Stop the fever: la marcia virtuale per ridurre i consumi

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Fermiamo la febbre del pianeta, Stop the fever, questa l’iniziativa promossa tramite la rete da Legambiente. Attraverso il web è possibile infatti catturare un maggior numero di adesioni “concrete”. Sembra quasi paradossale che l’informazione e le campagne virtuali raggiungano sempre più risultati reali, ma è proprio così.

E questa volta chi aderisce alla campagna, darà il proprio contributo, impegnandosi a favore dell’ambiente. L’obiettivo è che ad ogni adesione virtuale corrisponda un’azione ed uno sforzo concreto e tangibile per la riduzione dei consumi energetici. E non solo. Promuovere le risorse rinnovabili, porre un freno agli incalzanti cambiamenti climatici, abbattere le emissioni di gas serra nell’atmosfera. Questi i principali obiettivi della campagna, rivolta ad ogni cittadino con un minimo di senso civico e di rispetto per l’ambiente.

Rane gopher in provetta per salvare una specie a rischio

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Una sorta di allevamento in vitro starebbe nascendo allo zoo di Memphis per tutelare una specie di rane che rischia l’estinzione. Il programma prevede di raddoppiare la popolazione attuale delle rane gopher(rana Capito), una specie considerata ormai in pericolo.
Secondo le stime dei biologi, infatti, sarebbero rimasti solo 100 esemplari adulti di rana gopher, che vivono ancora allo stato selvaggio, nel loro habitat naturale, nel Mississippi. I funzionari dello zoo di Memphis sostengono di aver già fatto nascere 94 girini in provetta.

La rana gopher ha il corpo tozzo e misura da adulta circa 7,5 centimetri di lunghezza. Possiede grandi zampe posteriori, che le servono a passare attraverso le buche e i cunicoli, fatti dagli altri animali. Ha il muso appuntito e grandi occhi, che protegge mettendo le zampe anteriori davanti, quando si sente minacciata.

Earth Hour, 60 minuti di buio per riaccendere la Terra

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La Terra al buio, dalle 20 alle 21, come a concederle un’ora di sonno, un po’ di riposo dal caos, dal frastuono e dal riverbero di neon e luci.
E’ l’iniziativa promossa dal WWF, che coinvolge ben 380 città di tutto il mondo. Earth Hour, l’ora della terra, ha preso il via giovedì sera a Tel Aviv ed è ripartita oggi alle 9 ora italiana in Nuova Zelanda, a Christchurc.

Si spegneranno monumenti simbolici, edifici, scuole, uffici, il tutto per far arrivare a governi ed istituzioni di ogni parte del globo lo stesso messaggio: i cittadini di tutto il mondo vogliono delle normative per ridurre le emissioni di gas serra e si spengono, per un’ora, proprio come avverrebbe in caso di un cataclisma dovuto al disastro ambientale globale in corso.

100 strade per Giocare, la nuova iniziativa di Legambiente

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Riprendiamoci le strade. E’ questa l’idea di Legambiente che ha indetto per il prossimo 6 aprile la giornata del “100 strade per Giocare”, una delle tante iniziative verdi della nostra bella Italia.
Arrivata alla XIV^ edizione, l’iniziativa si propone di salutare la primavera nel modo più ecologico possibile, e cioè lasciando le auto a casa.

Centinaia di volontari chiuderanno le strade del centro delle città italiane per restituirle ai leggittimi proprietari: i cittadini. L’iniziativa non è nata esclusivamente per una questione di riduzione dell’inquinamento, ma anche per far capire l’importanza della vita di strada alle nuove generazioni, sempre più ghettizzate in edifici chiusi, e per far riscoprire agli adulti, che una volta le occupavano, la gioia di vivere all’aperto.

Allarme smog: ottomila decessi all’anno

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Lo smog fotochimico è un particolare inquinamento dell’aria che si produce nelle giornate caratterizzate da condizioni meteorologiche di stabilità e di forte insolazione. Questo particolare smog si può facilmente individuare per il suo caratteristico colore che va dal giallo-arancio al marroncino, colorazione dovuta alla presenza nell’aria di grandi quantità di biossido di azoto. I composti che costituiscono lo smog fotochimico sono sostanze tossiche per gli esseri umani, per gli animali ed anche per i vegetali, inoltre sono in grado di degradare molti materiali diversi per il loro forte potere ossidante.

Il traffico e’ una emergenza nazionale: tocca nove milioni di persone delle grandi aree metropolitane con ottomila decessi l’anno

ne ha parlato Grazia Francescato, presidente onoraria dei Verdi e coordinatrice ambiente della Sinistra Arcobaleno. Un’altra emergenza e’ quella dei siti inquinanti: 15 mila in Italia, 54 di interesse nazionale. Il Presidente dei Verdi ha continuato affermando che le bonifiche devono essere in cima alle priorita’ nazionali e regionali.

Ad Imperia la mostra sulla casa eco-logica

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Ad Imperia, nella Riviera del ponente ligure, si terrà dal 28 al 30 Marzo, la Mostra sulla “Casa eco-logica“, la piu’ imponente manifestazione sulla bioedilizia, sul risparmio energetico e sulle fonti rinnovabili. Essa è stata realizzata dall’Energie und Umweltzentrum (Centro per l’Energia e l’Ambiente) ad Hannover in Germania, ed è una mostra itinerante che ha toccato tutti i cinque continenti, con picchi di visitatori di circa 350’000 persone, tra cui studenti, esperti del settore, imprenditori e gente non addetta ai lavori. Il Centro si occupa di bioedilizia e di fonti rinnovabili dal 1981 ed, ogni anno ripropone l’esposizione con aggiornamenti ed approfondimenti.

L’intera struttura della mostra rappresenta una vera e propria abitazione, allestita con tutti i sistemi piu’ innovativi, dai pannelli solari, al riscaldamento, ai materiali da costruzione, in modo che i visitatori possano osservare direttamente l’utilita’ del progetto. L’esposizione si divide nei sistemi di alimentazione energetica, nella bioedilizia, nel risparmio idrico e nei materiali isolanti, il tutto corredato da decine di cartelloni illustrativi. Nella Casa Eco-Logica tutti gli elettrodomestici (frigo, lavastoviglie, televisore, ferro da stiro, etc.) sono alimentati dalla corrente continua ed alternata, generata dal fotovoltaico, dall’eolico e dal termico solare per la produzione di acqua calda. La cottura dei cibi avviene in un forno solare, la cui temperatura raggiunge i 250°C.

Sacchetti di plastica: divieto di circolazione in tutto il mondo

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I sacchetti di plastica sono i principali responsabili dei crescenti danni ambientali in tutti i Paesi della Terra .
La campagna per proibirne l’uso sta di conseguenza prendendo sempre più slancio un po’ ovunque. Vediamo come viene affrontato il problema da una parte all’altra del mondo.
Il Sud Africa, nel maggio 2003, ha vietato l’impiego dei sacchetti di plastica sottili. In Eritrea, Ruanda e Somalia sono stati banditi nel 2005. La Tanzania ha introdotto il divieto totale nel 2006, il Kenia e l’Uganda hanno messo fuori uso quelli sottili a metà del 2007.
Negli Stati Uniti, la città di San Francisco è stata la prima in assoluto a vietarne l’uso nei grandi supermercati e nelle farmacie nel marzo del 2007. Diversi mesi dopo, anche nel resto della California si approvarono leggi che obbligavano i grandi supermercati a riciclare le buste di plastica.

Nell’East Village le oasi sono in mezzo al traffico

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Questa volta facciamo un salto da Abu Dhabi, nel cuore del deserto, a Manhattan, ossia al centro del mondo. Ci troviamo a New York, ma non per parlare di tecnologia, di grattacieli e di auto che riempiono le strade, bensi’ di paradisi della natura: i Community Gardens. L’East Village è una zona famosa per i suoi appartamenti di tendenza, per la presenza di locali storici, di gallerie d’arte e di negozi vintage ma la sorpresa è che tra le mura di questi immensi palazzi si nascondono oasi, nelle quali i clacson e la confusione sono solo un lontanissimo ricordo. Queste aree negli anni ’70 erano i ghetti, in cui vivevano stipati gli immigrati dell’Europa dell’est e, i giardini erano delle discariche, lotti di terreno in disuso, che dopo picchetti e proteste questi abitanti sono riusciti ad ottenere.

Grazie ad una iniziativa promossa dall’Associazione no-profit Green Thumb (ma ce ne sono anche altre), i Community Gardens sono delle realta’, dei gioielli creati dai volontari di questo quartiere, per uscire dal degrado, e che oggi custodiscono gelosamente. Ogni giardino è diverso da un altro, ognuno ha una storia e rispecchia la personalita’ di chi lo cura, ma tutti hanno un denominatore comune, cioe’ lo scopo di rendere migliore la vita di chi viveva e vive all’East Village.

Il giro del mondo in bicicletta ora si può. Vi “bastano” 381 giorni

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Il giro del mondo in 80 giorni Jules Verne ce lo descriveva in mongolfiera, in treno e a bordo di qualsiasi animale da soma si incontrasse sul proprio cammino. Nei tempi moderni il giro del mondo (ecologico) si fa…in bicicletta.

L’idea è venuta al biologo marino e consulente dei trasporti di Londra Ed Gillespie (35 anni) e alla sua fidanzata Fiona King (29), per dimostrare che per girare il mondo non c’è bisogno di inquinarlo. Il loro viaggio è durato qualcosa in più degli 80 giorni di Verne (381 giorni per l’esattezza), ma la loro scommessa era ben più importante di quella del protagonista della storia fantastica.
A spingere il biologo inglese è stata la frase di Confucio “un viaggio epico comincia con un singolo passo”, e così, con un passo dietro l’altro, i due fidanzati sono scesi in strada, hanno preso l’autobus numero 59 alla stazione di Waterloo, e hanno cominciato il loro percorso lungo 65 mila km.

Da Critical mass al bikesharing: meno inquinamento e più buonumore per chi sceglie le due ruote

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Niente bollo, niente assicurazione, niente benzina, eppure in città sono le più veloci. Le biciclette rappresentano una valida alternativa per far fronte all’inquinamento delle metropoli, coniugando una rapidità di spostamento ecologica ad un’attività fisica salutare e dagli enormi benefici per il benessere psicofisico.

Uno dei vantaggi antistress garantito dalle due ruote è il non dover trovare il tanto agognato parcheggio, con lo spettro delle multe e della rimozione forzata sempre in agguato. Il risparmio energetico è immane, pensate che traducendo l’energia consumata da un ciclista che va ad una velocità di 15 km/h in consumo di benzina, è come se si fossero percorsi 800 km con un litro.

22 Marzo 2008: La Giornata Mondiale dell’Acqua

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Nel 1992 è stata scelta la data del 22 Marzo per istituire la Giornata Mondiale dell’acqua, il bene piu’ prezioso che l’umanita’ abbia a sua disposizione. E’ tuttavia necessario sottolineare che non tutti i popoli della terra possono usufruirne allo stesso modo, soprattutto in Africa, in alcune regioni del Sud-America e tra le etnie piu’ isolate.
Per miliardi di esseri umani oggi i servizi igienici e l’acqua rappresentano ancora un lusso, la possibilità di poter bere ad una fonte potabile comporta viaggi quotidiani di chilometri, da parte di donne con i loro piccoli al seguito. I dati sulla situazione in Africa sono stati resi noti dal rapporto Oms-Unicef, in preparazione della Giornata del 22 Marzo.

Nei paesi occidentali si è abituati a ritenere l’acqua come un servizio dovuto, ma non si ha rispetto nell’utilizzarla, infatti è evidente che gli stati piu’ ricchi sono quelli in cui si compiono piu’ sprechi, a livello industriale, cittadino e domestico.
Il sostenere che senza l’acqua la vita sia impossibile, non è una banalità, è la realta’, poichè tutto funziona, si nutre, cresce grazie a questo bene preziosissimo. Il nostro corpo è composto per il 90% da acqua, le piante sono costituite da acqua, attraverso essa noi possiamo nutrirci, puo’ crescere la vegetazione, abbiamo i servizi igienici, possiamo garantire la pulizia delle nostre abitazioni. Ma perchè questo immenso patrimonio non puo’ essere distribuito ad ogni singolo abitante della terra in egual misura?

Il Teleriscaldamento si diffonde anche in Italia

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Finora abbiamo trattato in questo blog di energia fotovoltaica, di eolico e di nucleare pulito. Ora facciamo la conoscenza di un nuovo sistema di produzione energetica alternativa. E’ un sistema di cui se ne parla ancora poco, ma alcuni comuni italiani se ne sono già attrezzati. Stiamo parlando del “Teleriscaldamento“.

Questo nuovo metodo di produzione energetica prevede che, al livello comunale, venga costruito un impianto centralizzato il quale, attraverso tubature speciali, faccia passare acqua calda o energia elettrica direttamente nel sottosuolo, fino a farla arrivare nelle case. In senso pratico questo significherebbe un grosso risparmio energetico a livello individuale, in quanto arrivando già l’acqua calda, si risparmierebbe sulle caldaie, che producono una quantità molto elevata di CO2. Ma anche energia elettrica per i frigoriferi o gas che va ad alimentare i termosifoni.

Cani a teatro e al cinema: in Toscana sarà presto possibile

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I nostri amici a quattro zampe potranno presto seguirci ovunque, in ogni luogo pubblico.
Se già esistevano spiagge attrezzate alla presenza di Fido, ora si cerca di estendere il diritto dei cani ad entrare un po’ ovunque.

E’ questa la proposta di legge avanzata in Toscana dal consigliere dei Verdi Fabio Roggiolani.
Il disegno di legge sull’accesso dei cani nei luoghi pubblici sta facendo molto discutere in questi giorni. E non dubitiamo a capire perchè.

La legge, se venisse approvata, consentirebbe ad ogni animale domestico (non solo il cane dunque) di seguire il padrone al cinema, al ristorante, a teatro e persino al museo e in ospedale.
La proposta nasce soprattutto per combattere il fenomeno degli abbandoni, ma le proteste non sono mancate, anche e soprattutto dagli amici degli animali.

Premio per Tesi di Laurea Verdi

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La clausola che le tesi siano stampate su carta riciclata non l’ho trovata, ma per tutto il resto è davvero un bando per tesi di laurea su temi che riguardano la sostenibilità, l’ecologia e, visto che parliamo di dottori, aggiungerei la consapevolezza del fatto che il futuro del pianeta dipende da noi e la voglia di tutelarlo.

Il bando è promosso dalla Fondazione Icu (Istituto Consumatori ed Utenti), che ogni anno pubblica i “Quaderni Icu”, allo scopo di divulgare la ricerca nel campo del consumerismo e di destare l’attenzione delle Associazioni dei consumatori.