Animali che indossano esseri umani sono al centro del nuovo video della Peta contro le pellicce intitolato Runway Reversal. Il video animato è molto ben fatto e sostenuto da una musica incalzante e nel finale offre una visione rovesciata di cosa c’è dietro le pellicce e il mondo della moda che ne fa uso.
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Animali da pelliccia, anche l’Olanda ne mette al bando l’allevamento
Una buona notizia per gli animalisti di tutto il mondo giunge dall’Olanda: l’allevamento degli animali da pelliccia è stato di recente messo al bando e gli imprenditori avranno tempo fino al 2024 per smantellare tutti gli impianti. Sono sempre di più i paesi europei a dire basta alle pellicce e ora gli animalisti della penisola tornano a chiedersi quando si arriverà a parlarne seriamente anche in Italia.
L’Enpa contro il Papa: “rinuncia alla pelliccia”
L’Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa) questa volta ha alzato il tiro e nel mirino è finito niente di meno che il Papa. Secondo la denuncia dell’associazione animalista, il Santo Padre darebbe il “cattivo esempio” perché indossa pellicce di ermellino e utilizza l’avorio per calici e ostensori. Tutti materiali che si possono ottenere in una sola maniera: uccidendo gli animali.
La Camera Nazionale della Moda lancia il decalogo della sostenibilità
La Camera Nazionale della Moda ha di recente diffuso il proprio decalogo della sostenibilità, che sta già raccogliendo pareri favorevoli tra varie associazioni ambientaliste. L’obiettivo del manifesto è quello di cominciare a definire una via sostenibile anche per la moda, al fine di ottimizzare gli interi processi produttivi per migliorare l’ecocompatibilità delle filiere.
PETA: nuova campagna anti-pellicce con Penelope Cruz
Un nuovo componente, e che componente, è appena entrato a far parte del gruppo dei manifestanti della PETA: Penelope Cruz. L’attrice spagnola, nota in tutto il mondo, è stata “ingaggiata” dall’associazione animalista nella lotta alle pellicce. La sua presenza non è casuale, ma arriva proprio in uno dei periodi più delicati per il settore visto che a New York dal 9 al 16 febbraio si terrà la famosissima settimana della moda.
PETA, le star amiche e nemiche degli animali del 2011
La classica suddivisione tra buoni e cattivi da quest’anno vale anche per il rapporto con gli animali. L’associazione che più di tutte si batte per i loro diritti, la PETA, ha infatti stilato la lista dei più buoni e dei “Grinch” (il personaggio cattivo nemico del Natale) del 2011, in base all’attività delle star nei confronti delle povere bestiole che in un caso vengono tutelate e salvate dall’estinzione, e dall’altro vengono mangiate o, peggio ancora, uccise per farne pellicce. Vediamo quali sono dopo il salto.
Pellicce, un impatto ambientale insostenibile
Le pellicce oggi sono completamente nonsense. Se un tempo, tanti e tanti anni fa, nelle tribù ataviche erano in qualche modo giustificate dal doversi coprire in climi gelidi, in mancanza d’altro, le signore coperte di volpi, visoni ed ermellini che girano in centro sentendosi chic certo non stanno vestendo il loro istinto di sopravvivenza, quanto piuttosto saziando una vanità macchiata di sangue.
Dire no alle pellicce, preferendo il sintetico, non equivale soltanto a difendere il diritto alla vita degli animali barbaramente uccisi per soddisfare il capriccio delle donne bene, disposte a pagare migliaia di euro e ad alimentare un mercato crudele, oggi sappiamo che vale molto di più ed è un gesto ecofriendly in senso lato.
Eh già perché un recente studio realizzato da Ce Delft ha calcolato l’impatto ambientale della produzione di pellicce e i dati non sono affatto confortanti.
Giornata mondiale contro le pellicce
Prima di morire gli animali da pelliccia patiscono trattamenti crudeli. Solo per una pelliccia vengono uccisi 200-400 scoiattoli. Lo ha ricordato ieri Walter Caporale, presidente degli Animalisti, in occasione del