In materia di produzione di energia da fonti rinnovabili occorre da un lato favorire, nell’ambito degli obiettivi europei, il loro pieno raggiungimento, ma contestualmente questo deve avvenire senza andare ad appesantire le bollette energetiche dei consumatori. E’ questa, in estrema sintesi, la posizione dell’AEEG, Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas sul Decreto Rinnovabili per il quale, di conseguenza, servirebbero misure sia anti-speculazione, sia di contenimento dei costi.
In merito l’Authority ha inviato sia al Governo italiano, sia al Parlamento, una segnalazione inerente proprio lo schema di Decreto legislativo con il quale il nostro Paese recepisce la “2009/28/CE“, ovverosia la Direttiva europea sulle rinnovabili. Nel complesso l’AEEG rileva per il Decreto aspetti sia positivi, sia condivisibili, ma nello stesso tempo servono dei correttivi proprio sugli oneri in bolletta che solo lo scorso anno sui consumatori hanno pesato per oltre tre miliardi di euro.
L’Abruzzo punta alla riduzione delle emissioni di CO2 pari al 20% entro il 2020. E lo fa grazie al sostegno dell’Unione Europea che ha stanziato per le politiche di sviluppo delle rinnovabili ed il risparmio energetico una somma pari a 35 milioni di euro, frutto di una rimodulazione concordata dell’asse II energia del Por Fers 2007-2011.

Quello relativo all’eolico è nel nostro Paese un settore delle fonti rinnovabili che presenta e mantiene ancora tutte le proprie potenzialità, ma la crescita della potenza installata, nel 2010, inferiore a quella del 2009, individua un segnale che non può essere ignorato.