Earth Hour, 60 minuti di buio per riaccendere la Terra

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La Terra al buio, dalle 20 alle 21, come a concederle un’ora di sonno, un po’ di riposo dal caos, dal frastuono e dal riverbero di neon e luci.
E’ l’iniziativa promossa dal WWF, che coinvolge ben 380 città di tutto il mondo. Earth Hour, l’ora della terra, ha preso il via giovedì sera a Tel Aviv ed è ripartita oggi alle 9 ora italiana in Nuova Zelanda, a Christchurc.

Si spegneranno monumenti simbolici, edifici, scuole, uffici, il tutto per far arrivare a governi ed istituzioni di ogni parte del globo lo stesso messaggio: i cittadini di tutto il mondo vogliono delle normative per ridurre le emissioni di gas serra e si spengono, per un’ora, proprio come avverrebbe in caso di un cataclisma dovuto al disastro ambientale globale in corso.

100 strade per Giocare, la nuova iniziativa di Legambiente

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Riprendiamoci le strade. E’ questa l’idea di Legambiente che ha indetto per il prossimo 6 aprile la giornata del “100 strade per Giocare”, una delle tante iniziative verdi della nostra bella Italia.
Arrivata alla XIV^ edizione, l’iniziativa si propone di salutare la primavera nel modo più ecologico possibile, e cioè lasciando le auto a casa.

Centinaia di volontari chiuderanno le strade del centro delle città italiane per restituirle ai leggittimi proprietari: i cittadini. L’iniziativa non è nata esclusivamente per una questione di riduzione dell’inquinamento, ma anche per far capire l’importanza della vita di strada alle nuove generazioni, sempre più ghettizzate in edifici chiusi, e per far riscoprire agli adulti, che una volta le occupavano, la gioia di vivere all’aperto.

Mangiare biologico: no a pesticidi e additivi chimici

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L’alimentazione svolge un ruolo fondamentale nel mantenimento dello stato di salute e, ad oggi, sono in corso innumerevoli lavori di ricerca che mettono in relazione le caratteristiche nutrizionali di alcuni alimenti con la prevenzione e la terapia di numerose patologie. Infatti, gli studi epidemiologici mostrano quanto le abitudini alimentari incidano sulla comparsa di numerose patologie degenerative , come i tumori e le malattie cardiocircolatorie. In assenza o in carenza di tali nutrienti, il nostro organismo assolve con difficoltà alle sue molteplici funzioni, fino a che il suo precario equilibrio si altera, ed una cattiva abitudine alimentare può sfociare in malattia.

Ecco perché molti scelgono di “mangiare biologico” ritenendola un’alimentazione sana: i prodotti biologici infatti sono quelli che, “dal campo alla tavola“, non vengono mai a contatto con pesticidi e additivi chimici nocivi all’uomo e all’ambiente e, grazie al metodo totalmente naturale con il quale vengono coltivati e trasformati, mantengono inalterato l’equilibrio tra sali minerali, vitamine e proteine che sono per noi gli elementi nutrizionali essenziali. Nei prodotti biologici non sono ammessi conservanti e coloranti ma soltanto additivi di sicura origine naturale. Per la Normativa Europea , inoltre, i cibi bio non possono contenere organismi geneticamente modificati.

Allarme smog: ottomila decessi all’anno

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Lo smog fotochimico è un particolare inquinamento dell’aria che si produce nelle giornate caratterizzate da condizioni meteorologiche di stabilità e di forte insolazione. Questo particolare smog si può facilmente individuare per il suo caratteristico colore che va dal giallo-arancio al marroncino, colorazione dovuta alla presenza nell’aria di grandi quantità di biossido di azoto. I composti che costituiscono lo smog fotochimico sono sostanze tossiche per gli esseri umani, per gli animali ed anche per i vegetali, inoltre sono in grado di degradare molti materiali diversi per il loro forte potere ossidante.

Il traffico e’ una emergenza nazionale: tocca nove milioni di persone delle grandi aree metropolitane con ottomila decessi l’anno

ne ha parlato Grazia Francescato, presidente onoraria dei Verdi e coordinatrice ambiente della Sinistra Arcobaleno. Un’altra emergenza e’ quella dei siti inquinanti: 15 mila in Italia, 54 di interesse nazionale. Il Presidente dei Verdi ha continuato affermando che le bonifiche devono essere in cima alle priorita’ nazionali e regionali.

Enel e Banca intesa San Paolo parteciperanno al finanziamento di due reattori nucleari

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Enel e Banca Intesa San Paolo parteciperanno al finanziamento di due reattori nucleari a Mochovce in Slovacchia. L’allarme viene ancora una volta da Greenpeace che qualche giorno fa ha messo in guardia i clienti del gruppo Banca intesa San Paolo.
Sembrerebbe che la Banca abbia elargito già 100 milioni di euro di credito, benchè non abbia ricevuto garanzie sulla sicurezza dei reattori. In sostanza il progetto è volto a terminare la costruzione dei reattori, già in fase avanzata.

E’ un’impresa rischiosa, prima di tutto per l’impatto ambientale ed è quello che in questo mi interessa sottolineare. Al di là infatti dei rischi economici enormi, la tecnologia dei reattori sovietici è fortemente antiquata. Non hanno un guscio di contenimento a protezione di agenti esterni forti, come la caduta di un aereo o un attentato terroristico.
I reattori di oggi vengono costruiti con addirittura un doppio guscio di contenimento. ma Enel, secondo quanto dichiarato da Greenpeace, si giustica affermando di non voler realizzare alcuna protezione perchè l’evento della caduta di un aereo è alquanto remoto. Ma se accadesse? Vogliamo rischiare di finanziare un altro Černobyl?

Mega iceberg in arrivo dall’Antartide

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I primi effetti del cambiamento climatico si fanno sentire. Doveva staccarsi fra 15 anni l’iceberg del Wilkins Ice Shelf, in Antartide, ma l’innalzamento delle temperature hanno accelerato il processo, portando ieri al distacco totale di un pezzo di ghiaccio lungo 41 km e largo 2,5.

Fa paura vedere questa montagna grande due volte l’Isola d’Elba, 7 volte Manhattan, che ci ha messo poco più di 3 settimane per completare il distacco dal resto della massa, iniziato il 28 febbraio scorso. E pensate che questo mega ghiacciolo è solo il 4% dell’intera struttura. A darne notizia è stato Centro nazionale dati su nevi e ghiacci (Nsidc) dell’università del Colorado che ne ha anche diffuso le foto scattate da un satellite.
«Questo è un segno del peggioramento del riscaldamento globale», ha detto lo scienziato David Vaughan (Servizio antartico britannico), che lancia allarme, annunciando l’imminente pericolo di un altro distacco, se dovesse cedere la sottile lastra di ghiaccio che tiene fermo il resto della struttura.

Ad Imperia la mostra sulla casa eco-logica

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Ad Imperia, nella Riviera del ponente ligure, si terrà dal 28 al 30 Marzo, la Mostra sulla “Casa eco-logica“, la piu’ imponente manifestazione sulla bioedilizia, sul risparmio energetico e sulle fonti rinnovabili. Essa è stata realizzata dall’Energie und Umweltzentrum (Centro per l’Energia e l’Ambiente) ad Hannover in Germania, ed è una mostra itinerante che ha toccato tutti i cinque continenti, con picchi di visitatori di circa 350’000 persone, tra cui studenti, esperti del settore, imprenditori e gente non addetta ai lavori. Il Centro si occupa di bioedilizia e di fonti rinnovabili dal 1981 ed, ogni anno ripropone l’esposizione con aggiornamenti ed approfondimenti.

L’intera struttura della mostra rappresenta una vera e propria abitazione, allestita con tutti i sistemi piu’ innovativi, dai pannelli solari, al riscaldamento, ai materiali da costruzione, in modo che i visitatori possano osservare direttamente l’utilita’ del progetto. L’esposizione si divide nei sistemi di alimentazione energetica, nella bioedilizia, nel risparmio idrico e nei materiali isolanti, il tutto corredato da decine di cartelloni illustrativi. Nella Casa Eco-Logica tutti gli elettrodomestici (frigo, lavastoviglie, televisore, ferro da stiro, etc.) sono alimentati dalla corrente continua ed alternata, generata dal fotovoltaico, dall’eolico e dal termico solare per la produzione di acqua calda. La cottura dei cibi avviene in un forno solare, la cui temperatura raggiunge i 250°C.

La volpe, la bambina e la natura incontaminata dell’Abruzzo

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Ho visto qualche giorno fa il film documentario La volpe e la bambina del regista-biologo francese Luc Jacquet, già autore della celebre Marcia dei pinguini (2005).
Ad accompagnare la troupe durante le riprese durate sei mesi il fotografo naturalista Marco Melodia. Il film al suo debutto in Francia ha conquistato due milioni di spettatori. C’è chi, come me, memore delle emozioni della Marcia dei pinguini, è stato spinto dalla curiosità di vedere il nuovo film del regista francese appassionato della natura e degli animali. E non si rimane delusi, questo è certo.

La storia commovente oltre ogni misura dell’amicizia tra una volpe e una bambina (l’attrice francese in erba Bertille Noel Bruneau) è ambientata nel Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Gli scenari che fanno da sfondo al magico intreccio di selvatico e fanciullesco, sono a dir poco mozzafiato. Gli animali, le montagne, gli alberi, i prati e i fiumi dove corrono la volpe e la bambina, sembrano quasi finti, talmente sfiorano la perfezione.

Il Monte Bianco continuerà a sciogliersi?

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I dati sulle temperature raccolti dalla stazione meteorologica “Aws-Gigante-Osram“, impiantata sul Ghiacciaio del Monte Bianco da ricercatori dell´Università di Milano a 3.450 metri,non sono positivi. Come ha spiegato Claudio Smiraglia, docente dell’Università di Milano e presidente del Comitato Glaciologico Italiano:

Il progetto di base è volto a monitorare quel che capita sui ghiacciai, a quantificare i flussi energetici tra atmosfera e ghiacciai, per capire meglio i cambiamenti in corso al “sistema ghiacciai”. Guglielmina Diolaiuti, responsabile della stazione del Monte Bianco sottoloinea: «Il ghiacciaio ha assorbito, in quest´inverno, il 31% dell´energia solare in arrivo. È un valore tipico delle stagioni aride. La neve è vecchia, scura, riflette meno la luce che invece assorbe, favorendo la fusione. È una situazione che concorre a deteriorare il manto nevoso e può mettere in crisi il ghiacciaio nel periodo estivo: se il ghiacciaio “si mangia” buona parte dell´accumulo di neve già in inverno, arriva in estate meno preparato al caldo e va incontro a perdite onerose.

Quali sono le principali conseguenze del ritiro dei ghiacciai ? Innanzitutto l’ambiente glaciale diventa in tal modo molto più pericoloso e le ascensioni più impegnative, come è accaduto durante l’estate 2003, quando le temperature anormalmente elevate per un lungo periodo non solo hanno provocato la fusione di enormi spessori di ghiaccio, inoltre frane enormi hanno richiesto la chiusura di itinerari di alta montagna.

Sacchetti di plastica: divieto di circolazione in tutto il mondo

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I sacchetti di plastica sono i principali responsabili dei crescenti danni ambientali in tutti i Paesi della Terra .
La campagna per proibirne l’uso sta di conseguenza prendendo sempre più slancio un po’ ovunque. Vediamo come viene affrontato il problema da una parte all’altra del mondo.
Il Sud Africa, nel maggio 2003, ha vietato l’impiego dei sacchetti di plastica sottili. In Eritrea, Ruanda e Somalia sono stati banditi nel 2005. La Tanzania ha introdotto il divieto totale nel 2006, il Kenia e l’Uganda hanno messo fuori uso quelli sottili a metà del 2007.
Negli Stati Uniti, la città di San Francisco è stata la prima in assoluto a vietarne l’uso nei grandi supermercati e nelle farmacie nel marzo del 2007. Diversi mesi dopo, anche nel resto della California si approvarono leggi che obbligavano i grandi supermercati a riciclare le buste di plastica.

Nell’East Village le oasi sono in mezzo al traffico

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Questa volta facciamo un salto da Abu Dhabi, nel cuore del deserto, a Manhattan, ossia al centro del mondo. Ci troviamo a New York, ma non per parlare di tecnologia, di grattacieli e di auto che riempiono le strade, bensi’ di paradisi della natura: i Community Gardens. L’East Village è una zona famosa per i suoi appartamenti di tendenza, per la presenza di locali storici, di gallerie d’arte e di negozi vintage ma la sorpresa è che tra le mura di questi immensi palazzi si nascondono oasi, nelle quali i clacson e la confusione sono solo un lontanissimo ricordo. Queste aree negli anni ’70 erano i ghetti, in cui vivevano stipati gli immigrati dell’Europa dell’est e, i giardini erano delle discariche, lotti di terreno in disuso, che dopo picchetti e proteste questi abitanti sono riusciti ad ottenere.

Grazie ad una iniziativa promossa dall’Associazione no-profit Green Thumb (ma ce ne sono anche altre), i Community Gardens sono delle realta’, dei gioielli creati dai volontari di questo quartiere, per uscire dal degrado, e che oggi custodiscono gelosamente. Ogni giardino è diverso da un altro, ognuno ha una storia e rispecchia la personalita’ di chi lo cura, ma tutti hanno un denominatore comune, cioe’ lo scopo di rendere migliore la vita di chi viveva e vive all’East Village.

Rischio tumore per gli orsi polari

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Non bastava sottrarre la terra da sotto i piedi degli orsi polari, adesso c’è il rischio pure di ammalarli.
E’ questo l’allarme rilanciato dalle autorità canadesi a proposito dell’animale simbolo della nazione.
In uno studio condotto su 128 orsi polari della Groenlandia orientale, un team di scienziati dell’ambiente danesi ha rivelato che l’orso bianco e’ sempre piu’ soggetto a tumori e a danni all’ apparato di riproduzione a causa dei livelli chimici di prodotti di contaminanti perfluoroalkyl (PFC), aumentati di un terzo dal 2000. Il risultato rischia di essere che entro il 2014 gli orsi potrebbero risultare in larga parte contaminati, e avendo difficoltà a riprodursi, rientrare nella categoria degli animali a rischio estinzione.

Il giro del mondo in bicicletta ora si può. Vi “bastano” 381 giorni

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Il giro del mondo in 80 giorni Jules Verne ce lo descriveva in mongolfiera, in treno e a bordo di qualsiasi animale da soma si incontrasse sul proprio cammino. Nei tempi moderni il giro del mondo (ecologico) si fa…in bicicletta.

L’idea è venuta al biologo marino e consulente dei trasporti di Londra Ed Gillespie (35 anni) e alla sua fidanzata Fiona King (29), per dimostrare che per girare il mondo non c’è bisogno di inquinarlo. Il loro viaggio è durato qualcosa in più degli 80 giorni di Verne (381 giorni per l’esattezza), ma la loro scommessa era ben più importante di quella del protagonista della storia fantastica.
A spingere il biologo inglese è stata la frase di Confucio “un viaggio epico comincia con un singolo passo”, e così, con un passo dietro l’altro, i due fidanzati sono scesi in strada, hanno preso l’autobus numero 59 alla stazione di Waterloo, e hanno cominciato il loro percorso lungo 65 mila km.

Le botteghe del mondo e il commercio equo e solidale

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Le Botteghe del Mondo sono organizzazioni di distribuzione al dettaglio dei prodotti del Commercio equo e solidale che rispettano i criteri elencati nella Carta dei Criteri Italiana.

Il commercio è una delle attività più antiche e più importanti svolte dall’essere umano. Lo scambio di beni ha costituito per millenni il veicolo per mezzo del quale persone e culture venivano in contatto, si conoscevano e stabilivano relazioni. Purtroppo però durante il corso dei secoli il commercio avveniva a danno di alcuni popoli le cui aspirazioni di sviluppo sono state profondamente minati (si pensi ad esmpio al commercio degli schiavi). La povertà e la miseria delle popolazioni del Sud del Mondo non sono casuali, e nemmeno dovute ad incapacità o alla carenza di senso del lavoro. Sono le attuali regole del commercio mondiale che aggravano gli squilibri esistenti tra Nord e Sud, che unite alla difficoltà di ottenere finanziamenti non favorisce un’equa distribuzione delle risorse.