Auto solare più veloce del mondo in Australia

Oggi in Australia si è battuto un nuovo record: un’auto solare ha raggiunto nella prova cronometro gli 88 chilometri l’ora, battendo il precedente record di quasi 10 km e di una velocità di 79 km orari e aggiudicandosi il primato dell’auto solare più veloce del mondo.

L’auto ad energia pulita ha pressappoco la potenza di un tostapane ma da oggi è il veicolo ecologico più veloce al mondo. Il progetto dell’auto solare, la Solar Racer Sunswift IV, anche conosciuta come la IVy è stata ideato e realizzato da studenti e docenti dell’Università del Nuovo Galles del Sud. Anche la precedente auto più veloce del mondo era stata progettata da un’equipe di studiosi di origine australiana.

Auto pulite: Tata finanzia ricerca sul motore ad acqua

Il primo a parlarne in Italia tanti anni fa fu Beppe Grillo quando, in uno dei suoi spettacoli, anticipò l’esistenza di un prototipo di motore in grado di far muovere un’automobile utilizzando come combustibile l’acqua. Poi, come molte scoperte scientificamente importanti, ma che non piacciono alle lobby del petrolio, è scomparsa.

Oggi la ritira fuori dal cassetto Tata, il colosso indiano delle automobili tra i primi ad inserire sul mercato l’auto elettrica e divenuto famoso per produrre auto efficienti a basso costo. Ora Ratan Tata, il proprietario dell’azienda, ha annunciato di aver investito 15 milioni di dollari solo per la fase iniziale di start-up di un progetto del professor Daniel Nocera del MIT, il quale pare sia pronto a sviluppare il primo motore per automobili alimentato ad acqua.

Aereo Solare, Piccard annuncia la nuova sfida Solar Impulse del 2011

Il 2010 è stato l’anno cruciale per il trasporto aereo alimentato dall’energia solare. Per questo ora si possono gettare le basi per rendere il 2011 l’anno delle nuove sfide sulla mobilità vera e propria: il trasporto pulito delle persone anche per via aerea. E’ questa l’intenzione di Bernard Piccard e soci di qui al 2013, dopo gli straordinari successi dello scorso anno di Solar Impulse, l’aereo con le ali tempestate di pannelli solari, in grado di volare per oltre 26 ore di fila.

Certo, per ora è ancora presto parlare di aerei di linea alimentati esclusivamente dall’energia solare, ma visti gli enormi progressi ottenuti negli ultimi due anni, non sembra più fantascienza. Il 2011 si preannuncia come un anno di rodaggio in cui gli esperimenti del 2010 potranno essere confermati, e per questo la coppia Piccard-Borschberg ha annunciato che Solar Impulse volerà nei cieli europei.

Birò, lo scooter elettrico a quattro ruote

Se l’anno 2010 si è chiuso con un bilancio negativo per l’ambiente, come si legge nel rapporto WWF, il nuovo anno sarà all’insegna della biodiversità e dell’energie pulite, almeno questo è quello che noi tutti speriamo! E’ importante che tutti noi nel nostro piccolo facciamo qualcosa per limitare i consumi e ridurre l’inquinamento.

Un modo semplice per cominciare è munirsi di un veicolo elettrico per raggiungere la sede di lavoro, l’Università in cui si studia, o per fare shopping a basso impatto ambientale. Su segnalazione di un lettore oggi vi parliamo di uno dei molti modelli di scooter elettrici ad emissioni zero, Birò della casa Estrima.

Biocarburanti per aerei, il 2011 sarà l’anno del primo volo con passeggeri

C’è stato un lungo dibattito, seguito da un gran numero di test, sui biocarburanti. Oltre a quelli che già vengono usati in molte parti del mondo come Stati Uniti e Brasile per i mezzi di terra, è da qualche tempo che si discute dell’opportunità di utilizzarli anche per i mezzi più inquinanti al mondo: gli aerei. Finora, i biocarburanti sono stati relegati ai voli sperimentali, ma il 2011 si apre con un annuncio importante: la compagnia tedesca Lufthansa prevede di lanciare il primo volo al mondo alimentato da biocarburanti con passeggeri a bordo.

Sulla AP si legge:

la più grande compagnia aerea della Germania, Deutsche Lufthansa AG, ha dichiarato di voler lanciare il primo volo passeggeri al mondo con i biocarburanti il prossimo anno.

Auto elettriche: entro 5 anni faranno concorrenza a quelle a benzina, parola di Steven Chu

Le auto elettriche inizieranno ad essere competitive con quelle che bruciano combustibili derivati dal petrolio in circa cinque anni. Questa è la previsione del segretario per l’energia degli Stati Uniti (il corrispettivo del nostro Ministro dell’Ambiente) Steven Chu.

Non parliamo di 10 anni. Si tratta di circa cinque anni e forse anche prima. Nel frattempo le batterie che abbiamo oggi raddoppieranno le loro prestazioni

ha detto Chu in una conferenza stampa sugli sforzi degli Stati Uniti in merito all’energia pulita. Chu è uno dei tre funzionari dell’amministrazione Obama che ha partecipato ai colloqui tra i 190 Paesi di Cancun, terminati il 10 dicembre scorso.

Auto elettriche, corsie pedonali e piste ciclabili: Londra dà uno sguardo al futuro

Dai punti di ricarica in tutta la città presso i supermercati Sainsbury’s ai singoli consigli di quartiere per l’apertura delle stazioni di ricarica per veicoli elettrici, Londra ha già avviato una serie di iniziative pro-auto elettriche che la fanno essere probabilmente la Capitale più avanzata al mondo in questo campo.

Ma quando il sindaco Boris Johnson ha annunciato che ogni londinese sarà a meno di un miglio di distanza da una stazione di ricarica per veicoli elettrici entro il 2015, i sostenitori del trasporto elettrificato hanno potuto finalmente festeggiare. Ora che il piano sta cominciando a prendere forma, pare che le promesse si stiano materializzando in un’unica infrastruttura unificata, presente in tutta la città, che favorirà non poco l’ingresso sul mercato delle auto elettriche.

Ecologica ed economica, la nuova Nissan Pixo

La nuova Nissan Pixo, ultima citycar della casa automobilistica giapponese, per l’economia dei consumi e i valori di CO2 più bassi del mercato, si mostra come una delle automobili più green in circolazione. Anche il giusto rapporto qualità/prezzo rendono il nuovo prodotto Nissan alla portata di tutti, e soprattutto dell’ambiente.

Negli ultimi tempi molto si è parlato di mobilità sostenibile e di riduzione delle emissioni di CO2, ad esempio nel Congresso di Cancun dove si sono riunite le Nazioni Unite per decidere la strategia di riduzione delle emissioni inquinanti per fermare i cambiamenti climatici e oppure le iniziative d’oltralpe in favore di un parco auto sempre più ecologico ed ecocompatibile.

La bicicletta rende le ragazze più intelligenti

Non solo preferire la bicicletta all’automobile è una scelta intelligente, ma ora pare che sia vero anche il contrario, e cioè che la bicicletta rende le persone più intelligenti. Almeno le ragazze. Pare infatti, secondo un recente studio spagnolo, che le studentesse che si recavano a scuola a piedi o in bicicletta avevano risultati migliori nelle abilità verbali e matematiche rispetto alle loro compagne che raggiungevano l’istituto in autobus o in macchina.

La ricerca, pubblicata su Reuters News, ha dimostrato anche che le ragazze dello studio miglioravano i loro risultati scolastici proporzionalmente al tempo di utilizzo della bicicletta, indipendentemente dalla quantità di altri esercizi e attività sportive che praticavano.

Quartieri carfree, una realtà sempre più concreta in Europa

Il sogno delle città senza auto è ancora lontano dall’essere realizzato, ma secondo l’ultima ricerca di Legambiente, in collaborazione con l’Aci, sembra che siamo più vicini di quanto potessimo pensare. Analizzando la situazione delle maggiori città europee, pare che le aree chiuse al traffico stiano aumentando, permettendo ai pedoni di riappropriarsi di uno spazio cittadino sempre più verde.

Il primo passo lo compì la città di Rotterdam nel lontano 1953 quando chiuse alle auto il distretto di Lijnbaan. Da allora, specialmente negli anni ’80, molte città italiane si sono adeguate, magari non chiudendo interi quartieri, ma almeno le piazze ed i luoghi simbolo come l’area circostante il Colosseo a Roma, Piazza del Plebiscito a Napoli o Piazza del Duomo a Milano.

Varata a La Spezia Rossita, la prima nave portascorie nucleari d’Europa

E’ stata varata nei giorni scorsi nei cantieri di La Spezia, allargando il bacino di carenaggio nel quale era stata trasferita dall’hangar in cui era stata costruita, la nave “Rossita”.

La grande nave di 1.700 tonnellate di stazza lorda proviene dallo smantellamento e dal recupero dei materiali derivati dai sommergibili nucleari russi. Il suo nome deriva dalla somma di Ross, che sta per Russia, ed Ita, che sta per Italia e sta a sottolineare la cooperazione realizzata in questo senso tra i due stati.

Auto elettriche: Parigi progetta il car-sharing pulito

Dopo Milano, anche Parigi ha adottato l’idea di un car sharing con auto elettriche. Prima i parigini si sono dimostrati entusiasti dal nuovo sistema di bike sharing, e tra poco potranno addirittura scegliere tra il sistema di noleggio biciclette (Vélib) e quello per auto elettriche ecocompatibili, denominato con molta fantasia Autolib.

Il progetto dovrebbe essere introdotto il prossimo autunno e vedrà 3.000 auto cittadine alimentate a batteria nei 1.000 punti di noleggio self-service in tutta la città e nei suoi sobborghi. Il sindaco di Parigi, Bertrand Delanoë, ha annunciato che le autorità cittadine hanno scelto un veicolo a quattro posti prodotto dalla società francese Bolloré. Probabilmente la scelta dei 4 posti anziché 2 serve anche per incentivare il car pooling.

Formula Uno ancora più green: dal 2013 -35% nell’uso di carburante

Uno degli sport più criticati dagli ecologisti, la corsa automobilistica, negli ultimi anni è diventato anche uno di quelli che più si è dato da fare per migliorare la propria fama e intraprendere una via un po’ più verde. E così, dopo aver introdotto i sistemi di recupero di energia in frenata, forse siamo giunti alla svolta, cioè la riduzione (l’eliminazione sarebbe un po’ troppo) del problema principale legato alle auto: il consumo di carburante.

Il FIA World Motor Sport Council ha approvato le nuove specifiche per la Formula Uno a partire dal 2013, le quali vedranno un importante ridimensionamento dei motori e l’aggiunta di nuove tecnologie basate sul risparmio energetico. Si tratta di una buona notizia non solo perché così si dovrebbe ridurre il consumo di carburante in F1 di circa il 35%, ma perché potrà trasformare questo sport in una sorta di laboratorio per i motori del futuro, permettendo ai miglioramenti di accelerare il loro percorso verso l’ingresso nel mercato.