Nuovo Tornado in Usa, per ora già 19 morti

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Non solo Birmania. La ribellione della natura ritorna a colpire l’Occidente, e per la seconda volta in pochi mesi torna in America. Stavolta a farne le spese sono gli Stati dell’Oklahoma e Missouri, investiti da raffiche di vento a oltre cento chilometri orari e piogge di detriti.

Queste zone rurali sono più facilmente spazzabili dal vento, che si è portato via decine di abitazioni e lasciando centinaia di persone senza un tetto sulla testa. Dopo il suo passaggio si sono potute notare auto accatastate una sull’altra, pali dell’energia elettrica divelti, comunicazioni semi-interrotte, ma soprattutto 19 vittime (12 in Missouri, 7 in Oklahoma, di cui un bambino).

La fuliggine responsabile di danni alla salute e dei mutamenti climatici

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Mentre tutti parlano di anidride carbonica, o CO2, come responsabile del cambiamento climatico globale in corso, ci potrebbe essere un altro importante responsabile di questo fenomeno che, fino ad ora, è stato fortemente sottovalutato. Si tratta della fuliggine, le cui particelle di carbonio incombuste in realtà danneggiano l’ambiente più di quanto pensato.Uno studio climatico svolto dalla NASA ha mostrato come grandi quantità di fuliggine e di altri inquinanti potrebbero la causa delle variazioni di precipitazioni e temperatura della Cina ed essere responsabili dell’aumento delle inondazioni e delle siccità avvenuto negli ultimi decenni. Finora si sapeva con certezza che la fuliggine fa molto male alla salute, nella sola Asia 400.000 donne e bambini muoiono ogni anno per aver respirato questi fumi in casa e l’Asia è responsabile del trenta percento della fuliggine emessa nel mondo, mentre quelli industrializzati, Europa in testa, soprattutto attraverso i motori diesel , sono responsabili di un altro quarto delle emissioni.

Uno specifico studio condotto da scienziati tedeschi e italiani ha suscitato il timore che le particelle prodotte dai motori diesel a basse emissioni possano essere addirittura più dannose per la salute umana di quelle dei motori più vecchi. I risultati dello studio sono stati recentemente pubblicati on line dalla rivista «Environmental Science & Technology» dell’American Chemical Society (ACS).

Impianto fotovoltaico, ma quanto mi costi?

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Sono mesi che ci occupiamo di descrivere le qualità dell’energia solare. Abbiamo parlato degli impianti più svariati e delle applicazioni più fantasiose, ma non abbiamo mai parlato di costi.
Infatti costruirsi da soli un impianto a pannelli solari non è mai stato così economico come in questo periodo, e soprattutto facile.

Dal 2008, ma con proroga fino al 2010, la Finanziaria prevede degli incentivi per chi investe sulle energie rinnovabili, ed in particolare sul solare. Bisognerà vedere se il nuovo Governo confermerà gli incentivi del vecchio, o azzererà tutto, ma per ora le cifre sono queste: detrazione del 55% per le spese sostenute entro la fine dello scorso anno a fronte di un impianto che permetta una riduzione di consumi energetici; incentivi per gli edifici di nuova costruzione fino a 100 mila euro, di vecchia costruzione ed edifici pubblici fino ad un massimo di 60 mila euro.

Scajola: occorre mix di nucleare e rinnovabili

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Abbiamo seguito da vicino, durante la corsa alle elezioni, il problema delle risorse energetiche e l’approccio dei diversi programmi dei partiti in lizza per il governo del Paese.
Nel manifesto programmatico del Pdl, tra le sette missioni presenti, una menzione sull’energia nucleare c’era.

Dei rischi del nucleare abbiamo già ampiamente trattato, oggi torniamo a discuterne viste le recenti dichiarazioni del neo-ministro delle Attività Produttive Claudio Scajola:
Si tratta di un problema enorme per il nostro paese: non possiamo continuare a dipendere solo dal petrolio, dobbiamo pensare a un mix che va dal nucleare alle rinnovabili.

Dove sono i raccoglitori di pile esauste? Batterie scariche e pirati della spazzatura

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L’UE produce più di un milione di tonnellate di batterie all’anno, molte delle quali contengono sostanze chimiche pericolose come il piombo e il cadmio. Solo la metà delle batterie acquistate dai consumatori finisce nel circuito dei rifiuti, ed è stato eliminato, quindi, in inceneritore o in discarica. Forse perché alcuni neanche sanno dell’esistenza delle discariche di raccolta delle batterie, o purtroppo alcuni paesi, specialmente al Sud, non sono neanche provvisti… Le batterie scariche devono essere gettate negli appositi raccoglitori che dovrebbero x legge essere situati in ogni comune e citta’ e posizionati in luoghi accessibili e facilmente identificabili. Se nel posto in cui viviamo non esistono, è bene presentarsi in circoscrizione e denunciare l’omessa posizionatura dei raccoglitori di pile esauste per la raccolta differenziata.

Smarthouse Mabo: ad Arezzo inaugurata la prima casa ecologica montabile in due mesi!

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Ancora da Arezzo, la città che si sta muovendo verso l’idrogeno, una buona econotizia: la prima abitazione in Italia interamente ecologica.

Si chiama Smarthouse Mabo ed è stata inaugurata martedì scorso a Poppi (Arezzo), davanti al Castello dei Conti Guidi.
Il progetto, con un investimento di circa un milione e mezzo di euro in due anni, è frutto del lavoro di Mapo Group, in collaborazione con il dipartimento di energetica dell’Universita’ di Firenze.

Nuova azione di forza di Greenpeace: sequestrati 2 km di “spadare” illegali

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Non sfugge proprio nulla agli attivisti di Greenpeace. La scorsa notte un gruppo di volontari ha sorpreso nel mar Ionio un peschereccio che stava utilizzando una speciale rete chiamata “spadara“, dichiarata illegale dall’Unione Europea dal 2002. L’imbarcazione si trovava a circa 50 km da Capo Spartivento, in Calabria.

Intrappolata in essa hanno trovato una decina di tonni rossi e una tartaruga marina ancora in vita.
Tornati sulla terraferma, gli attivisti hanno poi denunciato la nave Diomede II alla capitaneria di porto di Messina.

Il divorzio fa male non solo alle tasche ma anche all’ambiente

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E’ noto che il numero di divorzi “ufficiali” è cresciuto in tutti i paesi del mondo. In Italia, sommando separazioni e divorzi si è poco oltre il 10%, mentre in USA si è arrivati attorno al 50%, in Germania il 35%. Le conseguenze psicologiche, socio-economiche dei divorzi sono state sono oggetto sistematico di analisi e commenti, ma poco si conosce sulle loro conseguenze ambientali.

Siete davvero ecologisti? Non divorziate: le separazioni son terribilmente dannose per l’ambiente! A dimostrarlo è una ricerca recente, sviluppata dalla Michigan State University, che ha esaminato le situazioni correlate all’aumento del numero di divorzi negli Usa e in altri Paesi. Gli autori dello studio hanno spiegato come, secondo loro, tranquillità familiare e ambiente sono concatenati. Oltre a comportare un notevole costo in termini economici e affettivi, causare stress e sofferenza, il divorzio è anche un problema per l’ambiente.

Pitone ingoia gatto in casa: ecco le immagini!

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E’ successo in Australia: un pitone tappeto (Morelia spilota variegata), una specie non velenosa molto diffusa in Australia, ha deciso di trangugiare per cena uno dei poveri mici della famiglia McLaren, residente a Tiwi, nella periferia nord di Darwin.

La signora Asha McLaren ha raccontato ai microfoni di radio ABC che, a fare la macabra scoperta, è stata sua figlia Taara, di 14 anni, quando al mattino è uscita per andare a dar da mangiare ai gatti.

Le vacanze al mare? Scegliete le bandiere blu

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Si avvicinano le vacanze, o meglio è tempo di prenotare i soggiorni nei luoghi di villeggiatura. C’è chi pensa ad avventurosi itinerari all’estero, chi preferisce la calma dei tour culturali organizzati, il vacanziero amante delle ferie in montagna e… e tutti gli altri, beh, tutti gli altri optano per le ever green vacanze al mare, tra ombrelloni, sole, tuffi refrigeranti, parole crociate, e notti che non finiscono mai.

Per chi ha intenzione di non rinunciare alla classica settimana al mare, è bene sia informato su quali sono le acque più pulite e le spiagge premiate quest’anno dalla Bandiera blu, il vessillo che svetta sul mare doc.
A questo proposito, in controtendenza con gli altri anni, c’è un netto incremento dei riconoscimenti alle spiagge italiane.

Enel firma accordi in Cina per la riduzione delle emissioni di co2

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Enel ha firmato ieri a Pechino presso l’ ambasciata italiana in Cina due accordi di cooperazione per l’abbattimento delle emissioni ad effetto serra. I documenti siglati si inseriscono nell’ambito del Piano di Cooperazione italo-cinese avviato già nel 2001 con l’obiettivo di individuare un percorso di sviluppo sostenibile nel paese asiatico. Gli accordi prevedono un Memorandum of Understanding tra il gruppo dell’ad Fulvio Conti ed il ministero delle Scienze e della Tecnologia della Cina al fine di promuovere l’utilizzo di ‘clean coal technologies’ facendo leva sull’esperienza già maturata in Italia. Le tecnologie in questione determinerebbero per le centrali a carbone cinesi il 50% di efficienza in più e la riduzione di un terzo della CO2 prodotta per MWh generato.

European Solar Days: il 16 e il 17 maggio previsto sole su tutta l’Europa, ed una lotteria a premi fotovoltaici in Italia!

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Solare, solare e ancora solare: non ne abbiamo mai abbastanza, forse perchè ormai sembra chiaro che bisogna puntare in questa direzione, per far fronte al problema energia.
L’Unione Europea ha sempre incoraggiato e finanziato sia campagne di sensibilizzazione e di informazione sull’energia solare e sul fotovoltaico, sia progetti concreti per aiutare i cittadini europei a solarizzare le proprie case.
Una nuova campagna sul solare è prevista per il prossimo 16 e 17 maggio, che saranno gli “European Solar Days“, con iniziative previste in gran parte dei Paesi dell’Unione.

L’iniziativa, che è alla sua prima edizione internazionale, era già partita negli anni scorsi in Austria, Germania e Svizzera. Quest’anno, però, ha raccolto anche molte altre adesioni: L’Italia, la Francia, il Portogallo, la Slovenia e l’Olanda.
I Giorni europei del sole partiranno a Bruxelles con una conferenza stampa del Presidente della Commissione europea Jose’ Manuel Barroso, dal Commissario per l’Ambiente Stavros Dimas e da quello per la Ricerca Janez Potocnik. Al Parlamento europeo si svolgerà un dibattito sulle energie rinnovabili, con una particolare attenzione al tema delle nuove direttive europee sull’energia solare.

Ciclone Nargis, 15 mila morti in Birmania, e il numero potrebbe continuare a crescere

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Venti a 240 km/h, acqua che arriva dall’alto e dal basso, per lo straripamento del fiume Irrawaddy, due milioni di persone coinvolte, di cui 15 mila morti, 30 mila dispersi. E’ questo il bilancio di una delle più gravi catastrofi che hanno colpito l’Asia, ed in particolare la Birmania, già devastata dai confilitti interni tra i monaci e il regime militare.

Uno dei paesi più chiusi del mondo è stato costretto ad accettare gli aiuti internazionali di quelle nazioni che da sempre ha tentato di tenere lontano dai propri confini, ma di cui adesso non può fare proprio a meno. Il Ciclone Nargis, tempesta tropicale di categoria 3, cambierà per sempre la vita dei birmani, o almeno di quelli che resteranno vivi. E’ infatti al momento il secondo disastro naturale della storia dell’Asia, dopo quello che nel ’91 causò la morte di 143 mila persone in Bangladesh. Ma il rischio è che questo triste primato venga prima o poi superato.