
Di solito le aree protette dovrebbero essere zone alle quali gli agenti inquinanti non hanno facile accesso, o la loro presenza davvero impercettibile, mentre le specie che vi abitano dovrebbero vivere in pace e lontane da qualsiasi tipo di pericolo. Purtroppo questa situazione idilliaca non si verifica nel cosiddetto Santuario dei Cetacei, un’area che va dalle coste della Toscana e di parte del Lazio alla Costa Azzurra, passando per la Corsica e la parte Settentrionale della Sardegna.
Ci eravamo già occupati di un potenziale pericolo per quest’area in occasione della Primatist Trophy 2010, ma pare che anche senza questa gara l’inquinamento la faccia da padrone. Secondo un rapporto appena stilato da Greenpeace e pronto per la pubblicazione, il Santuario dei Cetacei è un posto molto inquinato, in cui si possono rilevare alcuni agenti chimici tra i più pericolosi come metalli pesanti, idrocarburi policiclici aromatici e bisfenolo A.
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Immaginate di essere i responsabili del peggior disastro ambientale della storia americana. Immaginate che Henric Svanberg, uno dei vostri collaboratori, se la stia spassando su uno yacht in compagnia della sua amante mentre si lotta contro il tempo per arginare una fuoriuscita di petrolio che è costata la vita a 11 uomini, morti nell’esplosione della piattaforma Deepwater Horizon.
Oggi parliamo di finning, lo