Ancora polemiche sullo spot del Forum Nucleare Italiano che ci martella da giorni dalla scatola parlante, illudendo le menti più distratte e malleabili che la nostra opinione possa davvero fare la differenza e con un pronto ritornello in chiave cieli azzurri/acque incontaminate che ha sempre l’ultima parola sulle obiezioni sollevate dallo scacchista a perdere, certamente un rozzo comunista, un sempliciotto che non conosce le mosse giuste per vincere la partita di una demagogia che ha del rivoltante.
Ora, a meno che con Forum non intendano il programma televisivo, sul Sabatini Coletti, Dizionario della Lingua Italiana, leggiamo
incontro, dibattito, anche scambio di opinioni in rete.
Un cielo nero di merli, quello piovuto la vigilia di Capodanno sulle teste dei cittadini di Beebe, in Arkansas, USA. Stramazzati a terra morti se ne contano oltre duemila. Uno scenario macabro degno di un magistrale Hitchcock se non fosse che la trama è reale e gli uccelli sono tutt’altro che vivi e cattivi: a scagliarsi contro gli uomini altro non sono che le carcasse rubate alla vita nel bel mezzo del volo.

Come ben sappiamo ogni anno una superficie di foresta di estensione pari alla Grecia viene abbattuta per farne carta. Fenomeno tanto più preoccupante se si considera che si tratta non di pioppeti piantati e assestati appositamente con un piano di tagli e rimboschimenti adeguatamente tarato per le esigenze dell’industria cartiera ma delle
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