Nell’ottica di un impatto zero che sta entusiasmando, e talora condizionando, organizzazioni comunali, pro loco e company, anche gli eventi devono adeguarsi al rispetto di alcune norme green per non uscirne sporchi e perdere consensi tra l’opinione pubblica. E si sono più che conformati a standard sostenibili i promotori della tradizionale Sagra dell’Amatriciana, che si svolge nel comune di Amatrice, provincia di Rieti, giunta alla sua 44esima edizione.
Oggi 28 agosto e domani 29 avrete la possibilità di gustare la prima eco-amatriciana, a chilometri zero, e di banchettare con materiale biodegradabile al 100%. Dai vassoi alle posate alle bottiglie, la sagra non genererà rifiuti duri a morire. Un bel risultato se pensiamo che, nelle precedenti edizioni, si arrivava a generare una montagna di plastica, con 10mila piatti e posate, 15mila bicchieri e 8mila bottiglie. L’acqua, sia liscia che gassata, verrà erogata da distributori alla spina che utilizzeranno le risorse idriche dell’acquedotto locale.

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