Auto ecologiche: arriva l’idrogeno?

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Al prossimo salone dell’auto di Ginevra si parlerà ecologico. I grossi problemi dovuti allo smog che le amministrazioni comunali delle città, si trovano a dover affrontare ogni giorno e che negli ultimi anni stanno sempre più limitando ai cittadini l’uso della propria auto, obbligano le case costruttrici di automobili ad incominciare a produrre autoveicoli che rispettino il nostro ambiente.

Dalla Nuova Zelanda un progetto contro l’emissione di gas serra: usare il bioetanolo

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Arriva dalla Nuova Zelanda un’ interessante sperimentazione che potrebbe portare nuovi sviluppi alla lotta contro le emissioni di gas serra nell’ambiente.

Una recente prova fatta con un nuovo prodotto definito “Gull Force 10 biofuel” che risulta essere una miscela di benzina a cui è stato aggiunto un 10% di etanolo ha dato buoni risultati.

In Nuova Zelanda, l’etanolo viene ricavato dal latte, nello specifico dal siero del latte che nell’industria del paese è già molto utilizzato.

Squali verso l’Antartide: colpa del riscaldamento globale

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Nuovi studi dei biologi marini hanno determinato che il riscaldamento globale potrebbe spingere gli squali a spostarsi presto verso l’Antartide. I biologi riuniti per la conferenza annuale dell’Associazione americana per l’avanzamento della scienza (AAAS), hanno avvertito che il ritorno dei predatori nell’Antartide potrebbe rivelarsi devastante per l’ecosistema sottomarino.
Le acque circostanti l’Antartico sono troppo fredde per gli squali -ha spiegato Cheryl Wilga, professore di biologia all’Università di Road Island -ma il riscaldamento globale potrebbe renderle ospitali per gli squali nei prossimi cento anni.
Le conseguenze sarebbero devastanti poichè il mare antartico, dopo la scomparsa dei temibili predatori, ha sviluppato un ecosistema dominato da molluschi, invertebrati ed un ambiente che è unico al mondo. Questo equilibrio potrebbe essere minato dal ritorno degli squali, con conseguenze deleterie.

Le acque antartiche dovrebbero rimanere al di sopra dello zero per far diventare abitabile l’ambiente per alcune specie di squali, e alla velocità con cui sta aumentando la temperatura, potrebbe accadere già in questo secolo– ha continuato il professor Wilga.
Una volta arrivati nell’Antartico, niente sarebbe più come prima e l’intero ambiente marino ne sarebbe completamente devastato e sconvolto.

A 5.000 anni luce dalla terra il “sistema solare in miniatura”

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Arriva da un team di astronomi fra cui anche italiani, la scoperta che a 5.000 anni luce della Terra, è presente una stella attorno alla quale si sviluppa un “sistema solare in miniatura”.

Fra gli studiosi che hanno partecipato alla scoperta, un ruolo sicuramente importante è stato svolto da astronomi di Campo Catino, facenti parte dell’’Istituto Nazionale di Astrofisica presso Frosinone, che hanno avuto un ruolo molto importante utilizzando i più potenti telescopi al mondo.

Piantiamo nuovi alberi: da solo, un albero, ci fornisce 4kg e mezzo di ossigeno

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Inizia da Roma, la campagna nazionale di forestazione che per combattere l’inquinamento, in particolare le emissioni di CO2 nell’aria, porterà ad essere piantati in tutto il territorio, 250 mila alberi in un anno.

Si è stimato che solo nel primo anno con questa iniziativa si potrà ottenere una diminuzione dell’emissione di CO2 di ben 175.000 tonnellate; questo deriva dal fatto che un albero, con il suo ciclo di vita distrugge ben 700 chili di CO2.

CityCat: dall’India un veicolo ad aria compressa

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Novità interessanti dal mercato delle automobili new generation. Risale a poco tempo fa la notizia che il colosso Tata Motors prevede di iniziare a vendere un’automobile in India entro la fine di quest’anno. Niente di strano se non fosse che si tratta di un veicolo ad aria compressa. Il suo inventore è il francese Guy Negre, che ha ottenuto l’appoggio di Tata Motors (India) per la sua prossima CityCAT.
L’auto, a cinque posti, ha una struttura in fibra di vetro alimentata da aria compressa. Ha un peso di soli 350 kg e potrebbe costare l’equivalente di poco più di 5000 dollari. Il progetto è sostenuto dal gruppo indiano Tata che ha effettuato un ingente investimento per la realizzazione di questo autoveicolo.

Il serbatoio, può essere riempito con aria da un compressore in soli tre minuti, più rapidamente della maggior parte delle batterie elettriche. In alternativa, l’auto può essere collegata alla rete elettrica per 4 ore. Per i lunghi viaggi, CityCAT possiede un bruciatore a combustibile che serve a riscaldare l’aria, facendo in modo che questa si espanda e aumenti la pressione sui pistoni. Il bruciatore è fatto in modo tale da poter utilizzare tutti i tipi di combustibile liquido. I suoi ideatori dichiarano che il consumo di quest’auto non supererebbe l’equivalente di 0,50 L ogni 100 Km.

Alimentazine sana nell’infanzia per prevenire le malattie in età adulta

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Gli scienziati che hanno recentemente rivolto i loro studi sui primi anni di vita dell’uomo hanno scoperto che risulta essere molto importante l’impatto dei primi anni di sviluppo per il succesivo benessere in età adulta.

Studi intrapesi all’inizio di quest’anno sono stati dedicati per capire quanto influenzi l’alimentazione fornita all’infanzia, sull’insorgenza di malattie in età più adulta, in particolare l’interesse è stato rivolto a malattie come il diabete e le allergie.

Bologna: l’energia di due biciclette illumina il cuore della città

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Un’ iniziativa molto particolare si è svolta nel cuore della città: piazza Maggiore, nel centro di Bologna, ha brillato per pochi minuti sotto una luce diversa.

L’idea, realizzata del Centro Antartide, che gestisce la campagna “Consumabile”, che si sviluppa per tutta la regione, ha portato l’attuale illuminazione della piazza a spegnersi completamente ed essere sostituita per cinque minuti, da una luce emanata da un eco-proiettore a cui particolari biciclette fornivano energia.

Tav: rinviata a giugno ogni decisione sulla linea ad alta velocità

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L’osservatorio tecnico incaricato del progetto della linea ferroviaria Torino-Lione concluderà il suo lavoro entro la fine del mese di giugno. Le sue valutazioni sulla scelta del tracciato saranno poi presentate al nuovo governo, cui spetterà la decisione ultima in merito alla realizzazione. «Un mandato chiaro, un buon passo avanti», ha dichiarato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Enrico Letta, dopo la riunione del tavolo istituzionale sulla Torino-Lione. Il governo di Palazzo Chigi ha affidato all’osservatorio il difficile compito di valutare le possibili risoluzioni della vicenda Tav e l’ancor più arduo incarico di cercare il maggior numero di consensi possibile delle realtà locali.

Il clima della riunione è stato piuttosto teso, soprattutto per la ferma volontà dei sindaci di far valere e di ascoltare le rimostranze e le opinioni popolari anti-tav, considerando la massiccia sollevazione dell’opinione pubblica mobilitatasi nei mesi scorsi per il no.
Il ministro delle infrastrutture Antonio Di Pietro,si è espresso in favore di una soluzione in tempi rapidi, per evitare che il nuovo governo si trovi davanti l’annoso problema irrisolto della Tav.
Il nodo che da anni blocca il problema è la questione del tracciato della Tav ed è proprio questo il mandato affidato all’ osservatorio della Valle di Susa. È un mandato che parte dalla richiesta di completare l’approfondimento sul nodo di Torino, per poi localizzare gli scenari ferroviari e trasportistici che interessano la valle.

Anche internet inquina?

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Passiamo ore a navigare su internet, troviamo praticamente tutto quello che ci interessa, abbiamo per lo più linee dedicate e con una cifra fissa al mese possiamo rimanere collegati ventiquattro ore su ventiquattro; una finestra sul mondo talmente ampia che ci sembra ormai essere completamente gratis.

Ma fermiamoci un attimo e proviamo a chiederci…ma quanto consuma internet? Siamo sicuri che sia veramente tutto gratis? Beh…sembra proprio di no.

Dieta mediterranea in gravidanza contro i disturbi respiratori

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Una ricerca pubblicata sulla rivista Thorax, ci dice che già durante la gravidanza è possibile prevenire i rischi di asma e allergie nel nascituro, seguendo una dieta mediterranea.

Questo modello di dieta, ispirato alle tradizioni dei paesi del bacino del Mar Mediterraneo, fra cui oltre all’Italia, contiamo la Spagna, la Francia meridionale e la Grecia, sappiamo essere basato essenzialmente su un elevato consumo di frutta e verdura, oltre che cereali, olio di oliva, pane e pesce.

Uragani e surriscaldamento terrestre: da Londra dati preoccupanti.

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I cambiamenti nella temperatura della superficie del mare sarebbero causa dell’aumento dell’attività degli uragani nel Nord Atlantico. La ricerca, effettuata da alcuni scienziati dell’ UCL (University College of London), mostra che un aumento di 0,5 ° C della temperatura della superficie del mare è causa di un incremento del 40% degli uragani. Lo studio, condotto dal professor Mark Saunders e dal dottor Adamo Lea del Benfield Hazard Research Centre e dagli scienziati dell’UCL Tropical Storm Risk, ha rilevato come tra il 1996 ed il 2005 nell’Atlantico vi sia stato un aumento del fenomeno uragani connesso al riscaldamento della superficie locale del mare.

La ricerca si concentra sulle tempeste tropicali che hanno colpito il Nord Atlantico, il Mar dei Caraibi ed il Golfo del Messico, un’area, questa, che produce quasi il 90% degli uragani. In particolare prende in analisi le tempeste tropicali che hanno raggiunto gli Stati Uniti nell’arco di tempo compreso tra il 1950 ed il 2005. Per quantificare il ruolo del riscaldamento del mare, è stato necessario prima capire l’interazione tra la circolazione atmosferica e la temperatura in superficie del mare e come quest’ultima fosse connessa all’aumento della frequenza dell’attività degli uragani.