Gli occhi delle falene ispirano le celle solari del futuro

Gli occhi delle falene, che permettono loro di vedere bene di notte, sono anche coperti con un rivestimento idrorepellente e antiriflesso che li rendono tra le superfici meno riflettenti in natura. Questo le aiuta a nascondersi dai predatori nel buio, ma può aiutare anche l’industria del solare a svilupparsi. Per imitare la microstruttura dell’occhio della falena, un team di ricercatori giapponesi ha creato una nuova pellicola, adatta per la produzione di massa, per la copertura di celle solari che possono ridurre la quantità di luce riflessa e aiutare così a catturare più energia dal sole.

In un documento pubblicato su Energy Express, il team descrive come questa pellicola migliora le prestazioni dei moduli fotovoltaici negli esperimenti di laboratorio e sul campo. Essi calcolano che il nuovo prodotto anti-riflesso possa migliorare le prestazioni delle celle solari distribuite su vaste aree in tutto il mondo.

Fotovoltaico Calabria: nuovo impianto Enel Green Power-Sharp

Si risparmieranno 5.800 tonnellate annue di anidride carbonica (CO2), e non saranno bruciati combustibili fossi pari a 634 “Tep”, ovverosia tonnellate di petrolio equivalenti. E’ questo il risparmio ambientale che garantirà nella Regione Calabria, ed in particolare ad Altomonte, frazione Serragiumenta, un impianto fotovoltaico a terra avente una capacità complessiva cumulata pari a 5 MW.

L’impianto è stato infatti completato da “ESSE”, una joint venture paritetica tra la controllata verde di Enel, Enel Green Power, ed il colosso giapponese Sharp; “ESSE” sta infatti per Enel Green Power & Sharp Solar Energy. L’impianto fotovoltaico è stato realizzato proprio con i pannelli solari Sharp a fronte di una capacità di produzione di energia pulita pari annualmente a ben 7,5 milioni di chilowattora, quanti ne bastano per soddisfare il fabbisogno energetico annuo di 2.800 famiglie.

Grandi impianti fotovoltaici: Coldiretti Toscana, violentano il paesaggio

La Toscana non è in vendita“. A dichiararlo è stato il Presidente della Coldiretti Toscana, Tulio Marcelli, sottolineando inoltre come per il territorio agricolo debba essere l’agricoltura l’attività principale e non quella legata all’installazione sul territorio di maxi-impianti fotovoltaici. Secondo il Presidente della Coldiretti Toscana i grandi impianti fotovoltaici violentano il paesaggio, mentre invece devono essere concesse incentivazioni a quelle imprese agricole che installano gli impianti fotovoltaici sui tetti.

Per l’Organizzazione degli agricoltori è proprio l’agricoltura la protagonista della rivoluzione energetica, ragion per cui al riguardo ci sono pressioni, al Consiglio della Regione Toscana, da parte degli Enti locali in merito alla delibera che andrà a regolamentare sul territorio proprio il fotovoltaico attraverso la realizzazione di impianti a terra.

La lista della spesa per un mondo 100% rinnovabile

Sognare un mondo 100% rinnovabile è un conto, fare i conti di quanto e cosa occorre per togliere l’etichetta utopia alla completa sostituzione del fossile con le energie pulite da qui al 2030, è un calcolo ben più complesso del semplice fantasticare con occhi verdi. Ci hanno pensato Mark Delucchi dell’Università della California e Mark Jacobson di Stanford, pubblicando sulla rivista Energy Policy la lista della spesa per un Pianeta che vada solo ad eolico, ad acqua e a solare.

Attualmente l’apporto delle rinnovabili si attesta al 13% contro un 80% di energia che ancora proviene dai combustibili fossili. Impensabile quindi sperare in una rivoluzione energetica in chiave rinnovabile di facile attuazione. Eppure visto così, nero su bianco, tutto ciò che serve, non la fa sembrare un’impresa poi così titanica: basta qualche milione di turbine eoliche, un 90 mila centrali solari e la pillola amara del petrolio torna giù, in quegli abissi dove sporco non è.

Nucleare: Comuni aprono alle centrali, ma solo di terza generazione

L’Italia ha fatto un ulteriore passo in avanti verso il nucleare. Mentre fino a poco tempo fa la maggior parte delle Regioni si erano dette contrarie agli impianti nucleari e quelle che non l’avevano fatto, di certo non si erano espresse per il sì ma erano rimaste in bilico, oggi arrivano le delibere sul nuovo documento presentato dal Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) che ha indicato essenzialmente in 12 Regioni quelle che hanno le caratteristiche ottimali per ospitare una centrale.

Di queste, ben 8 si sono opposte (Emilia Romagna, Basilicata, Toscana, Sardegna, Umbria, Puglia, Liguria e Sicilia) e solo 4 hanno dato la loro disponibilità (Lombardia, Veneto, Piemonte e Campania). Ma anche se c’è apertura al nucleare, non è detto che questa sia senza condizioni. Anzi, la condizione principale è che se nucleare dev’essere, almeno sia di terza generazione, perché considerato meno costoso e più sicuro di quello di quarta generazione, che in realtà non è mai stato attuato in nessuna parte del mondo.

Auto più che ecologica, va a urina

La tecnologia e l’impegno delle imprese verso una mobilità sempre più sostenibile oggi sorpassano le frontiere dell’immaginazione e, dalla Germania, arriva un nuovo biocarburante per auto a base di urina.

Le vetture con tecnologia Selective Catalyst Reduction (SCR) sono alimentate da una miscela a base di urea che, iniettata nel catalizzatore, abbatte in modo drastico le emissioni inquinanti. L’additivo non è propriamente urina animale, ma il prodotto ottenuto per sintesi da vari gas naturali ha caratteristiche molto vicine a quelle della nostra pipì.

Eolico in crollo del 25% nel 2010

Quello appena finito è stato un anno nero per l’eolico. Il numero di installazioni di nuovi impianti è crollato rispetto al ritmo degli anni precedenti ed il 25% in meno di scintillanti turbine hanno roteato nel vento del 2010. Si conclude con questo bilancio fortemente negativo il primo anno di recessione in Italia per il rinnovabile eolico. La causa prima del cattivo vento che soffia è da ricercarsi nel crollo dei certificati verdi. Tale analisi e le relative considerazioni sono state prodotte dall’Anev, l’Associazione Nazionale Energia del Vento, che ritiene il dato

molto preoccupante perché riflette un diffuso malessere tra gli operatori e, in prospettiva, mette a serio rischio il raggiungimento degli obiettivi comunitari al 2020 e allo stesso tempo l’occupazione a quella data, secondo uno studio congiunto Anev-Uil, dei 67.000 addetti nel settore ipotizzati.

Nucleare, un problema senza la soluzione in scena nel controspot di Greenpeace

Dimenticatevi le partite a scacchi truccate, i video di risposta fioriti in rete che facevano il verso più o meno duramente alla demagogia spudorata del Forum Nucleare Italiano capeggiato da Chicco Testa. Habemus un nuovo controspot che porta la firma di Greenpeace, un video-messaggio che ci accompagna con una dolcezza musicale che stride con le parole suadentemente tacciate di ironia e semanticamente pesanti, verso la presa di coscienza di un problema senza soluzione, il nucleare appunto.

La nota associazione ambientalista apre il filmato in evidente chiave polemica con la decisione del Governo di puntare sull’atomo, proprio oggi che le risposte sono necessariamente da cercarsi altrove, nelle rinnovabili, e dove altrimenti? Non certo in un’energia che lascia irrisolto il problema delle scorie radioattive, un’energia sulla quale nessuna azienda investirebbe mai senza i lauti incentivi statali che puntualmente gli si spalancano davanti, un’energia che ha fallito in passato sulla sicurezza e che non merita altre opportunità, non se ci sono altre alternative meno insidiose e complesse.

Incentivi fotovoltaico: nuovo Bando Provincia di Siena

In Provincia di Siena presto sarà riaperto un bando per la concessione di incentivi per il fotovoltaico grazie al contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena. A darne notizia è stato il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini, sottolineando come l’iniziativa sarà replicata dopo i risultati dei bandi precedenti che nell’arco di meno due anni hanno permesso sul territorio la realizzazione di ben 450 impianti fotovoltaici.

La proliferazione degli impianti fotovoltaici di piccola taglia nella Provincia di Siena ha fatto registrare di recente una forte crescita con un buon livello di integrazione architettonica e quindi senza il consumo di suolo; il tutto a fronte di duemila tonnellate di anidride carbonica (CO2) annue risparmiate, ed un fattore moltiplicatore degli investimenti pari a 10 a 1 in ragione dei fondi pubblici che sono stati sinora stanziati.

Sahara Forest Project: partito il progetto per sviluppare le foreste e le rinnovabili nel deserto

La nuova era dei progetti verdi potrebbe partire con l’accordo, ratificato questa settimana, del Sahara Forest Project, che sarà sviluppato da Norvegia e Giordania. Abbiamo già accennato oltre due anni fa a quest’ipotesi che avrebbe potuto far diventare il deserto del Sahara un posto molto diverso da quello che conosciamo oggi grazie alla presenza di acqua dolce, cibo e produzioni energetiche ad emissioni zero attraverso “tecnologie simbiotiche”.

Ora, dopo anni di duro lavoro il Sahara Forest Project sta per diventare realtà. Il progetto si propone di utilizzare due tecnologie distinte contemporaneamente: il solare a concentrazione e le serre alimentate dall’acqua di mare. Si tratta di tecnologie innovative in grado di fornire una vasta gamma di soluzioni agricole sostenibili anche agli ambienti inospitali come il deserto, attraverso la dissalazione dell’acqua di mare.

Eolico: Enel Green Power cresce in Romania

Continua a crescere Enel Green Power nel mercato delle fonti rinnovabili all’estero, ed in particolare nel settore eolico. La controllata “verde” di Enel, quotata in Borsa a Piazza Affari, ha infatti annunciato nella giornata di ieri, lunedì 17 gennaio 2011, l’entrata in esercizio, in Romania, di un nuovo impianto eolico che fa salire nel Paese la capacità installata a 64 MW. Trattasi, nello specifico, del nuovo parco eolico di Salbatica I, presso Tulcea, avente una potenza complessiva cumulata pari a 30 MW grazie all’installazione di quindici aerogeneratori Gamesa aventi ciascuno una potenza pari a 2 MW.

L’impianto è in grado di produrre annualmente energia elettrica pari a 85,5 milioni di kWh, tanti quanti ne servono per soddisfare il fabbisogno energetico di ben 29 mila famiglie, mentre in termini di risparmio ambientale l’energia pulita prodotta garantirà la mancata emissione in atmosfera di ben 48 mila tonnellate circa di anidride carbonica.

Siena, partita la Settimana dell’Energia

E’ iniziata ieri la Settimana dell’Energia, una sette giorni dedicata al risparmio energetico, alle fonti rinnovabili e a tantissime altre tematiche, inaugurata per la prima edizione a Siena. Il capoluogo toscano, che punta a diventare la prima provincia carbon-free entro il 2015, offre così un’opportunità ai cittadini di conoscere di più sull’argomento e alle aziende di stabilire, insieme alle pubbliche amministrazioni, delle collaborazioni per tentare di rendere più sostenibile il campo energetico.

L’obiettivo è in primis quello di rendere noti i risultati dell’amministrazione in campo ambientale, come ad esempio la riduzione del fabbisogno energetico del 9,5% del settore industriale dal 2007 al 2009, o anche la forte riduzione dei gas ad effetto serra (-35%) ottenuta sempre nello stesso periodo; ma anche di stabilire nuovi obiettivi per il futuro per poter migliorare questi dati. Traguardo che si potrà raggiungere solo con la collaborazione anche dei cittadini.

Eolico, sentenza Tar Sardegna: un nuovo Far West del vento?

Le lobbies delle rinnovabili, il caos legislativo, le speculazioni, quel contrasto sporco tra energia pulita ed investimenti senza regole e criteri troppo arbitrari per garantire uno sviluppo energetico sostenibile. Torniamo sull’argomento per raccogliere le obiezioni sollevate dalla deputata Caterina Pes (PD) riguardo alla recente sentenza del Tar della Sardegna, sentenza che potrebbe riaprire quello che definisce un Far West del vento.

Tutto ebbe inizio il 12 marzo scorso, quando la delibera della Giunta regionale 10/3 bloccò la corsa all’eolico selvaggio, limitando l’installazione di impianti eolici nel territorio regionale, e riservandosi la partecipazione attraverso enti strumentali a capitale interamente pubblico. Le società presentarono ricorso al Tribunale amministrativo. I primi dieci ricorsi sono stati accolti, almeno parzialmente, dal giudice, dal momento che

La produzione di energia anche da fonti rinnovabili è un’attività libera, soggetta ad autorizzazione e non riservata ai poteri pubblici.