero dell’Ambiente e dal Kyoto Club.
Durante la conferenza ecco spuntare il nome di un piccolo paesino del salernitano, Torraca, che ha investito nel rinnovabile, facendone addirittura lo slogan del sito. Sono andata a curiosare tra le pagine web di questo piccolo centro urbano, e sono rimasta piacevolmente colpita dalla civiltà di questo paesino, che punta sul risparmio energetico e porta avanti una campagna di sensibilizzazione non soltanto astratta (come per altro fanno molti comuni e grandi città), ma tangibile, concreta e direi, visto quello che sto per descrivervi, visibile agli occhi di tutti.
Eh già, perchè Torraca è illuminata a Led, un’innovativa tecnologia che permette di risparmiare il 70% sull’energia e sui costi di manuntenzione.