UNESCO, 6 nuovi siti Patrimonio dell’Umanità

Il Comitato UNESCO si è riunito a Brasilia nelle giornate dal 25 luglio al 3 agosto per iscrivere nuovi siti nell’elenco dei beni Patrimonio dell’Umanità. Sono in tutto 6 i nuovi siti della Natura da oggi protetti e tutelati dall’UNESCO. Come ha dichiarato Tim Badman, dell’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN)

Sono stati aggiunti alcuni siti naturali eccezionali alla lista del Patrimonio dell’Umanità e il loro riconoscimento è anche il segnale del bisogno di un’azione di conservazione. Minacce come i cambiamenti climatici rappresenteranno una sfida significativa in futuro per la maggior parte di loro.

Eco-design: Michelle Kaufmann presenta le sue case Zero series

Lo studio Michelle Kaufmann, uno dei principali studi di architettura mondiali ed uno dei più importanti a livello di bioedilizia, ha lanciato una nuova linea di case chiamata serie Zero (o Zero series).

Come suggerisce il nome, le case della serie Zero non hanno alcun tipo di spreco. Il design rispetta i principi di base dell’edilizia ecologica, come dimostra la stessa Glidehouse: design elegante, materiali ecologici di qualità, efficienza energetica, conservazione dell’acqua piovana ed un ambiente sano.

Orti biologici a scuola, coltivare rende i bambini più intelligenti

Stanno avendo molto successo, in numerosi Paesi d’Europa e negli USA gli orti biologici didattici. Pensate che solo nel Regno Unito la Royal Horticultural Society ha avviato un progetto denominato Campaign for School Gardening che coinvolge 12.000 scuole, 4.500 già attive negli ultimi tre anni. Uno strumento per coltivare il rispetto dell’ambiente ed insegnare ai bambini i rudimenti del giardinaggio, nozioni sulla biologia vegetale e l’amore per i frutti della terra, nonché per un’alimentazione sana, composta principalmente da frutta, verdura e ortaggi.

Ebbene, pare che al di là del fine didattico e degli intenti educativi, il beneficio di coltivare un orto a scuola insieme agli alunni renda gli scolari più intelligenti. A dirlo è un recente rapporto diffuso dalla sopra citata Royal Horticultural Society che ha scoperto i molteplici benefici che derivano ai più piccoli dal contatto con la terra e dalla coltivazione dei prodotti agricoli.

Oasi e Riserve LIPU aperte per la notte di San Lorenzo

Ogni anno l’appuntamento con il 10 agosto, la notte di San Lorenzo, è sempre più attesa. Sarà perché i desideri aumentano sempre più, sarà perché il fascino delle stelle cadenti scalda anche i cuori più duri, ma quest’anno a rendere più magica la notte ci ha pensato la LIPU, la Lega Italiana Protezione Uccelli.

La Lega lascerà le oasi naturalistiche e le riserve aperte tutta la notte per ammirare il cielo stellato in luoghi lontani dalle luci e dall’inquinamento luminoso.

Cosa fa di un hotel un eco-hotel? I 4 principi dell’albergo sostenibile

Praticamente ogni hotel oggi chiede al cliente di appendere l’asciugamano se desidera utilizzarlo di nuovo o lasciarlo per terra se lo vuole cambiato. Questo accorgimento non rende un hotel verde, però riconosce il suo buon senso. Secondo Project Planet, l’InterContinental Hotels stima che è possibile risparmiare quasi 200 milioni di litri di acqua all’anno nei soli Stati Uniti, mentre per il Marriott International è possibile una riduzione dell’11-17% sui costi dell’acqua e per il trattamento delle acque reflue.

Secondo il Southwest Florida Water Management un hotel può risparmiare 15 mila dollari l’anno con un programma di riutilizzo degli asciugamani (in 100 camere d’hotel con il 60% di occupazione). Tutto questo fa sì che si intuisca come un albergo ecologico sia una buona scelta anche dal punto di vista finanziario. Ma come si fa a far avvenire tutto questo? Cos’è che rende un albergo sostenibile? Dopo il salto la risposta.

Riciclaggio creativo, opere d’arte dai biglietti della lotteria

Solo pochi fortunati vincono grandi cifre alla lotteria, settore mai in crisi, o giocando al gratta&vinci e magari potranno permettersi la casa ecologica dei propri sogni, nella migliore delle ipotesi. Tutti gli altri, beh, tutti gli altri inquinano. Ogni anno milioni di biglietti non vincenti si trasformano in immondizia. Da qui l’idea di un team di artisti ricicloni di creare vere e proprie opere d’arte impiegando i pezzetti di carta usati delle lotterie, o almeno la maggior parte, vale a dire quelli sfortunati.

A farlo Lauren Was e Adam Eckstrom, laureati alla Rhode Island School of Design, che hanno scolpito speciali creazioni per la loro mostra dal titolo che rende bene l’idea di tanti biglietti della lotteria accumulati l’uno sull’altro: Ghost of a dream. Ovviamente non sono mica posizionati a caso, ma in composizioni che prendono la forma di una casa, la Dream Home, costruita con 70.000 dollari in biglietti della lotteria, poi c’è la Dream Car realizzata impiegando 39.000 dollari sperperati, la Dream Vacation che ne vale 29.000.

Trasporto ecosostenibile, in Cina arriva l’autobus gigante

In Cina i risultati della tecnologia non smettono mai di stupire e questa volta ci pensa l’autobus ecosostenibile gigante, un mezzo capace di passare sopra alle vetture per facilitare la viabilità e agevolare il trasporto dei passeggeri.

Il 3D Express Coach è un autobus alto 5 metri e largo fino a 6 ideato per far fronte ai problemi del traffico e dell’inquinamento. In Cina ogni giorno circolano circa 60 milioni di vetture e pensare di costruire altre strade o potenziare le linee della metropolitana avebbe un costo in denaro e in ambiente troppo elevato: cemento accanto ad altro cemento e ancora più vetture per strada.

Ripristino zone umide, il miglior modo per assorbire CO2

Il ripristino delle zone umide è ottimo modo per ristabilire il recupero naturale del carbonio, un metodo di geoingegneria a basso rischio, e raccogliere i benefici dei servizi ecosistemici da esse forniti. Ora i ricercatori dell’Ohio State University hanno dimostrato che dopo 15 anni, non importa se queste zone umide siano state piantate da esseri umani o se siano del tutto naturali: vengono ri-colonizzate da piante e animali, addirittura migliorando la già efficace funzione che la natura le ha dato normalmente.

Dopo il monitoraggio dei progressi ottenuti da due impianti sperimentali di zone umide nel campus, inseriti nel Wilma H. Schiermeier Olentangy River Wetland Research Park, i ricercatori hanno scoperto che

le due zone umide contenevano quasi lo stesso numero di specie vegetali, ed i loro tassi di conservazione dei fosforo nitrati – sostanze nutritive che possono diventare potenziali contaminanti delle acque – sono stati quasi identici. Entrambe le zone umide trattenevano il carbonio nel loro suolo, con questa funzione di deposito di CO2 che aumentava costantemente nel corso degli anni.

Ambiente e Natura, la Città per il Verde 2010 è Treviso

Qual è la città più Green d’Italia? Quella in cui le amministrazioni hanno investito nell’ambiente e nella tutela del territorio? Nella gestione e nell’incremento del verde pubblico? La risposta è Treviso.

E’ la provincia veneta che si aggiudica il primo posto del concorso nazionale “La città per il Verde“, giunto alla sua 11esima edizione. L’iniziativa, promossa dalla casa editrice Il Verde Editoriale con la partnership del Touring Club Italiano e di Padova Fiere, si basa sui dettami della Convenzione Europea del Paesaggio.

Acqua, dall’Inghilterra arriva il depuratore ecologico

Ultimamente l’Inghilterra sembra essere diventata la patria delle idee ecologiche. Dopo la bicicletta che si avvinghia al palo e il riutilizzo delle acque reflue per creare elettricità, arriva un’altra novità da Oltremanica: il depuratore ecologico di acqua.

I depuratori dell’acqua domestici li conosciamo tutti, sono nelle nostre case già da alcuni anni e, sebbene la finalità sia molto buona, il mezzo con cui la raggiungono non è molto pulito: consumano elettricità. La situazione si complica ulteriormente se dobbiamo portarcelo dietro, ad esempio se ci rechiamo in qualche posto dove l’acqua non è proprio “sicura”. La maggior parte dei depuratori per l’acqua portatili utilizzano filtri a carbonio, membrane speciali con aperture microscopiche, o sostanze chimiche come il cloro o lo iodio. Nessuno di questi metodi però sembra altrettanto sicuro ed ecologico se messi a confronto con la luce ultravioletta.

Cambiamenti climatici: e i canguri non saltano più

I canguri non saltano più a causa dei mutamenti climatici in atto che sarebbero responsabili di un cambiamento nella conformazione ossea dei marsupiali australiani. O almeno questo è quanto si afferma in un recente studio pubblicato sul Zoological Journal of the Linnean Society, e condotto da un équipe di paleontologi australiani della Flinders University di Adelaide e della Murdoch University di Perth.

Gli studiosi sostengono che i canguri si sarebbero adattati al surriscaldamento globale con modifiche anche sostanziali nella struttura ossea, nella forma dei piedi, nella dentatura, nel peso e in altezza. Il tutto per potersi spostare in nuovi territori ma anche per alimentarsi in modi nuovi. Come? E’ presto detto: niente più balzi verso l’alto per raggiungere le piante bensì un sostentamento che viene dal terreno, in basso, il che li porterebbe a non aver più alcun bisogno di saltare.

Rifiuti nello spazio, alla Cina il primato per l’inquinamento in orbita

Residui di razzi, satelliti dismessi, parti di veicoli: sono solo alcuni pezzi dei rifiuti che gravitano nello spazio. A produrli sono, ovviamente, le tre principali potenze spaziali nella misura del 93% dell’ammontare della spazzatura orbitante.
Stando ai dati forniti dall’Agenzia Spaziale Federale Russa Roscosmos il 40% dei rifiuti sarebbe prodotto dalla Cina, al secondo posto ci sarebbero gli Stati Uniti con il 27,5% e al terzo la Russia con il 25,5%. Il restante 7% è imputabile a tutti gli altri Paesi che in questi ultimi anni hanno partecipato alle missioni spaziali internazionali o hanno azzardato una propria corsa nello spazio.

Ci pensavo proprio oggi: ma quanti poco onorevoli primati detiene la Cina? Ci accaniamo spesso contro il Paese asiatico per via della continua richiesta di parti di animali per la medicina tradizionale, cerimonie sacre, aumento del vigore sessuale, ma anche per la cucina: vedi bacchette di avorio che alimentano l’uccisione di centinaia di elefanti e zuppa di pinne di squalo, che spingono pescatori di tutto il mondo a praticare la redditizia quanto barbara pratica del finning.

Pannelli fotovoltaici, a Catania nasce la più grande fabbrica d’Italia

La più grande fabbrica di pannelli fotovoltaici del nostro Paese sarà inaugurata a Catania, queste le decisioni prese il 2 agosto 2010 da Enel Green Power, la società del gruppo Enel dedicata alle energie rinnovabili, Sharp Solar Energy (Esse) e STMicroelectronics, altre aziende leader nelle fonti rinnovabili e nelle energie pulite.

Il progetto 3Sun, che nasce dopo un’intesa firmata il 4 gennaio 2010, prevede un finanziamento di 150 milioni di euro che servirà per realizzare lo stabilimento catanese di moduli e celle fotovoltaiche.

La casa in montagna che si monta in tre giorni

Dall’edificio impatto zero di Firenze, agli eco-appartamenti svizzeri, prosegue il nostro viaggio in giro per l’Europa per scovare la casa ecologica del futuro e lasciarci incantare dal design innovativo delle abitazioni ecosostenibili. Oggi ci spostiamo in Spagna, patria di una casa prefabbricata che si monta in soli tre giorni.
A progettarla sono stati gli architetti della MYCC di Madrid. Si tratta di una costruzione ideale come seconda casa in montagna, che ricorda la geometria degli antici granai tipici della zona in cui è stato installato il primo prototipo, a Cedeira, nel nord-ovest del Paese.

Il tetto e le facciate laterali sono coperte di Viroc®, una miscela di prefabbricati di cemento e trucioli di legno che, a causa del loro colore grigio, ricordano un bosco di eucalipti. Questo cemento in fibra ha una grande efficienza e forza, nonostante sia molto leggero e, di conseguenza, facile da mantenere e spostare.