Tempo di sconti, cari amici di Ecologiae, la caccia ai saldi di stagione è aperta: chi si aggiudicherà l’ultimo capo rimasto? Bracconieri di tutta Italia unitevi, il Governo vi fa un decreto di favore o meglio recepisce le direttive europee a vostro favore. La denuncia è della LAV, Lega Antivivisezione, e riguarda il Dl di attuazione della direttiva 2008/99/CE sulla tutela penale dell’ambiente, di cui ci siamo già ampiamente occupati su queste pagine nei giorni scorsi, raccogliendo i malumori di più di un’associazione ambientalista ma anche qualche consenso su alcuni punti salienti della normativa.
caccia
Caccia, la stagione venatoria 2011-2012 inizia il 1 settembre
E’ stato approvato il calendario della stagione venatoria per l’anno 2011-2012. La stagione aprirà il 1 settembre, con la caccia alla tortora, e proseguirà fino al 30 gennaio, con le eccezioni della regione Veneto in cui la stagione verrà conclusa 10 giorni dopo il resto d’Italia. Come ogni anno non mancano polemiche e ricorsi al Tar da parte delle principali associazioni ambientaliste del Paese. Se il Comitato vicentino protezionista accusa il provvedimento
una delibera per sparatori che allunga la stagione di caccia.
Legambiente denuncia la messa in atto delle modifiche previste dalla legge comunitaria 96/2010 sulla tutela della fauna e degli uccelli selvatici, che si può garantire solamente con il divieto di caccia nei periodi di riproduzione e migrazione precedenti all’accoppiamento.
Il lupo è cattivo solo nelle favole, l’agricoltura è a rischio a causa del cacciatore
Il lupo è stato ingiustamente criminalizzato nell’indagine presentata oggi a Montecitorio dalla Commissione Agricoltura della Camera dei deputati, un focus sui danni provocati dalla fauna selvatica alle coltivazioni. A dirlo, dichiarandosi a dir poco esterefatto dai contenuti del report, è il presidente di LIPU-BirdLife Italia, Fulvio Mamone Capria:
E’ scioccante leggere che il principale problema per l’agricoltura italiana sia il lupo, definito addirittura un terrore, con una criminalizzazione che appare semplicemente inaccettabile. Ci spiace, ma quello della Commissione Agricoltura è un approccio errato, che non farà fare passi avanti alla questione.
Animali a rischio estinzione: elefanti dimezzati in 40 anni
Gli elefanti sono protetti nelle savane dell’Africa Centrale e Occidentale, ma, secondo una nuova ricerca, il loro numero è ancora diminuito del 50%, o forse anche di più, negli ultimi 40 anni. L’aspetto più allarmante della vicenda è che le popolazioni di questi pachidermi sono diventate estremamente frammentate, con alcuni gruppi ben al di sotto del limite di ciò che si pensa possa essere sostenibile, mettendo a rischio anche la possibilità di un recupero futuro.
Bracconaggio, LIPU e NOA incastrano cacciatore di falchi a Scilla
Un bracconiere intento a fucilare falchi pecchiaioli è stato colto in flagrante dai volontari della LIPU che hanno subito allertato gli uomini del NOA, il Nucleo Operativo Antibracconaggio del Corpo Forestale dello Stato, consentendo di arrestare il cacciatore di frodo prima che facesse altre vittime oltre al falco, un esemplare femmina della specie, già impallinato e stramazzato ai suoi piedi.
E’ successo ieri nel territorio del Comune di Scilla (Reggio Calabria) precisamente in zona “Acqua dei porci”, nei pressi del Pilone di Santa Trada.
Un blitz vincente che testimonia quanto l’impegno dei volontari LIPU che pattugliano le aree particolarmente a rischio per quanto riguarda l’annoso fenomeno del bracconaggio, sia fondamentale per tutelare le specie protette e far rispettare i divieti di caccia nei periodi dell’anno e nelle aree in cui è proibito usare le doppiette. Queste sono le uniche ronde che vorremmo vedere in Italia.
Caccia: la LIPU protesta contro l’uccisione indiscriminata degli uccelli
Come prassi da anni, l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) fornisce i dati sullo stato di salute degli uccelli che transitano in Italia, in modo da regolare la legge sulla caccia. Quest’anno i dati forniti dall’organizzazione sono molto preoccupanti, tanto da aumentare il numero delle specie che non si possono cacciare in quanto considerate in pericolo di estinzione, e ridurre la stagione della caccia ad appena 3 mesi e mezzo.
E la risposta del Governo qual è stata? Anziché attenersi a queste indicazioni, come previsto dall’articolo 18 della legge 157/92, che prevede l’obbligatorietà del parere ISPRA, ha chiesto un nuovo tavolo all’Istituto, probabilmente per ritrattare le indicazioni. Per questo è insorta la LIPU, Lega Italiana Protezione Uccelli, in quanto si teme che il Governo possa “far da solo”, non tenendo conto delle linee guida del suo stesso istituto scientifico.
Animali in via d’estinzione: per salvare i salmoni gli Usa aprono la caccia ai leoni marini
Come se la causa dell’estinzione dei salmoni fossero i predatori marini, i responsabili del NOAA hanno deciso che, per salvare una specie in pericolo, bisogna abbatterne un’altra. Capita così che un gruppo di leoni marini della California che ha trovato un “ristorante” sempre aperto di salmoni in via di estinzione alla base della diga di Bonneville, tra Oregon e Washington, è stato condannato a morte.
A parziale discolpa dei funzionari del Fisheries Service del NOAA c’è da dire che questa non è stata la prima soluzione a cui hanno pensato. Per liberare il fiume Columbia dei leoni marini le hanno provate tutte, dai petardi ai proiettili di gomma, ma senza riuscire a dissuaderli. E così ecco trovata la soluzione più drastica.
Animali in via d’estinzione: nuove speranze per i koala
Anche se i koala non sono ufficialmente considerati minacciati dall’IUCN o dal governo australiano, le popolazioni di tutte le specie autoctone sono in declino da anni. La situazione nel Nuovo Galles del Sud, in particolare, è grave. Ma in una città, Gunnedah, la popolazione di koala è sorprendentemente in aumento. Questa anomalia, suggerisce uno studio recente, potrebbe fornire indizi utili per la protezione della specie in tutta l’Australia.
La caccia, diffusa nella prima parte del 20° secolo, ha portato il koala sull’orlo dell’estinzione. Dal 1927, il divieto di attività venatorie e le attività di conservazione della specie hanno consentito di ricostruire alcune popolazioni, ma la deforestazione, la frammentazione degli habitat e le malattie hanno rallentato questa crescita ed hanno portato a un ulteriore calo in alcuni luoghi.
Caccia, un nuovo sport mostra la stupidità umana: sparare ai cervi con il taser
Se la madre degli stupidi è sempre incinta, anche la mente di chi inventa certi sport (se così si possono chiamare) non scherza. E’ stato definito sport perché assomiglia molto alla caccia, ma sarebbe più corretto definirlo una moda, quella che ha contagiato diversi cittadini dell’Alaska, che da un po’ di tempo hanno deciso di passare il loro tempo sparando con il taser (la pistola elettrica che non ferisce, ma stordisce per diversi minuti) ai cervi.
Saranno in pochi a praticarla, direte voi. Ed invece questa pratica idiota è dilagata talmente tanto da richiedere persino un intervento del governo dell’Alaska che ieri l’ha dichiarata fuorilegge. Peccato che, come afferma un attivista della PETA, questa non sia l’unica crudeltà sugli animali, anche se è una delle più scioccanti.
Leoni decimati in 50 anni, anche loro rischiano l’estinzione
Sembravano invincibili, almeno nella cultura umana tramandata per secoli, eppure i leoni, proprio come le tigri, rischiano di sparire per sempre. I grandi felini in generale rischiano seriamente l’estinzione, dunque anche i leopardi, i ghepardi, ed in pratica tutti quegli animali che hanno simboleggiato per secoli la forza e la supremazia. Le cause sono sostanzialmente due, ma è una quella determinante: la stupidità umana che ha portato migliaia di bracconieri ad uccidere, per semplice sport, questi bellissimi animali.
L’altra è la deforestazione che ha distrutto habitat incontaminati per millenni, ma trattandosi dell’Africa subsahariana siamo ancora lontani dal preoccuparci di questo aspetto. Il vero problema che dovrebbe portare ad una sollevazione mondiale è da individuare nella volontà di molti cacciatori che, in barba a qualsiasi legge e divieto, si appostano e puntano il capobranco, di solito il leone più bello e forte.
Caccia, nuova multa dell’Ue all’Italia per la deregulation
L’Unione Europea è chiara: ogni specie “cacciabile” deve avere un numero limitato di esemplari abbattuti per evitare pericoli per gli uccelli stessi che, se uccisi in gran numero, rischiano di veder ridotti i propri esemplari oltre la soglia del pericolo. Per questo la Commissione Europea ha dato i suoi numeri: 135 mila esemplari di peppola e 410 mila di fringuello possono essere cacciati in Italia. Ed il Veneto che fa? Decuplica queste cifre.
Com’è ormai pratica già rodata, la Regione Veneto anche quest’anno ha deciso di agire in deroga (ormai lo fa dal 2004) alle leggi europee, permettendo di uccidere oltre un milione e mezzo di peppole e oltre 6 milioni di fringuelli. E proprio come ogni anno, anche il 2010 vedrà la sua bella multa milionaria che tutti gli italiani, non solo i cacciatori veneti, dovranno pagare.
Caccia, via ufficiale alla stagione venatoria 2010-2011, tra nuove norme, proteste e divieti arbitrari
Domenica 19 settembre 2010: si apre in via ufficiale la stagione venatoria 2010-2011. Torna la caccia, e tornano i cacciatori e i cacciati, aleggia il rischio di incidenti, infuriano le polemiche, le associazioni animaliste scendono in piazza con manifestazioni di protesta e lo scenario si ripete, come ogni anno, senza colpi di scena se non gli spari stessi che riecheggiano nei boschi, fuori e dentro i confini del lecito che quest’anno appaiono più confusi del solito.
Qualche novità qui e là, a gettare ancora maggiore confusione nel caos legislativo sulla materia, che ha diviso il Parlamento e spaccato in due l’opinione pubblica. I cacciatori potranno aprire il fuoco sugli animali ed ucciderli per il gusto di farlo per tre giorni alla settimana fino al 31 gennaio prossimo, esclusi il martedì ed il venerdì, perché si sa, dare alle vittime la possibilità di stramazzare al suolo a giorni alterni è cosa buona e giusta.
Caccia, riapertura della stagione venatoria 2010: le novità della legge Comunitaria
Il 1 settembre è fissata la pre- apertura della stagione della caccia, ma già si alzano le polemiche delle associazioni ambientaliste per contestare l’applicazione da parte delle regioni della nuova legge Comunitaria, la legge 42, che modifica la precedente legge 157/1992 sulla caccia approvata nei mesi scorsi, a maggior tutela degli animali.
I cambiamenti più significativi introdotti dalla nuova legge Comunitaria riguardano la possibilità di prolungare la caccia per i primi 10 giorni di febbraio, posticipando però la riapertura a settembre; e il divieto di caccia agli uccelli in periodo di migrazione e alle specie in periodo di riproduzione, assistenza ai cuccioli e accoppiamento. L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) ha divulgato alle regioni un documento con le novità introdotte dall’art. 42 e le linee guida per la stesura dei calendari venatori.
Caccia: associazioni e parlamentari uniti per dire no alla nuova legge
19 associazioni ambientaliste, 3 associazioni dei cacciatori, diversi esponenti dell’opposizione e persino 30 deputati della maggioranza si sono visti questa mattina fuori dal Parlamento e si sono stretti tutti intorno ad un principio: no alla nuova legge che permette la deregulation della caccia. La richiesta è semplice: evitare che ogni Regione scelga per sè quando e come cacciare, per non permettere di legalizzare il bracconaggio, e stralciare la norma che mette in pericolo le specie nei periodi migratori.
Queste due semplici richieste, per cui è stata anche aperta una procedura d’infrazione da parte dell’Unione Europea nei confronti dell’Italia, sono state presentate da Altura, Amici della terra, Animalisti Italiani, Associazione Vittime della Caccia, Cts, Enpa, Fare Verde, Greenpeace Italia, Lac, Lav, Legambiente, Lida, Lipu – BirdLife Italia, Memento Naturae, Mountain Wilderness Italia, No alla Caccia, Oipa, Vas, Wwf Italia e Arcicaccia, Federcaccia e Italcaccia questa mattina alla Camera dei Deputati.