
Dopo il disastro di Fukushima ci si è interrogati su come il Giappone farà ripartire la sua economia. Se è vero che le centrali nucleari che non hanno subìto danni continueranno a funzionare, è vero pure che 35 su 54 sono state temporaneamente spente, portando ad una riduzione dell’energia a disposizione del 15%. Oltre alle energie rinnovabili, il “nuovo” Giappone dovrà trovare il metodo per far fronte ad una riduzione del ricorso all’atomo. E così dopo aver preso in considerazione l’efficienza energetica, ora il popolo nipponico tenterà la strada della “riduzione” energetica.
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