Il Muro verde: a Milano un giardino verticale ad energia solare

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Un muro in rovina, residuo della guerra, è diventato a Milano uno splendido giardino verticale.
Il Muro Verde Enel è nato in un edificio di Porta Ticinese grazie al Patrocinio dell’Assessorato Sviluppo del Territorio del Comune ed è alimentato da energia solare.

La struttura che ospita il giardino misura 18 metri di altezza e 60 centimetri di profondità e ospiterà 180 piante.
Si tratta di piante che si sviluppano in verticale e che trovano proprio sui muri il loro habitat naturale.

Oranghi di Greenpeace contro la Nutella, caos a Coverciano

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Non bastavano le ragazze in bikini, adesso anche gli orango tango assaltano il ritiro della Nazionale italiana impegnata nei prossimi Europei di calcio in Austria e Svizzera. La protesta non è dei veri pachidermi africani, ma di un gruppo di militanti di Greenpeace che ha scelto questa singolare protesta per denunciare lo sfruttamento eccessivo dell’olio di palma compiuto dalla Ferrero (sponsor della Nazionale) che porterebbe alla deforestazione.

Lo slogan con il quale i 10 orango sono arrivati a Coverciano è “Che mondo sarebbe senza foreste”, facendo il verso alla multinazionale che fornisce la Nutella ai campioni del mondo.

Fare l’amore rispettando l’ambiente. Vasto: arriva la segnaletica per le coppiette.

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L’oasi naturalistica di Punta d’Erce, nei pressi di Vasto, da splendida località per gli appassionati di mare e di sport, si trasforma di notte in un grande talamo sotto le stelle. I sentieri della riserva naturale di giorno svelano i segni delle effusioni delle coppiette che, al calar del sole, si appartano in cerca di intimità. Fazzoletti sporchi e preservativi sono quel che resta delle notti amorose trascorse nell’oasi.
Per far fronte a questa situazione, l’amministrazione comunale e il Comitato che gestisce il parco costiero, hanno provveduto a posizionare curiosi cartelli lungo i viali d’accesso alla riserva e le varie aree di sosta. L’originale segnaletica cos’ recita: “Fate l’amore ma non sporcate”. L’iniziativa ideata da Cogecstre, cooperativa di Penne che gestisce l’oasi, rientra in una più ampia campagna di sensibilizzazione per il rispetto dell’ambiente. Gli interventi di pulizia, messi in atto dai vari operatori, richiedono tempo e impegno e, in più, comportano elevati costi di gestione.

Carpool, Bikely, Carbon Minder, CO2stats: boom di ecoapplicazioni sul web

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L’informazione, quella vera, senza filtri e impedimenti di alcun tipo, passa per la rete. La libertà mediatica del web ha i suoi pro e i suoi contro, ma resta il fatto che riesce a veicolare qualsiasi tipo di messaggio, coinvolgendo in pochi istanti milioni di persone in tutto il mondo.

La comunicazione globale di Internet ha oggi il grande merito di far passare degli ecomessaggi, dimostrando grande attenzione ed una particolare sensibilità ai problemi ambientali.
Il popolo della rete sembra percepire, diffondere e trasmettere velocemente temi caldi che riguardano il risparmio energetico, l’ecologia, le iniziative verdi ed il rispetto della Natura in genere.
D’altra parte la stessa tecnologia informatica si sta muovendo verso lo sviluppo di computers ecocompatibili, stampanti solari, motori di ricerca a ridotto consumo energetico, promuovendo continuamente sforzi verso la risoluzione dei vari problemi ecologici che ci affliggono oggigiorno.

La classifica dei biocarburanti, non tutti fanno bene

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Non abbiamo fatto in tempo ad introdurre la prima generazione di biocarburanti in Italia, che già ne è uscita una seconda. Dalla Germania, dove i carburanti come l’olio di colza sono utilizzabili già da qualche anno, è stato stilato un elenco che li divide in quelli di prima e seconda generazione, a seconda delle colture che ne fanno parte. E a noi italiani, a cui piacciono tanto le classifiche, è venuto in mente di farne una, che metta in ordine i biocarburanti effettivamente eco e quelli che non lo sono, ma che anzi, delle volte rischiano di essere dannosi.

Il criterio che ha portato a questa scelta, fatta dall’Università di Bologna, riguarda l’impatto ambientale che determinate colture hanno sul terreno, sulla catena alimentare, e sull’economia di chi le coltiva.

Terra Futura: costruire alleanze per un pianeta migliore. Conclusa la V edizione della kermesse.

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Si è conclusa la V edizione di Terra Futura, la mostra-convegno internazionale sulle pratiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale, svoltosi a Firenze dal 23 al 25 maggio scorsi.

Al centro di questa edizione dell’evento il tema “Costruire alleanze per una Terra Futura” con l’obiettivo di incrementare la nascita di alleanza costruttive per la sopravvivenza del pianeta. La manifestazione Terra Futura, promossa da Fondazione Culturale Responsabilità Etica Onlus, Regione Toscana e Adescoop-Agenzia dell’Economia Sociale, ha offerto ai visitatori numerosi convegni, seminari e workshop al fine di diffondere pratiche sostenibili utili a garantire la tutela dell’ambiente. In particolare, la manifestazione si è resa mediatrice del dialogo tra istituzioni, imprese, organizzazioni no profit e cittadini per stimolare la nascita di sinergie, tra le varie realtà sociali, che mirano ad un maggiore rispetto dell’uomo e dell’ambiente.
Protagonisti del convegno anche i giovani a cui si sono rivolte le campagne di sensibilizzazione verso i temi della sostenibilità con maggiore risalto a nuovi stili di vita ecocompatibili e a comportamenti più responsabili. Da non dimenticare la portata internazionale della manifestazione che ha ospitato al suo interno numerosi relatori stranieri chiamati ad intervenire ai dibattiti su temi, molte volte, appartenenti ad una dimensione globale. Numerose realtà estere sono state poi rappresentate nell’ampia area espositiva.

Bush ha deciso, gli orsi polari sono salvi

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La decisione del Governo americano è arrivata, e gli animalisti possono finalmente esultare: Bush ha confermato gli orsi polari come razza in via d’estinzione, l’Alaska non sarà più trivellato.
La (sofferta) decisione è arrivata la scorsa settimana, più in silenzio di quanto ci si aspettava, data l’importanza dell’evento.

Ne avevamo parlato 15 giorni fa, ponendovi, in breve, la questione se fosse stato meglio salvaguardare l’habitat naturale degli orsi oppure trivellare i giacimenti di petrolio dell’Alaska per far abbassare il prezzo della benzina. Ovviamente il risultato è stato scontato, nessuno vuol vedere sparire l’ennesima specie dalla faccia della Terra, e questo l’avrà pensato anche Bush, che per la prima volta nella storia americana, ha anteposto una razza animale agli interessi economici. La decisione è arrivata dopo una ricerca del Ministero degli Interni Usa, che ha capito che, sfruttando quelle zone, i ghiacciai si sarebbero sciolti per due terzi della loro consistenza attuale entro il 2050, lasciando agli orsi davvero poco terreno sul quale sopravvivere.

Allarme caldo: rischio afa a livello 2 martedì e mercoledì in alcune città italiane

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L’estate si avvicina e con l’aumento delle temperature il rischio afa si fa sempre più minaccioso.
A peggiorare la situazione il problema dell’inquinamento, degli alti tassi di gas serra ed il problema dei rifiuti che rendono l’aria calda ancora più irrespirabile.

La protezione civile ha allertato cinque città italiane, che vedranno il termometro salire improvvisamente nelle giornate di martedì e mercoledì prossimi.
Per Firenze, Perugia, Pescara, Bari e Palermo, martedì scatterà il livello di allerta 2, contrassegnato dal colore arancione ed inferiore solo al livello 3, che corrisponde all’allarme rosso.
Le temperature, in queste 5 città, supereranno i 30 °C, provocando gravi disagi soprattutto ad anziani, neonati, bambini e persone invalide.

Spesa sfusa dal Piemonte al Lazio, a quando il resto dell’Italia?

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Ce ne siamo occupati già un mese fa di questo nuovo fenomeno che si stava verificando nel nostro paese, la spesa sfusa. Si tratta di un modo più economico ed ecologico di fare la spesa, dato che si abbattono i costi degli imballaggi e dello smaltimento degli stessi. In pratica si va a fare la spesa già con le bottiglie del latte, del detersivo, e di tutto ciò che può essere imbottigliato, risparmiando appunto sul costo della plastica e del vetro.

I precursori, in Italia, di questa iniziativa sono stati i dirigenti dell’ipermercato romano “Panorama“, presente in tutto il Centro-Nord, che ha cominciato la sperimentazione con i detersivi, e adesso l’ha estesa anche ad altri tipi di prodotti, attraverso il macchinario denominato “Ecologos”.

Biolà: il distributore automatico di latte crudo, dalla mucca alla bottiglia

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Acquistare latte biologico, dalla mucca alla bottiglia, oggi è possibile grazie a Biolà, il latte crudo che potrete comprare semplicemente portandovi da casa il vostro contenitore di vetro.
Dalla mungitura al bicchiere, senza troppo passaggi che ne aumentano il costo, diminuendo anche le qualità nutritive, a causa degli elaborati processi di conservazione.

Ma cerchiamo di scoprirne di più sui vantaggi di questa iniziativa del commercio ecologico.
Innanzitutto per latte crudo si intende il latte munto non sottoposto ad alcun tipo di trattamento, ad eccezione della filtrazione e refrigerazione a 4°C. Ad eccezione di una filtratura grossolana e del raffreddamento, il latte non subisce dunque alcuna lavorazione.
La vendita avviene direttamente dal produttore al consumatore e tutte le fattorie autorizzate sono abilitate al commercio dal Servizio Sanitario Pubblico competente. Il biolatte è dunque a prova di norme di sicurezza e rispetta l’igiene e la profilassi.

Mutamenti climatici: veramente causati dall’uomo?

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Il termine mutamento climatico a volte si utilizza in modo poco appropriato, utilizzandolo come sinonimo di riscaldamento globale. La Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (United Nations Framework Convention on Climate Change o UNFCCC) utilizza il termine mutamenti climatici solo per riferirsi ai cambiamenti climatici prodotti dall’uomo e quello di variabilità climatica per quello generato da cause naturali. In alcuni casi, per riferirsi ai mutamenti climatici di origine umana si utilizza l’espressione mutamenti climatici antropogenici.
Molto spesso si parla di come l’uomo sia causa di questi fenomeni, ma accanto alla schiera di studiosi che attribuiscono all’attività umana i mutamenti climatici in atto, esiste un’altra, forse meno folta ma sicuramente meno nota, convinta che i cambiamenti del clima non possano essere addebitati all’uomo. Da alcuni studi delle temperature globali è stato osservato che nel corso degli ultimi mille anni si sono avvicendati periodi di surriscaldamento e sensibili abbassamenti dei valori medi, chiaramente non collegati all’attività umana. Tra l’800 e il 1300, ad esempio, il clima del Pianeta ha attraversato un periodo di particolare surriscaldamento con temperature superiori alla media odierna, detto Periodo medioevale caldo. I Vichinghi conquistarono la Groenlandia (da green land = terra verde), chiamata appunto così per le enormi distese verdi che incontrarono.

La Natura ci serve per almeno cinque ragioni

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In realtà non sarebbero cinque bensì infinite le motivazioni che dovrebbero spingerci a salvaguardare e a tutelare la Natura.
Cinque sono quelle indicate dal dossier del WWFEffetto biodiversità“, per ricordare all’utilitaristico uomo che la Natura ci serve.

Domani, nel corso delle manifestazioni che si terranno in tutta Italia per la Giornata delle Oasi, di cui abbiamo parlato qualche giorno fa, obiettivo primario del WWF sarà proprio quello di far conoscere e valorizzare le biodiversità.

Tra natura e tragedia: tsunami

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Uno tsunami è una serie di onde che hanno origine da un terremoto, terremoto sottomarino, attività vulcanica, frane, impatti meteoritici nel mare o vicino ad esso. Molte città che si affacciano sull’oceano Pacifico, principalmente in Giappone ma anche nelle Hawaii, hanno sistemi di allarme e procedure di evacuazione in caso di gravi tsunami. Un evento sismico potenzialmente tsunami-genico può essere predetto da vari istituti di sismologia in varie parti del mondo. Purtroppo però al momento non esiste alcun modello assolutamente affidabile in grado di correlare il verificarsi di un evento sismico alla generazione di uno Tsunami. Questo anche perché non è facile vedere uno tsunami che si avvicina alla costa, infatti l’energia di uno tsunami è costante, in funzione della sua altezza e velocità. Quindi, quando l’onda si avvicina alla terra, la sua altezza aumenta mentre diminuisce la sua velocità. Le onde viaggiano a velocità elevate, più o meno senza essere notabili quando attraversano le acque profonde, ma la loro altezza può crescere fino a 30 metri e più quando raggiungono la linea costiera. Ecco perché gli tsunami causano gravi distruzioni su coste e isole.

Enel: “Costruiremo 4 centrali nucleari in pochi anni”

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Al discorso dell’altro giorno di Scajola sono seguiti subito gli applausi delle grandi industrie energivore del paese, Enel su tutte, che ha subito colto la palla al balzo per avviare grandi progetti. Nei prossimi giorni, Fulvio Conti, amministratore delegato dell’azienda, presenterà al Governo il piano per la costruzione di 4 (forse anche 5) centrali nucleari entro il 2020.

L’idea di iniziare i lavori entro il 2013, espressa ieri dal Ministro dello Sviluppo Economico, non era avventata, anzi anche troppo pessimistica, secondo i calcoli dell’Enel perchè, a detta loro, ci vogliono 2 anni per cambiare la legge e due per l’iter delle autorizzazioni. Quindi entro il 2012 (massimo 2013 in caso di imprevisti) le costruzioni potrebbero essere avviate.