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Ecoturismo 2017, i 10 parchi scelti da Legambiente

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Dieci tra parchi e riserve naturali ma anche 25 strutture turistiche e due associazioni di promozione territoriale. Dieci le regioni coinvolte con Toscana, Emilia Romagna, Piemonte e Veneto a raccogliere il maggior numero di riconoscimenti tra le strutture. Sono queste alcune delle cifre che hanno caratterizzato gli Oscar dell’ecoturismo 2017, l’iniziativa con cui Legambiente premia i territori e le strutture più impegnati a promuovere un turismo ecologico e sostenibile. Con questo progetto Legambiente vuole valorizzare un’idea alternativa di turismo compatibile con il rispetto dell’ambiente e del territorio.

Vacanze ecologiche, turismo nei parchi italiani sempre in crescita

parchi italiaPer le vacanze ecologiche, il turismo ambientale o l’ecoturismo che dir si voglia, la crisi nel nostro paese non c’è. Nell’ultimo anno si è registrata una crescita del 2%, il doppio rispetto all’aumento del settore turistico in generale. Le presenze nei parchi italiani hanno toccato quota 101 milioni: tale settore green, se incentivato potrebbe apportare enormi benefici anche in termini turistici ed economici alla penisola.

Shutdown USA, parchi chiusi, ranger, ricercatori e lavoratori Epa a casa

usa shutdownLo shutdown USA scatena il caos anche nel settore ambientale. Tremende le misure adottate dagli Stati Uniti per far fronte alla gravissima situazione: chiuso l’ingresso a 400 parchi nazionali, mentre le estrazioni all’interno continuano, e senza ranger a monitorare la situazione. Insieme alla maggior parte dei lavoratori EPA, sono finiti tutti a casa.

Aree protette e riserve naturali tra le 10 località più cercate del 2012

Google ha reso disponibili i dati Zeitgeist 2012 e tra le 10 località più cercate del 2012 in Italia troviamo tante aree protette e riserve naturali, a confermare ancora una volta la costante crescita di interesse nei confronti dell’ecoturismo. Cinque Terre e Gargano le località più cercate in assoluto sul web, Argentario e Salento dappresso.

dieci parchi nazionali a rischio

Dieci grandi parchi italiani a rischio, Italia Nostra lancia l’allarme

dieci parchi nazionali a rischioL’associazione Italia Nostra lancia l’allarme su 10 grandi parchi italiani minacciati da asfalto e cemento, impianti fotovoltaici, trivellazioni petrolifere, basi militari, centrali eoliche, a biomassa e altro ancora. Ecco i dieci parchi più gravemente minacciati: il Parco dello Stelvio, il Parco delle Alpi Apuane, il Parco Sud Milano e Parco del Ticino, i Parchi del Delta del Po, il Parco archeologico dell’Appia Antica, i Parchi della Calabria (Sila e Pollino),  il Parco delle Cinque Terre, il Parco geo-minerario della Sardegna, il Parco della Sughereta di Niscemi in Sicilia e il Parco della Collina di Torino.

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Concorso fotografico “Obiettivo Terra 2012”

concorso fotograficoCome valorizzare i Parchi nazionali e regionali del nostro Paese? Con un concorso fotografico! Da questa idea nasce “Obiettivo Terra 2012” il concorso promosso dalla Fondazione UniVerde e dalla Società Geografica Italiana onlus. Il concorso di fotografia geografico-ambientale, giunto alla sua terza edizione, è rivolto a tutti gli appassionati. Scopriamo modalità e premi.

Gasdotto Adriatica, il Grande Tubo che non s’ha da fare

Il Grande Tubo ti scava, dalla Puglia all’Emilia Romagna, toccando dieci regioni e varcando i confini di tre parchi nazionali. Ne parla Jenner Meletti sulle pagine di Repubblica, di Rete Adriatica, il gasdotto progettato nel 2005 dalla Snam rete gas spa in partnership con la British Gas e che dovrebbe portare il gas che proviene dall’Algeria e dalla Libia, da Massafra (Taranto) fino a Minebio (Bologna), dal Sud al Nord passando per un centro di polemiche che si snodano lungo quei 687 chilometri che andranno ad intaccare gran parte del crinale dell’Appennino, ad oggi quasi miracolosamente intatto.

Si sono prontamente costituiti dei comitati No Tubo. I dubbi sono tanti e scorrono su e giù per l’Italia come nelle condutture del gas. I promotori si chiedono come mai un condotto di un diametro di 1,2 metri che va posizionato in una sorta di trincea da scavarsi cinque metri sotto terra debba passare sul crinale appenninico piuttosto che sulla più sicura costa adriatica dove già esiste un gasdotto.

Parchi naturali a rischio nel 2011

Non si arrestano polemiche e proteste sui tagli previsti dalla manovra finanziaria ai fondi destinati al patrimonio di parchi nazionali e oasi naturalistiche italiane. Dopo la rettifica del ridimensionamento del budget, riconfermato per il 2010, nel 2011 resta invece invariata la riduzione del 50% dei trasferimenti economici che il ministero dell’Ambiente invia a sostegno di Parchi ed Aree protette del nostro Paese.
Come fa notare all’ASCA Giampiero Sammuri, presidente di Federparchi, il contributo che si chiede al Governo non è un’elemosina, ma un investimento sicuro dal momento che va ad alimentare un settore, quello del turismo naturalistico, che ha continuato a crescere malgrado la crisi.

Nel 2008, nel pieno della crisi economica del Paese le presenze negli esercizi delle aree protette sono aumentate dell’1,79%, mentre il fatturato del comparto (oltre 9 miliardi di euro) è pari a circa il 9% del fatturato nazionale complessivo del settore turistico con un incremento, rispetto all’anno precedente, del 3%. Siamo passati da 4.610.000 visitatori nel 1995 a ben 64 milioni nel 2009.

Parchi nazionali, a Roma manifestazione contro i tagli previsti nella manovra economica

Chiusi per tagli. Questa potrebbe essere la scritta da far campeggiare sui cartelli di accesso ai parchi nazionali. A denunciarlo numerose associazioni ambientaliste italiane che hanno protestato oggi a Roma con una manifestazione volta ad ottenere risposte sul futuro del patrimonio naturalistico italiano. Futuro che appare nero, perchè la manovra economica del governo ridurrebbe del 50% le risorse destinate ai parchi, con 25 milioni di euro sottratti al budget del 2011. I tagli hanno già ricevuto la delibera del Senato e sono ora in discussione alla Camera.

Per Lipu-Birdlife è in gioco la difesa di flora e fauna italiane e che bel regalo, proprio nell’anno internazionale consacrato alla tutela della biodiversità:

Sarebbe un grave colpo al patrimonio di biodiversità e al turismo naturalistico, per non parlare dell’abbassamento delle difese immunitarie detenute dai Parchi italiani contro la distruzione di natura, con il rischio di esporre i preziosi territori protetti al cemento, alla speculazione e allo sfruttamento insostenibile delle risorse.