Festival dell’energia di Lecce: dal 16 al 18 maggio “l’energia spiegata”

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Si è svolta ieri a Roma la presentazione del Festival dell’energia di Lecce, alla sua prima edizione.
La manifestazione si svolgerà dal 16 al 18 maggio nella città salentina, e avrà come tema principale di dibattiti e confronti le energie rinnovabili.

Come fa notare Sandro Frisullo, vicepresidente della regione Puglia, il 30% delle energie da fonti rinnovabili proviene all’Italia proprio dalla Puglia. Non si poteva dunque scegliere un terreno migliore per continuare a seminare sul campo delle ecoenergie.
Alla conferenza di presentazione erano presenti anche il sindaco di Lecce Paolo Perrone, l’Assessore alle politiche energetiche della Provincia di Lecce Gianni Sergi, il Direttore di Assoelettrica Francesco De Luca, il Presidente di Aris Alessandro Beulcke.

Quanto si risparmia con Internet?

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La più grande invenzione del ventesimo secolo è senza dubbio internet. Coloro che hanno avuto la grande idea di mettere due computer in comunicazione a distanza dovrebbero essere paragonati ai vari Marconi, Volta, e anche a colui che ha scoperto il fuoco, perchè un’invenzione così può davvero cambiare la vita di miliardi di persone.
Anche in senso ecologico.

Avete idea dei miliardi che si risparmiano utilizzando internet? E degli ettari di foreste risparmiate? Proviamo a dare qualche numero.

Un uso più consapevole dell’acqua per la salvaguardia di un bene prezioso

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L’Italia nonostante la favorevole piovosità ( con una media annuale di 1000 millimetri d’acqua contro i 650 millimetri della media europea) sembra caratterizzata da una perenne carenza idrica che, durante il periodo estivo, si manifesta con tale evidenza da costringere gli Enti preposti ad erogare acqua a giorni alterni o a restrizioni ancora più severe in numerose zone della Penisola. Entro trent’anni “la grande sete”, salvo interventi immediati, colpirà anche il nostro Pese, che per la politica dell’acqua si colloca nell’area di Grecia,Spagna e Nord Africa.

Nei paesi industrializzati il consumo di acqua e le quantità utilizzate sono di proporzioni enormi, con l’inevitabile conseguenza di un grave impatto sull’ambiente. A volte basta davvero poco per evitare di arrecare dei danni ingenti, salvaguardando così l’ambiente ed aumentando la possibilità per tutti di usufruire di questo bene prezioso. Forse molti di noi rimangono mezz’ora sotto la doccia per il semplice gusto di farci coccolare, o ci laviamo le mani consumando 10 litri di acqua..

Al posto della benzina l’etanolo: amico dell’ambiente

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L’etanolo, che altro non è che il comune alcool, ha una struttura in tutto e per tutto simile ad un idrocarburo, con la differenza che contiene anche atomi di ossigeno che lo rendono un combustibile migliore della benzina. Quello che non migliora è il consumo, perché l’alcool ha un minore potere calorifico e richiede miscele più “grasse”, cioè con una quantità maggiore di carburante rispetto all’aria per ottenere la combustione desiderata. Un comune motore a benzina, se alimentato con etanolo, guadagna tra il 10% e il 15% di potenza e coppia, in virtù del maggior numero di ottani.

Attualmente in Europa sia in Svezia che in Francia sono disponibili negli impianti di rifornimento colonnine che erogano l’E85 e l’E95, carburanti con l’85% o il 95% di alcool e la restante parte di benzina. La Francia esporta cereali e zucchero di barbabietola sufficienti per produrre il 70% del combustibile necessario al fabbisogno del proprio parco auto alimentato a benzina. L’etanolo è amico dell’ambiente: tre delle principali sostanze inquinanti presenti allo scarico vengono drasticamente abbattute, in special modo il monossido di carbonio (CO) risultante è solo il 14% rispetto ai valori imposti dalla normativa Euro 5, che entrerà in vigore presumibilmente nel biennio 2009-10.

Cosa sono i termovalorizzatori?

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Da quando è scoppiato il caso rifiuti a Napoli abbiamo cominciato a sentir nominare tante parole nuove, o poco conosciute ai più. Una di queste è “termovalorizzatore“. Questa che sembra una parola buona, che scomposta sembra significare “valorizzazione del calore”, quindi una cosa positiva, la vediamo però associata a proteste e a significati negativi.

Cerchiamo di capirne di più. I termovalorizzatori hanno acquisito questo nome, a mio avviso, per indorare la pillola ai cittadini. Infatti prima questi enormi macchinari erano chiamati inceneritori, e siccome il nome non è che fosse molto incoraggiante, si è pensato, per calmare gli animi, di battezzarlo con qualcosa di più positivo.

Investimenti nelle rinnovabili per 50 miliardi di euro

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Dallo studio promosso da AGICI Finanza d’Impresa, sotto la guida di Andrea Gilardoni dell’Università Bocconi, arrivano i dati relativi agli investimenti dei principali gruppi elettrici europei e italiani, nel periodo che va dal 2008 al 2015. Lo studio riguarda tutti i maggiori player europei (Atel, Centrica, Edf, EdP, Enel, E.On, Iberdrola, Rwe, Statkraft, Suez e Gdf considerati sia singolarmente che post fusione, Vattenfall, Verdbund, A2A, Acea, Edison, Erg, Iride, Sorgenia). Con uno sforzo finanziario di oltre 50 miliardi di euro e un tasso di crescita al 285%, i 14 gruppi europei considerati porteranno la loro capacità produttiva da rinnovabili da 13 mila megawatt nel 2007 a 50 mila megawatt nel 2015 (escludendo l’idroelettrico tradizionale).

I prodotti alla Spina per un contributo all’ambiente

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Ormai non è una novità ma pare essere sempre più diffusa nei super e ipermercati della penisola, il vezzo di vendere alcuni prodotti “alla Spina”, sfusi. Il cliente si reca presso il PdV e fa la spesa con un contenitore (rigorosamente biodegradabile e riutilizzabile), versa al suo interno la quantità desiderata (eventualmente predosata con l’ausilio di appositi dispenser), stampa l’etichetta con il prezzo e va a pagare alla cassa. Si spingono i clienti a “riciclare” i contenitori diminuendo i costi d’acquisto del prodotto e quelli più strettamente ambientali (è stimato che dall’avvio dell’iniziativa è stato evitato l’utilizzo di oltre 38mila bottiglie di plastica (corrispondenti a circa 2,3 tonnellate di plastica). Acquistare i prodotti alla spina ecologici e concentrati significa per l’esercente e il consumatore finale contribuire al processo di riduzione dei spesa rifiuti alla fonte e dunque dare il proprio contributo per un futuro più sostenibile.

Raccolta differenziata: un piccolo impegno per un grande risultato

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Ogni nostra azione produce inquinamento: leggere un giornale o bere un’aranciata, non sarebbe nulla, se non considerassimo che ogni giorno nel mondo vengono stampate milioni di pagine, costruite milioni di bottiglie in plastica o lattine in alluminio, assemblati milioni di oggetti e mobilio per le nostre case. Questo significa milioni di alberi abbattuti, milioni di litri di petrolio consumati, milioni di kg di CO2 immessi nell’atmosfera: con la raccolta differenziata, invece, tutte queste risorse vengono risparmiate.

Nuova cultura dell’energia: Festival a Piazza S.Oronzo

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Tra il 16 e il 18 maggio 2008, gli spazi più rinomati e prestigiosi della città, Piazza Sant’Oronzo, Teatro Politeama Greco, il Chiostro dell’ex Convento dei Teatini, l’ex conservatorio di Santa Monica, vivranno una vita inedita e saranno la cornice ideale di dibattiti, proiezioni, spettacoli e laboratori. L’iniziativa nasce da un’idea di Aris e Assoelettrica, partner nell’ideazione e nella realizzazione della manifestazione. Il festival sarà l’occasione per affrontare un discorso su una “nuova cultura dell’energia”; una cultura condivisa dal mondo dell’università, della tecnologia, della scienza, dell’impresa, della politica e dalla cittadinanza, affinché l’energia possa costituire il perno di un nuovo rinascimento italiano e trasformarsi in opportunità unica per il Paese.

Per farlo, sono stati coinvolti scienziati di fama, politici, imprenditori, ambientalisti, giornalisti. Insieme per discutere e condividere con un pubblico attento e curioso una nuova possibile idea di energia per il futuro. Una cultura partecipativa che veda tutti direttamente impegnati e coinvolti. Questa prima edizione del Festival dell’Energia vuole essere un’occasione per cominciare un lavoro paziente di elaborazione di una nuova cultura dell’energia. È un’opportunità per rispondere a un bisogno che emerge con evidenza nei dibattiti televisivi, sui giornali, nelle discussioni di tutti i giorni: il bisogno di chiarezza su un tema complesso, fondamentale e urgente.

National Toxicology Program: le bottiglie di plastica aumentano il rischio di tumori

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Secondo i risultati preliminari del National Toxicology Program, il bisfenolo A (Bpa), sostanza utilizzata non solo per produrre bottiglie di plastica, ma anche nei contenitori e nei rivestimenti interni delle lattine, avrebbe molti effetti nocivi: potrebbe accelerare la puberta’, aumentare il rischio di tumori a seno e prostata, dare problemi neurologici.

Quante volte passeggiando per il lungomare dobbiamo sorbirci quel penoso spettacolo fatto di bottiglie e lattine galleggianti a fior d’acqua? Ogni anno il problema rifiuti cresce: vengono prodotte quasi dieci milioni di tonnellate di plastica, il 10 per cento delle quali finisce in mare. Il 20 per cento di questa plastica viene gettata dalle imbarcazioni e dalle piattaforme, mentre il resto arriva dalla terraferma. Le stesse caratteristiche che rendono la plastica adatta a così tante applicazioni industriali rappresentano un problema per gli ecosistemi marini. Quindi non fanno male solo all’ambiente essendo fatte di risorse non rinnovabili (il petrolio), essendo praticamente indistruttibili quando abbandonate nei prati, in mare e sulle spiagge e liberando diossina quando vengono bruciate negli inceneritori. Le bottiglie di plastica potrebbero essere dannose anche per la salute degli esseri umani. Nella sola Lombardia, vengono portate in discarica e incenerite 150.000 tonnellate di bottiglie in PET all’anno, con un costo per la collettività di 25 milioni di euro; l’inquinamento a questo punto non è assolutamente da sottovalutare.

Ecocho: navigando in internet si contribuisce a piantare alberi

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Si chiama Ecocho ed e’ il nuovo motore di ricerca ecologico lanciato dall’Australia in 14 Paesi, tra cui l’Italia. Lo slogan è You search. We grow trees, Ecocho pianterà due alberi ogni mille ricerche effettuate su internet tramite Yahoo e Google, i due motori di ricerca americani presenti nella maschera del sito australiano www.ecocho.com, contrastastando così le emissioni inquinanti di anidride carbonica. Il motore di ricerca “verde” in Italia potrebbe avere un grande successo: basta pensare che nel 2007 Google e Yahoo! hanno ottenuto percentuali di utenza rispettivamente del 94 e del 21%.

Berlusconi vuole il nucleare, ecco le ragioni per fargli cambiare idea

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All’annuncio della vittoria di Berlusconi alle ultime elezioni politiche, gli ambientalisti di tutta Italia si saranno sentiti passare un brivido lungo la schiena. Il leader del Pdl, infatti, ha da sempre dichiarato che la soluzione per i problemi energetici in Italia sarà l’introduzione del nucleare.

La sua vittoria, e l’inizio delle sue riforme, coincideranno proprio con l’anniversario della strage di Cernobyl, esattamente il 26 aprile del 1986.
L’esplosione del reattore nucleare della centrale bielorussa portò alla contaminazione radioattiva di un raggio di 150.000 km quadrati di territorio che andava dalla Bielorussia all’Ucraina, fino anche alla Russia.
Esattamente un anno dopo gli italiani, per una volta primi in Europa, firmarono il referendum che vietava la costruzione di centrali nucleari nel nostro bel Paese.

La Puglia va a idrogeno, prima rete di distributori per auto al mondo

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Forte lo schieramento della Regione Puglia dalla parte dell’ambiente e dell’energia verde. Dopo aver sfruttato il sole che bacia il tacco per il fotovoltaico e la forze del vento che soffiano tra Adriatico e Ionio per produrre energia dll’eolico, è ora il momento dell’idrogeno, energia prodota dall’azione combinata di sole e vento.

Profetizzata da Rifkin, guru dei cambiamenti industriali pro energie alternative, si compie in Puglia una vera e propria rivoluzione: verrà creata, nel giro di un anno, a partire da maggio, la prima rete di distribuzione di carburante a idrogeno al mondo. Nelle sei province pugliesi saranno installati dei distributori di idrometano (70% metano e 30% idrogeno), capaci di alimentare tutte le auto con motore predisposto.

Aria e Vento danno alla luce due piccoli falchi

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Aria e Vento, due falchi pellegrini inquilini del cornicione della Facoltà di Economia della Sapienza di Roma, hanno avuto due piccoli. Altre uova stanno per schiudersi.
Il lieto evento è stato ripreso dalle telecamere del progetto BirdCam, nato dalla collaborazione della Facolta’ di Economia della Sapienza, di Terna, del Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale e di Ornis Italica.

I due pulli sono stati battezzati col nome di Tati e Ponentino. Gli ornitologi ne controlleranno la crescita grazie all’inanellamento, che consente di seguirne gli spostamenti.