Nuove bollette elettriche, l’ennesima truffa dell’Autorità per l’energia

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Nella giornata di ieri stavo seguendo il telegiornale, quando un annuncio mi ha raggelato il sangue nelle vene. L’Autorità per l’energia ha annunciato che dall’inizio di luglio le bollette dell’elettricità costeranno lo 0,5% in meno rispetto a giugno 2010, ma avverte l’Authority:

L’ultima riduzione sarebbe stata superiore se non si facesse sentire il crescente impatto degli oneri per i sussidi alle fonti rinnovabili che, per legge, fanno parte della bolletta.

A questo punto una persona dotata di buon senso avrebbe già spento il televisore. Ma come si fa a manovrare fino a questo punto l’informazione? Si tratta evidentemente di una strategia di marketing tra le più subdole che solo un Governo pro-nucleare e pro-petrolio potrebbe mettere in atto senza alcuna vergogna. Dopo il salto vi spieghiamo il perché.

Fotovoltaico: California, mega impianto presso l’aeroporto di San Jose

fotovoltaico-impianto-california-aeroporto-san-joseIn California anche l’aeroporto internazionale di San Jose contribuirà all’abbattimento su scala globale delle emissioni inquinanti garantendo ogni anno, nello specifico, la mancata emissione di ben 1.284 tonnellate di anidride carbonica. Questo grazie al completamento di una imponente copertura fotovoltaica realizzata utilizzando i moduli di Canadian Solar, società quotata al Nasdaq e leader al mondo nella produzione di pannelli fotovoltaici.

Il progetto rientra nell’ambito del Programma ” SJC Terminal Area Improvement” che è in grado di attivare investimenti per ben 1,3 miliardi di dollari americani con il fine della modernizzazione e per rendere efficiente ma anche autonomo dal punto di vista energetico tutto l’aeroporto di San Jose.

Fotovoltaico, in Sardegna l’impianto più grande d’Italia

Fotovoltaico, Sardegna

Il più grande impianto fotovoltaico su tetto mai realizzato nel nostro Paese sarà costruito in Sardegna entro la fine dell’anno 2010. Ad annunciarlo sono stati la società belga Enfinity NV e il gruppo Busi Impianti S.p.A., due aziende leader nel settore delle energie rinnovabili. L’impianto fotovoltaico sardo svilupperà una potenza pari a 2,349 MWp per un valore di 8 milioni di euro.

Il patto siglato dalle due società prevede la messa in opera di un impianto fotovoltaico integrato parzialmente sul tetto dei capannoni industriali del gruppo elettromeccanico Keller di Villacidro, il comune della Provincia del Medio Campidano (distaccamento da Cagliari dal 2005).

Fotovoltaico, agevolazioni ridotte del 18% nel 2011

incentivi fotovoltaico

Stefano Saglia, sottosegretario allo Sviluppo economico, ha anticipato che per l’anno 2011 le agevolazioni statali per gli impianti fotovoltaici saranno ridotte del 18%. La diminuzione degli incentivi in Italia segue in questo modo l’andamento di Germania e Spagna che hanno già ridotto le agevolazioni per gli impianti fotovoltaici residenziali.

Il contributo per l’attivazione di pannelli fotovoltaici sarà ridotto nel prossimo anno del 6% ogni quattro mesi, fino ad arrivare allo scadere dell’anno ad una diminuzione del 18%. Il conto energia sarà stabile per gli anni 2012 e 2013 ma subirà nuovamente un cambiamento nel 2014, praticamente ogni tre anni subirà delle modifiche.

Fonti rinnovabili e risparmio energetico nella Regione Emilia-Romagna

fonti-rinnovabili-risparmio-energetico-regione-emilia-romagnaIn Emilia-Romagna la Regione, a seguito di una delibera che è stata approvata dalla Giunta, ha messo sul piatto ben 25,8 milioni di euro di risorse al fine di poter finanziare complessivi 34 progetti che coinvolgono gli enti pubblici, e che garantiranno sia il risparmio energetico, sia la produzione di energia pulita da fonti rinnovabili. Dei 25,8 milioni di euro 13,6 sono già a disposizione, mentre per la restante quota degli stanziamenti la Regione si è impegnata a trovare i fondi attraverso l’assestamento di bilancio.

Gli enti pubblici interessati sono sparsi in tutte le Province della Toscana e riguardano, tra gli altri, enti parco regionali, aziende sanitarie locali, enti locali ed aziende ospedaliere affinché queste si dotino di sistemi per produrre negli edifici energia da fonti rinnovabili, ma anche di sistemi tecnologici orientati al miglioramento del rendimento energetico.

Comune di Acquapendente: no al nucleare, sì al fotovoltaico

fotovoltaico-nucleare-comune-acquapendenteIl Comune di Acquapendente non vuole esporre ai rischi del nucleare le generazioni future, ed è per questo che è stata rinnovata da parte dell’Amministrazione la propria volontà a rimanere un “territorio comunale denuclearizzato” dopo che al riguardo, il 18 giugno scorso, è stato approvato uno specifico ordine del giorno.

Di contro, il Comune di Acquapendente dice sì allo sviluppo della produzione di energia pulita da fonti rinnovabili, in particolare con la tecnologia del fotovoltaico che non produce gas serra, ha dei tempi di realizzazione molto brevi, incomparabili con quelli relativi alla costruzione ed alla messa in funzione di un impianto nucleare, ed ha dei costi decisamente più bassi a fronte di materiali che rispetto ai componenti per la realizzazione di una centrale non solo sono di gran lunga di più facile reperimento, ma si possono altresì riciclare senza generazione di scorie da stoccare e da monitorare per decenni con tutti i rischi che ne conseguono quando si parla di energia prodotta dall’atomo.

Nucleare, flash mob di Greenpeace a Roma contro decisione Corte Costituzionale (video)

Nella giornata di ieri la Corte Costituzionale, come facilmente prevedibile con largo anticipo, ha rigettato i ricorsi presentati da 10 Regioni (in precedenza erano 11), le quali si erano opposte al ritorno al nucleare, almeno sul loro territorio. Per protestare contro questa decisione e contro tante altre del Governo che vuole a tutti i costi tornare indietro di 30 anni, quasi un centinaio di persone hanno dato vita ad un flash mob a Roma, in via del Corso, accasciandosi a terra per un minuto.

La decisione della consulta rileva infondatezze ed inammissibilità nei ricorsi di Toscana, Umbria, Liguria, Puglia, Basilicata, Lazio, Calabria, Marche, Emilia Romagna e Molise, mentre il Piemonte, che con l’amministrazione Bresso aveva intrapreso lo stesso iter, l’ha ritirato quando Presidente di Regione è diventato il leghista Roberto Cota.

Fotovoltaico: gli italiani credono nell’energia solare

fotovoltaico-energia-solare-anie-gifi-sondaggio-ispoQual è in Italia il punto di vista dei cittadini in merito all’energia solare? Ebbene, la risposta in merito ce la fornisce l’Ispo, l’Istituto di ricerca che sul tema ha effettuato un sondaggio d’opinione per conto di Gifi/Anie, da cui è emerso, innanzitutto, come sull’energia solare e sui pannelli gli italiani abbiano un buon grado di conoscenza ed esprimano un elevato grado di apprezzamento sull’utilizzo delle fonti rinnovabili.

Nel dettaglio, l’86% del campione interpellato vede nel fotovoltaico la tecnologia più efficiente per produrre energia da fonte solare, mentre addirittura l’89% ha piena consapevolezza del fatto che con lo sfruttamento dell’energia solare si rispetta l’ambiente. Ma tra gli italiani in merito all’energia solare oltre che grande fiducia ci sono anche dei timori.

L’incidente della BP può accadere alle centrali nucleari

centrale nucleare inquinante

Per semplificare la questione, la capacità che qualcosa possa andare molto, molto male a causa della cattiva gestione tecnica (o altri problemi di fondo), può accadere a chiunque in qualunque momento. Ora, ci sono sicuramente un gran numero di cose che si potrebbero fare, come leggi più severe, maggiori controlli, o anche l’assunzione di più responsabilità da parte di chi gestisce le attività, ma alla fine si ritorna sempre al problema di fondo: gli incidenti possono capitare.

Successivamente alla fuoriuscita di petrolio dalla piattaforma BP, sono piovute richieste per passare all’energia pulita. Una buona cosa, se non fosse che per molti ciò significa nucleare. Il problema è che se ascoltassimo gli appelli per l’espansione del nucleare per ridurre il ricorso al petrolio, potremmo metterci in una situazione ben peggiore. Aumentando il numero delle centrali nucleari, per un semplice calcolo matematico, aumenta anche il rischio di incidenti. E cosa accadrebbe se un disastro come quello della BP accadesse in una centrale nucleare?

Impianti fotovoltaici: Kinexia, via libera a nuovo parco a Latina

impianti-fotovoltaici-kinexia-via-parco-latina-autorizzazioneNel Comune di Latina, e per la precisione in località Borgo Sabotino, presto saranno risparmiate in atmosfera emissioni di anidride carbonica (Co2) per ben 13.400 tonnellate annue che equivalgono a 4.200 tonnellate all’anno di petrolio. Questo dopo che la società Kinexia ha reso noto la società E.R. Energia Rinnovabile S.r.l. ha ottenuto, su un’area di 40 ettari, l’autorizzazione alla realizzazione di un parco fotovoltaico avente un potenza complessiva pari a 16,2 MW.

E.R. Energia Rinnovabile S.r.l. è una società controllata da Volteo Energie S.p.A. che a sua volta è una subholding di partecipazione del Gruppo Kinexia attiva nel settore delle fonti rinnovabili; in questo modo il Gruppo Kinexia ha raggiunto nella Regione Lazio, ed in particolare nella Provincia di Latina, 29 MW autorizzati di potenza da fotovoltaico in un tempo inferiore ai dodici mesi.

Imprenditori, Governo e Confindustria verso l’eolico

Eolico firmato protocollo di Legalità

Lunedì 21 giugno 2010 gli imprenditori dell’eolico italiano, facenti parte dell’Anev (Associazione nazionale energia del vento), hanno aderito al protocollo di Legalità già firmato da Emma Marcegaglia di Confindustria e da Roberto Maroni, ministro dell’Interno.

Gli imprenditori del Paese, riuniti nel PalaEnergia Anev con Pasquale De Vita, presidente di Confindustria Energia, hanno dunque sottoscritto il loro impegno all’iniziativa per

aiutare gli imprenditori della confederazione degli industriali a combattere e respingere ogni possibile malcostume e a denunciare ogni comportamento contrario al dovuto rispetto della legalità.

Energia Italia: aumenta la dipendenza da fonti rinnovabili

fonti-rinnovabili-energia-italia-rapporto-censis-confindustriaNel periodo dal 2000 al 2008 in Italia il peso percentuale del petrolio sul totale del mix energetico nazionale si è ridotto di oltre otto punti percentuali, passando dal 49,5% al 41,4%, mentre nello stesso arco di tempo il contributo da fonti rinnovabili è passato dal 6,9% all’8,9%.

Sono questi alcuni dati interessanti presenti ne “Il valore sociale dell’industria energetica italiana“, un rapporto a cura del Censis e di Confindustria Energia, presentato a Roma, che hanno fatto il punto sul nostro sistema energetico caratterizzato da ben 118 mila addetti, investimenti al ritmo annuo di almeno 16 miliardi di euro, ed un fatturato pari a ben 230 miliardi.

Fonti rinnovabili: Erg Renew cresce nell’eolico

fonti-rinnovabili-eolico-erg-renew-cresce-acquisizioneERG Renew ha annunciato in data odierna un importante accordo che, una volta perfezionato nel rispetto delle condizioni previste, e del via libera da parte dell’Antitrust, porterà la società a possedere nel 2013 una capacità complessiva installata di impianti da fonti rinnovabili pari a ben 530 MW rispetto ai 428 MW indicati nel piano industriale a valere per il periodo dal 2010 al 2013.

Nel dettaglio, la società quotata in Borsa ha raggiunto con la società IVPC S.a.s un accordo per acquisire il 100% delle quote di IVPC Power 5 S.r.l., azienda che possiede due parchi eolici in Molise ed in Puglia per una potenza pari, rispettivamente, a 40 MW ed a 62 MW; il parco eolico in Puglia è già entrato in esercizio nel corrente mese di giugno, mentre quello in Molise è già in esercizio dall’inizio dell’anno.

Olimpiadi 2012 al torio e al radio, stadio Londra sorge su deposito scorie nucleari

stadio olimpico LondraA lanciare l’allarme è il quotidiano britannico The Guardian: molti degli stadi e delle infrastrutture che verranno costruite per le Olimpiadi di Londra 2012 sorgerannno in un’area che contiene scorie radioattive nel sottosuolo.

Stando ai dati raccolti in un’inchiesta e al parere degli esperti consultati dal giornale lo sviluppo dell’area a Est della metropoli londinese, dopo la fine dei Giochi, sarebbe a rischio proprio per la presenza di materiale radioattivo, si parla di centinaia di tonnellate di torio e radio, seppellito decine di anni fa senza rispettare del tutto le norme di sicurezza previste dalle leggi in vigore in Gran Bretagna. Le scorie nuclerari sarebbero infatti mischiate a rifiuti a bassa radioattività contenuti in celle apposite.