Pesca illegale, il dossier di Legambiente, LAV e Marevivo mappa la malapesca italiana

Spadare e ferrettare sotto accusa nel dossier di Legambiente, LAV e Marevivo che mappa la malapesca italiana. Il documento diffuso dalle tre associazioni in questi giorni dal titolo La pesca Illegale, Non documentata e non Regolamentata nell’Unione Europea: il caso delle derivanti italiane, denuncia l’uso illegale delle reti derivanti, piaga della pesca italiana, che causano la cattura e la morte di specie protette e a rischio di estinzione, in primis tartarughe, delfini, squali e balene.

Ad ottobre si conclude nel nostro Paese la stagione di pesca del pescespada, ma il mare di illegalità non si ferma e non conosce limiti legali di tempo e coscienza.
Nei primi sei mesi del 2010, solo per darvi un’idea del fenomeno della malapesca, sono stati 37 i pescherecci sanzionati a causa dell’uso illegale ed improprio di reti. Le associazioni ambientaliste hanno individuato i porti italiani in cui ci sono più pescherecci che praticano la pesca illegale, porti che hanno ricevuto la maglia nera del settore, ovvero la bandiera pirata. Si tratta dei porti di Ponza, Bagnara Calabra, Lipari, Porticello, Santa Maria La Scala, scali che ospitano oltre un terzo di tutti i pescherecci pirata, tollerati dalle autorità locali. Una nota di demerito a parte va al comune di Acitrezza, colpevole, per le associazioni ambientaliste, di aver addirittura celebrato lo scorso giugno la Sagra del Pescespada di San Giovanni pescato dalle storiche spadare trezzote.

Festa dell’Albero 2010, il programma di Legambiente

Torna anche quest’anno l’appuntamento con la Festa dell’Albero, un’iniziativa di Legambiente per sensibilizzare adulti e bambini ai temi ecologici. Gli appuntamenti sono per domani 19 novembre, Giornata Nazionale degli Alberi, sabato 20 e domenica 21.

Con lo slogan Coltiviamo la biodiversità e con la piantumazione di alberi, ma anche convegni, giochi ed eventi culturali, Legambiente informa e educa al rispetto per la natura e all’equilibrio degli ecosistemi, all’abbattimento delle emissioni di CO2 e alla salvaguardia dell’ambiente. Sapevate ad esempio che per ogni 3 alberi piantati si compensano le emissioni annue di anidride carbonica prodotte per la produzione di elettricità per 3 persone? E che per ogni 20 alberi piantati si compensa la CO2 prodotta da un ufficio con 10 dipendenti? Gli esempi sono molti, ma il risultato è il medesimo: piantare un albero aiuta il Pianeta.

La piantumazione di alberi è necessaria per il Pianeta e per le nostre città congestionate dal traffico e sempre più inquinate. Piantare un albero significa assorbire anidride carbonica e liberare nell’aria ossigeno. Quest’anno l’iniziativa assume ancor più significato, in occasione dell’Anno Internazionale della Biodiversità, e in attesa del 2011, dichiarato dalle Nazioni Unite Anno Internazionale delle Foreste.

Energie rinnovabili: Legambiente e Federcasse sempre insieme per nuovi progetti

Mobilità sostenibile, energie rinnovabili, ma anche efficienza energetica e ristrutturazioni per case ecologiche. Sono questi i principali campi di intervento per la green economy che rientrano nell’ambito della partnership tra l’Associazione Legambiente e la Federcasse; il tutto al fine di poter valutare prima e finanziare poi progetti per il fotovoltaico, per la mobilità sostenibile, l’efficienza energetica, ma anche per le biomasse, il risparmio idrico, il minieolico ed il solare termico.

La nuova convenzione Legambiente-Federcasse vede l’Associazione ambientalista impegnata nel controllo delle richieste di finanziamento affinché i progetti presentati siano non solo compatibili con l’accordo, ma anche adeguati in funzione dei correnti prezzi di mercato.

Il dissesto idrogeologico si previene on line con Empower

Il rischio idrogeologico è elevato per il 70% dei comuni italiani ma il Governo, spiega Legambiente, continua fare tagli alla prevenzione, togliendo fondi sia per la programmazione degli insediamenti umani secondo le buone pratiche pianificatorie urbanistico-paesaggistiche che per la messa in sicurezza ed il restauro ambientale degli insediamenti a rischio, come per gli interventi di delocalizzazione di abitanti e fabbricati dalle aree a rischio e per quelli utili ad una corretta manutenzione delle sponde ed alla redazione di piani di emergenza.

Più si piangono i disastri annunciati, maggiore è la consapevolezza della loro evitabilità e meno si fa per cambiare le cose. Angelo Gentili (segretario nazionale Legambiente) 
afferma che

Prevenire e monitorare la nostra rete idrogeologica è una condizione fondamentale per ridurre i danni e limitare i disastri che stanno distruggendo l’Italia. Solo monitoraggio e manutenzione, in una parola prevenzione, garantiscono la sicurezza dai pericoli del dissesto idrogeologico.

Dieta mediterranea, il cibo “Buono per te, sostenibile per l’ambiente”

Buono per te, sostenibile per l’ambiente è l’evento organizzato da Legambiente e Barilla, un villaggio interattivo dedicato all’alimentazione ed alla sostenibilità, in piazza san Giovanni, a Roma, dal 5 al 7 novembre. Una tre giorni che pone l’accento, ancora una volta, sul tema, è proprio il caso di dirlo, evergreen, della salubrità della dieta mediterranea, un modello alimentare che contrasta numerose patologie, meritevole di essere esportato all’estero come arma efficace contro il dilagare dell’epidemia dell’obesità, soprattutto quella infantile.

Si torna a parlare di doppia piramide, dove doppio è da leggersi alimentare e ambientale, riproponendo lo schema sempre valido elaborato dagli esperti del Barilla Center for Food and Nutrition. I cibi locali, freschi e genuini fanno bene all’organismo, rappresentano un elisir di lunga vita e, a conti fatti, sono anche quelli a minor impatto ambientale.

Maltempo, a rischio frane il 100% dei Comuni in Calabria

Una radiografia del territorio decisamente sconfortante quella immortalata da Ecosistema Rischio 2010, il rapporto sul rischio idrogeologico dei comuni calabresi realizzato da Legambiente nell’ambito di Operazione Fiumi, campagna di sensibilizzazione e prevenzione organizzata dall’associazione ambientalista in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile.

La Calabria ospita infatti 409 comuni a rischio frane ed alluvioni ovvero il 100% del totale. L’aspetto più preoccupante è la presenza, nel 26% dei casi, di scuole ed ospedali nelle zone rosse del dissesto idrogeologico. Una gestione dello sviluppo urbano scriteriata, quella della gran parte delle amministrazioni comunali, alla luce di un 83% dei comuni con abitazioni edificate in aree golenali, negli alvei dei fiumi piuttosto che in aree a rischio frana.

Ecomondo, 100 mila tonnellate pneumatici fuori uso disperse ogni anno nell’ambiente

Centomila tonnellate di pneumatici fuori uso, una quantità certamente non risibile, spariscono nel nulla ogni anno. Questi gli sconfortanti dati raccolti nel dossier realizzato da Legambiente con la collaborazione di Ecopneus, presentato oggi nell’ambito di Ecomondo, la fiera dedicata alla Green economy, all’ambiente ed allo sviluppo sostenibile, giunta ormai alla sua quattordicesima edizione e che è in corso in questi giorni a Rimini.

In Italia, stando al rapporto, sono state individuate, a partire dal 2005, 1.049 discariche illegali estese su un territorio complessivo di oltre sei milioni di metri quadrati.
Sul banco degli imputati, per quanto riguarda i grandi traffici, la criminalità organizzata, tanto che la concentrazione maggiore (il 63%) di siti di smaltimento abusivi si localizza, non a caso, in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia.

Cento piazze per il clima, Legambiente per le rinnovabili contro il nucleare (video)

Legambiente dà appuntamento ai cittadini il 6 e il 7 novembre per l’iniziativa Cento piazze per il clima, la Festa delle energie pulite, delle rinnovabili contro il nucleare ed il carbone. In occasione del ventitreesimo anniversario della vittoria referendaria contro l’atomo, numerose associazioni ambientaliste ed organizzazioni, tra cui la Coalizione in marcia per il clima, si mobiliteranno per promuovere la raccolta firme a sostegno di un progetto di legge d’iniziativa popolare: “Sviluppo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili per la salvaguardia del clima”.

La raccolta firme è iniziata a fine giugno scorso e la consegna in Parlamento è prevista prima dell’inizio delle festività natalizie. Vittorio Cogliati Dezza, presidente Legambiente, spiega come sia giunto

il momento di passare ai fatti per mettere l’Italia al passo dell’Europa e inserirla fra i Paesi che guidano la lotta ai cambiamenti climatici. Puntare sulle fonti pulite abbandonando la via nucleare è una straordinaria opportunità che dobbiamo assolutamente cogliere sia per uscire dalla crisi economica che per gettare le basi per uno sviluppo durevole e sostenibile. La legge mira infatti, a dare stabilità al settore sottraendolo anche alle variazioni d’umore del Governo.

Ecosistema urbano 2010: Belluno, Verbania e Parma città più sostenibili d’Italia

L’ecosistema urbano è difettoso e la sua efficienza diminuisce esponenzialmente all’aumentare delle dimensioni della città. Roma, con la sua mobilità pubblica menomata e in continua corsa con le auto private onnipresenti anche in centro, Napoli e Palermo, sommerse dai rifiuti ed incapaci di una raccolta differenziata efficiente, sono in emergenza ambientale e sprofondano giù in classifica insieme a tutte le città con più di mezzo milione d’abitanti.

L’unica grande città che galleggia ostinatamente a metà classifica è Torino.  Milano, in attesa dei raggi verdi, peggiora in tutti gli indici di qualità dell’aria: per due mesi in tutto si è respirato ozono più che ossigeno, con tutto ciò che ne consegue (l’anno scorso i giorni di esposizione erano stati una quarantina).
Il fallimento delle grandi città è dovuto principalmente alla qualità dell’aria: Palermo, Napoli e Roma restano stabilmente avvolti nelle nebbie chimiche. Questo dato allarmante è correlato al malfunzionamento dei trasporti pubblici o ad una loro insufficienza o, peggio, alla mancanza di una politica necessaria quanto impopolare di divieti e ztl che induca all’uso dei mezzi collettivi. Palermo passa da 110 viaggi per abitante all’anno a 44 appena, e anche Napoli e Genova peggiorano.

Legambiente promuove il fotovoltaico estensivo nel Parco dei Paduli in Salento

Il 14 ottobre scorso a Lecce, ESCO Azzero CO2 (società di servizi di Legambiente) ha presentato, con una conferenza stampa, il progetto per una parco fotovoltaico di 26 ettari lungo la strada che collega Cutrofiano a Supersano in Salento. Il progetto secondo la Azzero CO2 saprebbe coniugare il fotovoltaico a terra con la tutela del suolo e con la vocazione agricola del sito. Il parco si comporrà di circa 700 innovativi pannelli inseguitori a concentrazione (CPV) che sfruttano una lente di Fresnel per far convergere i raggi solari su celle di dimensioni ridotte. I pannelli, prodotti dalla Concentrix Solar consentono un risparmio del 20% sui costi di produzione ed un’occupazione ridotta di spazio a parità di energia prodotta. Inoltre, spiegano i progettisti, gli inseguitori sono dotati di pannelli bianchi che determinano la rifrazione della luce solare a terra, consentendone l’afflusso alle colture sottostanti.

Il fotomontaggio con cui la ESCO AzzeroCO2 promuove il suo progetto, dove la tecnologia sfavillante e pulita dei pannelli convive armoniosamente con le vigne irradiate dal sole rifranto, non convince i cittadini di Cutrofiano i quali innanzitutto si chiedono come mai il progetto sia stato presentato, nella loro totale ignoranza, a Lecce. Poi, procedono i rappresentanti del comitato contro il fotovoltaico a terra, il modello del pannello della Solar Concentric ha 3 piedi e non uno, è alto 7 metri (più grande di come figura in foto), l’afflusso di luce al suolo sarà comunque insufficiente alle esigenze della vite e le operazioni di meccanizzazione agricola risulteranno incompatibili con la fitta e costosissima rete di cavi intessuta a pochi cm sotto il suolo così come lo risulteranno i solventi chimici usati per la manutenzione del pannelli con la conversione al biologico della vigna.

XVII rapporto Ecosistema urbano, i sindaci d’Italia si danno appuntamento a Firenze per ripensare la città del futuro

Il 18 ottobre prossimo a Palazzo Vecchio (Firenze)  sarà presentato da Legambiente il XVII rapporto Ecosistema Urbano. I sindaci delle città capoluogo di provincia, esponenti di Publiacqua s.p.a., dell’Istituto di Ricerche Ambiente Italia ed i responsabili dei coordinamenti di Agenda 21, si daranno appuntamento per analizzare la fotografia del funzionamento ambientale delle città Italiane, discutere le “pagelle” assegnate ai vari centri ed organizzarsi per migliorare la città di domani. Come scrive l’antropologo francese Marc Augè

Le luci della città brillano ancora.

E’ della stessa idea Vittorio Cogliati Dezza, Presidente nazionale Legambiente che scriveva nell’introduzione al rapporto Ecosistema Urbano sulla qualità ambientale dei comuni capoluogo di provincia, presentato lo scorso anno, che:

già in altre epoche l’Italia è stata salvata dai Comuni, certo non sarà come ai tempi del Barbarossa, ma davvero oggi l’Italia ha qualche motivo in più per puntare sulla capacità di iniziativa dei propri sindaci, per affidarsi alle capacità e alla possibilità degli amministratori locali di risolvere i problemi.

Legambiente in piazza per dire Sì alle energie rinnovabili, No al nucleare

Sabato 6 e domenica 7 novembre 2010 Legambiente, assieme alle associazioni ambientaliste, scenderà nelle piazze italiane per promuovere una legge d’iniziativa popolare per scongiurare il ritorno del nucleare in Italia e dire sì alle energie rinnovabili e all’incentivazione dei parchi eolici, dei pannelli fotovoltaici e dell’energia solare nel nostro Paese.

Con le sue scelte non ecologiche l’Italia si sta allontanando dai principi sull’ecosostenibilità e sul contrasto dei cambiamenti climatici che l’Europa chiede, e rispetta. Uno degli obiettivi principali è proprio quello di abbattere le emissioni di CO2 e di gas serra del 20% entro il 2020 per contrastare i cambiamenti climatici e l’inquinamento. Per il 2020 altro obiettivo dell’Unione è quello di aumentare la produzione di energia pulita, per abbandonare in un futuro prossimo, l’uso di combustibili fossili, come la Danimarca insegna. Come ha commentato il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, questo è

il momento di passare ai fatti per mettere l’Italia al passo dell’Europa e inserirla fra i Paesi che guidano la lotta ai cambiamenti climatici. Puntare sulle fonti pulite abbandonando la via nucleare è una straordinaria opportunità che dobbiamo assolutamente cogliere sia per uscire dalla crisi economica che per gettare le basi per uno sviluppo durevole e sostenibile.

Puliamo il mondo, al via la 17^ edizione

Dal 24 al 26 settembre un solo grido deve accomunare tutti, in qualsiasi Paese ci troviamo: “Puliamo il mondo“. L’idea, nata in Australia sotto il nome di Clean up the World, è giunta in Italia grazie all’impegno di Legambiente che dal lontano 1993 l’ha “importata” e l’ha diffusa sempre più in tutta la nazione. Oggi è arrivata alla diciassettesima edizione.

Dal 1995 poi si è aggiunto anche l’impegno della Rai che anche quest’anno, come avviene ormai da quindici anni, seguirà in diretta le varie manifestazioni che avverranno nelle varie piazze d’Italia. L’idea è molto semplice: tutti, dai comuni cittadini ai volontari di Legambiente o delle altre associazioni ambientaliste, sono chiamati in questo fine settimana a ripulire una parte del proprio territorio abbandonata a sé stessa.