Daryl Hannah è stata rilasciata dopo l’arresto avvenuto in Texas per aver preso alla protesta ambientalista contro il mega oleodotto Keystone XL. L’attrice di Blade Runner, Splash, Crimini e Misfatti, Kill Bill e molti altri film hollywoodiani di successo, ora 51enne, è stata arrestata mentre bloccava i lavori di costruzione sostando davanti una scavatrice, e condotta alla prigione di Wood County.
proteste
Ilva Taranto, Clini a Bari per salvare lo stabilimento
Oggi e domani saranno i due giorni della verità per quanto riguarda il futuro dell’Ilva, e non è sbagliato affermare che si gioca anche il futuro di Taranto. Il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini questa mattina è arrivato a Bari per incontrare i politici locali, i vertici dell’azienda e i sindacati per stabilire il piano di azione, e soprattutto vedere come investire i circa trecento milioni di euro stanziati per la bonifica. La giornata del Ministro sarà lunga visto che poi nel pomeriggio dovrà incontrare anche Confindustria ed altre associazioni, mentre domani poi ci sarà la sentenza del tribunale del riesame che dovrà riaprire o confermare la chiusura delle 6 aree dello stabilimento già sequestrate.
Ilva Taranto, salute più importante del lavoro, ed è rivolta
La salute prima di tutto. Quante volte abbiamo sentito questo detto? Eppure oggi a Taranto non lo vogliono nemmeno sentire nominare visto che quasi tutti i migliaia di operai dell’Ilva (in pratica tutti quelli che lavoravano nell’area a caldo) sono senza lavoro. Il Gip che ha disposto la chiusura della più grande (e inquinante) acciaieria d’Europa ha esposto molto chiaramente nelle sue 600 pagine di requisitoria che la fabbrica deve restare chiusa perché è un pericolo per la salute dei tarantini e delle persone che vivono nei paesi limitrofi, e che i suoi gestori devono essere arrestati in quanto hanno agito nella consapevolezza dei danni che stavano creando.
Nucleare, nelle cerimonie giapponesi in migliaia dicono no all’atomo (gallery)
C’era da aspettarselo, il Giappone del dopo-Fukushima non è più lo stesso. I politici, che nel Paese del Sol Levante non erano considerati una casta ma un gruppo di persone rispettabilissime che fanno il bene dei cittadini, hanno trascorso la cerimonia barricati nel Teatro Nazionale di Tokyo. Una cerimonia chiusissima al pubblico in cui gli unici presenti erano autorità di ogni ordine e grado ed i giornalisti di tutto il mondo che avevano il compito di mostrare il dolore del potere. Insomma, l’isolazionismo al contrario quattro secoli dopo Tokugawa.
No TAV, proseguono blocchi e proteste in Val di Susa
Proseguono da ieri notte i blocchi della strada statale 25 e dell’autostrada A32 all’altezza di Bussoleno, in Val di Susa contro l’ampliamento del cantiere per la linea veloce Lione-Torino. Nel pomeriggio è prevista una nuova assemblea del movimento dei No TAV che deciderà come proseguire con le azioni di protesta. Stabili, ma gravi, le condizione di Luca Abba, l’attivista che ieri mattina era rimasto folgorato da un traliccio dell’alta tensione a Chiomonte.
Legge sulle aree protette, le proteste delle associazioni ambientaliste
Le principali associazioni ambientaliste italiane si sono unite per protestare contro la legge 394 sulle aree protette che il Governo ha intenzione di varare entro pochi mesi. Si tratterebbe di un provvedimento che serve, in teoria, per migliorare la gestione di questi parchi e foreste, trasformandole in un Ente sotto il controllo dell’amministrazione cittadina. Ma vista sotto un’altra ottica si tratta dell’anticamera della distruzione delle foreste stesse.
Corea del Sud, non solo atletica leggera: la vicenda di Jeiu
I campionati di atletica laggera di Deagu non sono l’unico evento degno di nota che si sta svolgendo in Corea del Sud questi giorni: vi parliamo di Jeiu e delle manifestazioni di protesta per evitare la distruzione di ettari di verde e di foresta incontaminati. Jeui è una piccola isola che si trova nello stretto di Corea, nota per la ricchezza degli ecosistemi e per la natura incontaminata. Oggi il suo patrimonio naturalistico rischia l’estinzione a causa dell’apertura di una base navale militare. Finora due sacerdoti e diverse decine di attivisti laici sono stati arrestati dalla Polizia perché da diverse settimane con sit-in e manifestazioni bloccavano i lavori nel cantiere.
Eolico, l’Anev lancia l’appello: “basta tagli al settore”
La manovra finanziaria è ancora in fase embrionale e molto si dovrà discutere prima dell’attuazione definitiva, ma certo è che ha scontentato davvero tutti. L’ultimo, solo in ordine di tempo, è il presidente dell’Anev, Associazione Nazionale Energia del Vento, che non ci sta a far pagare la crisi al suo settore. Un comparto che crea energia e posti di lavoro, ma che ogni volta che c’è da tagliare è sempre il primo della lista.
Rifiuti Campania, L’Ue chiede azioni immediate
Dopo le ultime agitazioni a Terzigno per l’apertura di una nuova discarica, e dopo l’ennesima emergenza rifiuti a Napoli, anche l’Unione europea interviene nella situazione, difficile, della regione Campania e
Terzigno, ancora proteste per la discarica
Non si placano le proteste degli abitanti di Terzigno, il comune in provincia di Napoli dove è stata aperta una seconda discarica, all’interno dell’area protetta del Parco Nazionale del Vesuvio.
Rifiuti, raccolta differenziata e proteste per la discarica di Terzigno: è il giorno della spazzatura
Sono ben altri i rifiuti che fanno discutere nella Giornata del Riciclo, dedicata alla raccolta differenziata, celebrata oggi in 20 città italiane, ed organizzata dal ministero dell’Ambiente in collaborazione con il Conai (Consorzio nazionale imballaggi).
A tenere banco sono le polemiche sorte dopo le proteste dei cittadini di Terzigno, Napoli, che si oppongono alla costruzione di una seconda discarica sul loro territorio che ricordiamo, dettaglio non trascurabile, fa parte del Parco Nazionale del Vesuvio.
Giovedì scorso Annozero ha dato voce ai manifestanti: c’erano uomini, donne, bambini, cittadini insofferenti per la puzza, il rischio di malattie e lo stato di degrado in cui versa l’attuale discarica. Il Governo imputa alla cattiva gestione di sinistra la mancata raccolta dei rifiuti dei giorni scorsi.
Navi dei veleni: “le scorie portatele in Parlamento”
La Calabria è stanca di aspettare, e per questo ieri è scesa in piazza, in diverse località della regione, per protestare contro l’immobilità del Governo italiano. Le cosiddette “navi dei veleni“, conosciute anche come “navi a perdere“, affondate dolosamente dalla mafia negli anni ’80, sono state scoperte mesi fa, ma dopo averne dato notizia, la vicenda è stata immediatamente messa a tacere.
Probabilmente per una questione di costi (troppo oneroso trovare ed eliminare le navi che inquinano la costa calabrese) o solo perché le priorità al momento sono altre, fatto sta che la popolazione di una delle regioni che più di tutte vive di turismo, si ritrova con la consapevolezza che la propria acqua è inquinata da scorie radioattive e non solo, ma nessuno le viene a togliere da lì.
Per protestare contro questo scandalo ieri Legambiente e WWF hanno organizzato diverse manifestazioni contro l’immobilità del Governo, a cui hanno partecipato giovani e anziani, studenti e lavoratori, politici locali e regionali, ed anche una delegazione dell’Italia dei Valori che, al fianco di qualche esponente del Partito Democratico, ha ammesso che questo scempio non è accettabile, e denuncia, come dice lo stesso Antonio Di Pietro, una “legalità violentata”.