Boom dei “green job” in Italia: Adecco e Solarexpo agevolano le assunzioni

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Nonostante se ne parli molto poco, anche in Italia i cosiddetti Green Jobs, cioè i mestieri verdi che riguardano il campo dell’ecologia, si stanno moltiplicando, anche in periodi di crisi. Se le aziende “tradizionali” tagliano sempre più il personale, quelle nuove “verdi” hanno continuato ad assumere e si prevede possano allargare ulteriormente il loro campo d’azione per i prossimi anni.

Per questo una delle principali agenzie del lavoro, l’Adecco, in collaborazione con Solarexpo, ha aperto il green job center, un centro in cui domanda e offerta dei cosiddetti “colletti verdi” si possano incontrare, per facilitare lo sviluppo del settore. Un esempio del progetto che gli ideatori hanno in mente? Alla fine del 2009 i lavoratori del settore ecologico erano stimati in 109 mila unità. Ora si prevede che a fine 2010 questi diventino 150 mila, e possano arrivare almeno fino a 250 mila entro il 2020.

Bioedilizia, il regolamento attuativo nel Lazio.

Qualche giorno fa, la candidata del PD alla guida della Regione Lazio, Emma Bonino, incalzava l’attuale giunta chiedendo di attuare la direttiva europea sulla certificazione energetica e la sostenibilità ambientale. Sostenendo che questo strumento può essere un volano di sviluppo molto importante. La tecnologia garantisce lavoro, sicurezza per i cittadini e arresta lo sfruttamento del suolo.

Casa eco-casa, sempre più italiani sognano il mattone verde

eco-casaL’Italia è dominata dalla cementificazione, un po’ dappertutto, anche laddove il buon senso e l’estetica paesaggistica richiederebbero interventi che abbiano meno impatto sull’ambiente. Siamo stati testimoni proprio in questi ultimi giorni di demolizioni di abitazioni abusive ad Ischia, abusive si fa per dire, visto che i proprietari giurano di essere stati autorizzati a costruire dal Comune, con le solite frasette all’italiana: Non si potrebbe, è illegale, ma tu fallo lo stesso, noi chiudiamo un occhio. In cambio di cosa hanno chiuso gli occhi toccherà alle inchieste svelarlo.

Ma ci sono state anche tragedie di crolli  (Messina, Agrigento, per citare le ultime due), disastri dovuti sì al maltempo ma anche a cemento di scarsa qualità e a edificazione su letti di fiume e terreni franosi. In tutto questo si scopre che gli italiani sognano sempre di più una casa ecologica, il mattone verde, eco-compatibile, rispettoso del territorio, con poco impatto sull’ambiente, consumi energetici che puntino sul risparmio e sul rinnovabile.

In Turchia anche il lusso diventa ecologico

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Una delle migliori ditte dell’architettura internazionale, la RMJM, ha appena sviluppato un nuovo eco-piano di lusso per un palazzo ad Istanbul, il quale sarà probabilmente la prima struttura certificata-LEED in Turchia. Il 90% del complesso residenziale e commerciale Varyap Meridian sarà costituito da spazi verdi e si prevede che il consumo di energia e di acqua sarà del 40% inferiore rispetto ai progetti analoghi.

La novità principale è che si tratta di una struttura di lusso, un hotel a cinque stelle e con appartamenti-attico. Gli sviluppatori affermano che anche “appartamenti per un piccolo studio” saranno disponibili, ma di certo i prezzi non saranno accessibili a tutti. In secondo luogo, si tratta di un grattacielo. In periferia. Un grattacielo lontano dalla città il cui i centri storici sono a misura d’uomo e percorribili a piedi, in una delle città più incredibili del mondo.

Fa la cosa giusta: la fiera dell’ecologia d’Italia

Si apre dopodomani, 13 marzo, la quinta edizione di uno degli appuntamenti più ecologici del nostro Paese. Si chiama “Fa la cosa giusta“, ed è una fiera che si terrà a Milano per tre giorni, e che riguarderà i nuovi prodotti della moda, del commercio equo e solidale, dell’energia e del turismo, tutti rigorosamente ecologici.

Un esempio? Gli accessori ricavati dalle gomme delle auto. Prodotte da Hell’s Kitchen, sono tante idee provenienti dalle camere d’aria delle ruote di automobili, biciclette e quant’altro. Questa gomma infatti, ripulita da odori e sporcizia della strada, si è rivelato un materiale tessile ottimale per costruire borse, zaini, taccuini, fino addirittura al casco da moto. Tutto 100% ecologico, in quanto si sa che smaltire questo genere di rifiuti è difficile e scomodo. Ed invece in questo modo il riciclo avviene in modo intelligente.

In quale di queste ecocase vivreste?

Continuiamo a occuparci di bioedilizia e di case ecologiche, facendo una breve panoramica delle abitazioni a ridotto impatto ambientale di cui ci siamo occupati nei mesi scorsi. Soprattutto sarebbe interessante conoscere la vostra opinione su quale pensate sia la dimora maggiormente vivibile tra quelle già realizzate o in corso di progettazione oggi.

Anche se al momento i costi per una casa completamente alimentata da energia pulita sono ancora proibitivi per il grande mercato, chi lo sa se in un futuro prossimo non ci ritroveremo davanti alla possibilità di scegliere tra 10, 20 dimore verdi dai prezzi e dai tempi di realizzazione ragionevoli, In tal caso, quale scegliereste? Girate pagina per scegliere il nido verde più adatto alle vostre esigenze!

Solaleya, una casa ufo che ruota con il sole

Sembra l’immagine surreale di un Ufo atterrato sul nostro Pianeta, eppure quella che vedete nella foto potrebbe essere la vostra prossima casa! A realizzare questa originale dimora, ovviamente ecologica (altrimenti non saremmo quì a parlarne!), è Solaleya, azienda fornitrice in esclusiva delle Domespace Home negli Stati Uniti.
Un salto sul loro sito, che devo dire mi ha favorevolmente colpito, è d’obbligo per chiunque volesse sfatare il mito che per vivere ecologico bisogna rinunciare a design di classe e dettagli alla moda.

E’ proprio l’ecoarchitettura a fare le nuove tendenze e ce ne accorgiamo dagli innumerevoli sforzi per creare  una casa a ridotto impatto ambientale, obiettivo sempre più condiviso da molti professionisti del settore.

Compie 50 anni l’architettura girasole

Un compleanno importante per la bioedilizia, quello della prima casa ruotante ad energia solare realizzata cinquant’anni fa in Belgio.
L’ideazione della costruzione si deve a Francois Massau, un commerciante di carbone belga che pensò di sfruttare l’energia solare costruendo una casa in movimento. Un po’ come un girasole che seguisse il percorso solare.

La realizzazione del progetto fu spinta dalla volontà di Massau di far pervenire più luce solare possibile alla moglie malata.
La casa solare rotante si trova vicino a Wayre, ma non ha mai goduto del successo che meriterebbe. Massau è morto povero nel 2002, dopo che aveva venduto solo una delle tre case rotanti da lui realizzate.

Dai rifiuti nasce un edificio. La nuova sede di Savno ecologica ed ecocompatibile

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Un edificio di 600 metri quadrati fatto interamente di rifiuti: è la nuova sede di Savno (Servizi ambientali Veneto nord orientale) inaugurata a Conegliano (Treviso) il 30 maggio scorso. La struttura, progettata secondo i più avanzati criteri della bio-architettura, è completamente ecologica ed ecocompatibile ed è costruita con rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata, come l’acciaio. Tutti i materiali impiegati per la costruzione dell’edificio sono riciclati e riciclabili al 100 per cento e dotati di certificazione bio-ecologica.

Pochissima energia, inoltre, è stata consumata per la produzione dei materiali. Utilizzate, tra gli altri, anche le bottiglie in pet, riciclate dai 35 comuni trevigiani, per la produzione di fogli in poliestere utili all’isolamento termo-acustico dell’edificio. I giornali riciclati sono stati utilizzati, invece, per ricavare una fibra di cellulosa impiegata nell’isolamento dei pavimenti.

Relux, la mattonella ecologica Made in Italy

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Riciclare, per fini industriali, rifiuti derivanti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee). È da questa idea che nasce Relux, la piastrella ecologica Made in Italy. Relux, nome scelto per omaggiare i materiali da cui è prodotta, è realizzata in gres porcellanato, con smalto composto dal 40 per cento da vetro ottenuto dallo smaltimento di lampade fluorescenti fuori uso.

La piastrella è stata ideata da un gruppo di ricercatori italiani dell’Università di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione con le società lombarde Relight srl di Rho, in provincia di Milano, e Polis Manifatture Ceramiche S.p.A. di Bondeno di Gonzaga, in provincia di Mantova.
Relux, attualmente nel circuito commerciale, è stata presentata come prototipo nel 2006.

Smarthouse Mabo: ad Arezzo inaugurata la prima casa ecologica montabile in due mesi!

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Ancora da Arezzo, la città che si sta muovendo verso l’idrogeno, una buona econotizia: la prima abitazione in Italia interamente ecologica.

Si chiama Smarthouse Mabo ed è stata inaugurata martedì scorso a Poppi (Arezzo), davanti al Castello dei Conti Guidi.
Il progetto, con un investimento di circa un milione e mezzo di euro in due anni, è frutto del lavoro di Mapo Group, in collaborazione con il dipartimento di energetica dell’Universita’ di Firenze.

Fab tree hab: la “pianta” della casa ecologica, ovvero coltivare un’abitazione!

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Non ci crederete mai, eppure è proprio questo l’ambizioso progetto, che più verde non si può, degli ecoarchitetti statunitensi Mitchell Joachim e Javier Arbona: piantare una casa, che cresca direttamente dai semi nel terreno.
Sarebbe bellissimo, ci sentiremmo tutti un po’ mitiche creature degli alberi, ed al posto di grigi palazzi tutti uguali, avremmo foreste di alberi-dimora a far da villaggio. Sogno, utopia, chimera?

Sarà anche impossibile da realizzare, ma crederci non fa male e, quando vi avrò illustrato i dettagli tecnici delle case vegetali, non sembrerànno poi così belle impossibili.
Al progetto della casa viva e vegeta partecipa anche l’ingegnere ambientale Lara Green (il cognome non vi sembra azzeccatissimo?) che, insieme ai due prima citati ecoarchitetti, hanno studiato il modo di far nascere un albero che possa ospitare al suo interno una casa.

Gli 8 principi della bioarchitettura

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Finora abbiamo trattato di convegni, mostre e fiere della bioarchitettura. Abbiamo illustrato come anche la Chiesa ci tenga alle costruzioni ecologiche, e alle grandi opere di architetti famosi in tutto il mondo che si dedicano alle abitazioni “verdi”. Oggi scopriamo che non ci vuole una laurea in ingegneria per rendere la propria casa ecologica, e che ognuno può costruirsi da solo la propria bioarchitettura.

Ecco a voi i principi per una bioedilizia fai-da-te.
Primo principio: salvare l’ecosistema. Costruendo una casa che si basa sul risparmio energetico, con acqua calda tutto l’anno senza caldaie né termosifoni, grazie ad un involucro altamente coibentato, vetri a sud e un sistema di ventilazione controllato che permetta una minore dispersione di calore e un azzeramento dell’utilizzo di caldaie, termosifoni e impianti di aria condizionata. Il costo iniziale può essere fino a un quarto in più di quello delle normali case, ma questo poi verrà ammortizzato col tempo, grazie al risparmio appunto sul riscaldamento (che ogni anno diventa sempre più caro).

Ad Imperia la mostra sulla casa eco-logica

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Ad Imperia, nella Riviera del ponente ligure, si terrà dal 28 al 30 Marzo, la Mostra sulla “Casa eco-logica“, la piu’ imponente manifestazione sulla bioedilizia, sul risparmio energetico e sulle fonti rinnovabili. Essa è stata realizzata dall’Energie und Umweltzentrum (Centro per l’Energia e l’Ambiente) ad Hannover in Germania, ed è una mostra itinerante che ha toccato tutti i cinque continenti, con picchi di visitatori di circa 350’000 persone, tra cui studenti, esperti del settore, imprenditori e gente non addetta ai lavori. Il Centro si occupa di bioedilizia e di fonti rinnovabili dal 1981 ed, ogni anno ripropone l’esposizione con aggiornamenti ed approfondimenti.

L’intera struttura della mostra rappresenta una vera e propria abitazione, allestita con tutti i sistemi piu’ innovativi, dai pannelli solari, al riscaldamento, ai materiali da costruzione, in modo che i visitatori possano osservare direttamente l’utilita’ del progetto. L’esposizione si divide nei sistemi di alimentazione energetica, nella bioedilizia, nel risparmio idrico e nei materiali isolanti, il tutto corredato da decine di cartelloni illustrativi. Nella Casa Eco-Logica tutti gli elettrodomestici (frigo, lavastoviglie, televisore, ferro da stiro, etc.) sono alimentati dalla corrente continua ed alternata, generata dal fotovoltaico, dall’eolico e dal termico solare per la produzione di acqua calda. La cottura dei cibi avviene in un forno solare, la cui temperatura raggiunge i 250°C.