E’ opinione diffusa, da quest’anno ahimè anche in Italia, che l’energia nucleare rappresenti la panacea di tutti i mali. Forse che tutti coloro che si oppongono alla costruzione di impianti anche in Italia siano in realtà dei semplici nemici dell’ecologia, oppositori fini a sè stessi che non desiderano il bene del pianeta.
In realtà, l’energia nucleare ha dei costi di realizzazione e di gestione ingenti, di molto superiori a quelli del solare, dell’eolico e delle altre rinnovabili, nonchè un grosso peso nella gestione delle ingenti misure di sicurezza necessarie per evitare tragici incidenti e nello smaltimento delle scorie radioattive. E non lo dico io, ma personalità di un certo calibro scientifico come il premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia. Inoltre, bisogna operare una necessaria distinzione tra il nucleare di ultima generazione e gli impianti dell’era della pietra che si trovano in molti Paesi e che sono a dir poco obsoleti e fonti di frequenti perdite radioattive.